Differenze tra le versioni di "Usare un converter"
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In genere ogni produttore di penne fornisce un opportuno ''converter'' per ogni suo modello (e possono esistere anche diverse versioni per gli stessi modelli, più o meno sofisticate). Questi sono, nelle penne di fascia più alta, forniti quasi sempre insieme alla penna stessa al momento dell'acquisto (ed in rari casi anche specifici di quel modello), ma vengono comunque anche venduti a parte. | In genere ogni produttore di penne fornisce un opportuno ''converter'' per ogni suo modello (e possono esistere anche diverse versioni per gli stessi modelli, più o meno sofisticate). Questi sono, nelle penne di fascia più alta, forniti quasi sempre insieme alla penna stessa al momento dell'acquisto (ed in rari casi anche specifici di quel modello), ma vengono comunque anche venduti a parte. | ||
− | In genere l'uso del ''converter'' consente di evitare alcuni problemi relativi alle cartucce, queste infatti sono costose ed inquinanti e spesso quelle fornite dal produttore della penna hanno colori che non | + | In genere l'uso del ''converter'' consente di evitare alcuni problemi relativi alle cartucce, queste infatti sono costose ed inquinanti e spesso quelle fornite dal produttore della penna hanno colori che possono non piacere. Inoltre una cartuccia usata a metà in genere deve essere buttata via tutta, mentre un ''converter'' normalmente può essere usato anche per scaricare la penna, rimettendo l'inchiostro residuo nella sua boccetta. Per questo il ''converter'' può essere usato anche come semplice attrezzo per la pulizia ed il risciacquo. |
− | In genere l'uso di un ''converter'' prevede semplicemente che si usi il meccanismo da esso fornito per caricare la penna, ne esistono di vari tipi ma i più comuni sono quelli a pressione laterale o quelli a stantuffo. Per questi ultimi rimandiamo alla pagina su come [[usare il caricamento a stantuffo]], per i primi in genere essi sono costituiti da un sacchetto in materiale plastico elastico e resistente contenuto in un cilindro metallico | + | In genere l'uso di un ''converter'' prevede semplicemente che si usi il meccanismo da esso fornito per caricare la penna, ne esistono di vari tipi ma i più comuni sono quelli a pressione laterale o quelli a stantuffo. Per questi ultimi rimandiamo alla pagina su come [[usare il caricamento a stantuffo]], per i primi in genere essi sono costituiti da un sacchetto in materiale plastico elastico e resistente contenuto in un cilindro metallico, normalmente aperto su un lato, dove è presente una barretta che può essere schiacciata per comprimere il sacchetto svuotandolo; una volta rilasciata la pressione l'inchiostro verrà risucchiato dalla espansione del sacchetto. Un esempio di utilizzo di un ''converter'' è mostrato in [http://www.youtube.com/watch?v=smUqQZF7VkY#t=68s questo video] (in inglese). |
− | In genere, indipendentemente dal meccanismo adoperato, è necessario eseguire l'operazione di utilizzo del converter | + | In genere, indipendentemente dal meccanismo adoperato, è necessario eseguire l'operazione di utilizzo del converter con la punta della penna immersa nella boccetta di inchiostro, in modo che questo possa essere risucchiato al suo interno. Fate attenzione a che l'azione aspirante sia a carico del solo inchiostro e non di una miscela aria/inchiostro. Talvolta è necessario immergere anche una piccola parte della [[sezione]] in modo che il converter si riempia al massimo della sua capacità. Alcune case consigliano di caricare immergendo direttamente la punta del ''converter'' nella boccetta di inchiostro. In casi come questo si può anche, qualora l'abboccatura sia compatibile, ricorrere a qualcosa di autocostruito come il "[[Calamaio 4001]]", che consente di prelevare fino all'ultima goccia di inchiostro, oppure cercare un ago da siringa della dimensione opportuna per realizzare uno [[:File:Snorkel-Converter.jpg|Snorkel dei poveri]]. |
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Versione attuale delle 12:25, 15 giu 2024
Il caricamento a converter, il cui schema di funzionamento è riportato nell'immagine a lato, è l'alternativa più comune al caricamento a cartuccia, dato che prevede semplicemente la sostituzione di quest'ultima con il cosiddetto "converter". Questo altro non è che un sistema di caricamento completo, di dimensione equivalenti alla cartuccia che deve rimpiazzare e da montare al posto della stessa, che consente di risucchiare l'inchiostro da una boccetta e caricare la penna.
In genere ogni produttore di penne fornisce un opportuno converter per ogni suo modello (e possono esistere anche diverse versioni per gli stessi modelli, più o meno sofisticate). Questi sono, nelle penne di fascia più alta, forniti quasi sempre insieme alla penna stessa al momento dell'acquisto (ed in rari casi anche specifici di quel modello), ma vengono comunque anche venduti a parte.
In genere l'uso del converter consente di evitare alcuni problemi relativi alle cartucce, queste infatti sono costose ed inquinanti e spesso quelle fornite dal produttore della penna hanno colori che possono non piacere. Inoltre una cartuccia usata a metà in genere deve essere buttata via tutta, mentre un converter normalmente può essere usato anche per scaricare la penna, rimettendo l'inchiostro residuo nella sua boccetta. Per questo il converter può essere usato anche come semplice attrezzo per la pulizia ed il risciacquo.
In genere l'uso di un converter prevede semplicemente che si usi il meccanismo da esso fornito per caricare la penna, ne esistono di vari tipi ma i più comuni sono quelli a pressione laterale o quelli a stantuffo. Per questi ultimi rimandiamo alla pagina su come usare il caricamento a stantuffo, per i primi in genere essi sono costituiti da un sacchetto in materiale plastico elastico e resistente contenuto in un cilindro metallico, normalmente aperto su un lato, dove è presente una barretta che può essere schiacciata per comprimere il sacchetto svuotandolo; una volta rilasciata la pressione l'inchiostro verrà risucchiato dalla espansione del sacchetto. Un esempio di utilizzo di un converter è mostrato in questo video (in inglese).
In genere, indipendentemente dal meccanismo adoperato, è necessario eseguire l'operazione di utilizzo del converter con la punta della penna immersa nella boccetta di inchiostro, in modo che questo possa essere risucchiato al suo interno. Fate attenzione a che l'azione aspirante sia a carico del solo inchiostro e non di una miscela aria/inchiostro. Talvolta è necessario immergere anche una piccola parte della sezione in modo che il converter si riempia al massimo della sua capacità. Alcune case consigliano di caricare immergendo direttamente la punta del converter nella boccetta di inchiostro. In casi come questo si può anche, qualora l'abboccatura sia compatibile, ricorrere a qualcosa di autocostruito come il "Calamaio 4001", che consente di prelevare fino all'ultima goccia di inchiostro, oppure cercare un ago da siringa della dimensione opportuna per realizzare uno Snorkel dei poveri.