Differenze tra le versioni di "TIPdip"
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− | Nel [[1953]], circa un anno dopo aver introdotto le [[Snorkel Pen]] con il nuovo e sofisticato sistema di caricamento ''"[[snorkel filler|Snorkel]]"'', la [[Sheaffer]] introdusse una altro sistema di caricamento, denominato ''"TIPdip"'', per coprire anche la fascia più economica di quelle che in alcune pubblicità ed istruzioni sono chiamate''"TIPdip pen"''. | + | Nel [[1953]], circa un anno dopo aver introdotto le [[Snorkel Pen]] con il nuovo e sofisticato sistema di caricamento ''"[[snorkel filler|Snorkel]]"'', la [[Sheaffer]] introdusse una altro sistema di caricamento, denominato ''"TIPdip"'', per coprire anche la fascia più economica di quelle che in alcune pubblicità ed istruzioni sono chiamate ''"TIPdip pen"''. |
Si tratta in questo caso di un sistema di caricamento più semplice che continua a consentire di caricare una penna senza doverne immergere la sezione nell'inchiostro, rinunciando ad avere la complessità meccanica dello ''"[[snorkel filler|Snorkel]]"'', in cambio della necessità di dover immergere almeno la punta del pennino (caratteristica da cui il nome deriva). Il meccanismo infatti prevede che il caricamento avvenga attraverso un opportuno canale ricavato al centro dell'alimentatore usato per l'aspirazione. | Si tratta in questo caso di un sistema di caricamento più semplice che continua a consentire di caricare una penna senza doverne immergere la sezione nell'inchiostro, rinunciando ad avere la complessità meccanica dello ''"[[snorkel filler|Snorkel]]"'', in cambio della necessità di dover immergere almeno la punta del pennino (caratteristica da cui il nome deriva). Il meccanismo infatti prevede che il caricamento avvenga attraverso un opportuno canale ricavato al centro dell'alimentatore usato per l'aspirazione. | ||
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Diventa quindi sufficiente immergere solo la parte iniziale del pennino fino all'altezza del suddetto canale, come illustrato nell'estratto di un foglietto di istruzioni pubblicato qui a fianco, per poter caricare la penna, riducendo comunque la parte soggetta a rimanere "sporcata" dall'inchiostro. | Diventa quindi sufficiente immergere solo la parte iniziale del pennino fino all'altezza del suddetto canale, come illustrato nell'estratto di un foglietto di istruzioni pubblicato qui a fianco, per poter caricare la penna, riducendo comunque la parte soggetta a rimanere "sporcata" dall'inchiostro. | ||
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Versione attuale delle 01:28, 8 mar 2023
Nel 1953, circa un anno dopo aver introdotto le Snorkel Pen con il nuovo e sofisticato sistema di caricamento "Snorkel", la Sheaffer introdusse una altro sistema di caricamento, denominato "TIPdip", per coprire anche la fascia più economica di quelle che in alcune pubblicità ed istruzioni sono chiamate "TIPdip pen".
Si tratta in questo caso di un sistema di caricamento più semplice che continua a consentire di caricare una penna senza doverne immergere la sezione nell'inchiostro, rinunciando ad avere la complessità meccanica dello "Snorkel", in cambio della necessità di dover immergere almeno la punta del pennino (caratteristica da cui il nome deriva). Il meccanismo infatti prevede che il caricamento avvenga attraverso un opportuno canale ricavato al centro dell'alimentatore usato per l'aspirazione.
Diventa quindi sufficiente immergere solo la parte iniziale del pennino fino all'altezza del suddetto canale, come illustrato nell'estratto di un foglietto di istruzioni pubblicato qui a fianco, per poter caricare la penna, riducendo comunque la parte soggetta a rimanere "sporcata" dall'inchiostro.