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La [[Pilot]] venne fondata nel 1918 a Tokyo da ''Ryosuke Namiki'' e ''Matsuo Wada'' con il nome di ''Namiki Manufacturing Company''. ''Ryosuke Namiki'' insegnava al Tokyo Mercantile Marine College ma già dal 1915 aveva iniziato una produzione di pennini per sfruttare una miniera di iridio da lui stesso trovate nell'Hokkaido; in cerca di espansione riuscì a convincere l'amico ''Matsuo Wada'', presidente di una ditta produttrice di ghiaccio ad unirsi a lui e finanziare la produzione di penne stilografiche. | La [[Pilot]] venne fondata nel 1918 a Tokyo da ''Ryosuke Namiki'' e ''Matsuo Wada'' con il nome di ''Namiki Manufacturing Company''. ''Ryosuke Namiki'' insegnava al Tokyo Mercantile Marine College ma già dal 1915 aveva iniziato una produzione di pennini per sfruttare una miniera di iridio da lui stesso trovate nell'Hokkaido; in cerca di espansione riuscì a convincere l'amico ''Matsuo Wada'', presidente di una ditta produttrice di ghiaccio ad unirsi a lui e finanziare la produzione di penne stilografiche. | ||
− | I due soci, che pare condividessero la passione per il mare, scelsero per le proprie penne il marchio [[Pilot]], con un chiaro riferimento ai capitani delle navi, ed adottarono come logo una | + | I due soci, che pare condividessero la passione per il mare, scelsero per le proprie penne il marchio [[Pilot]], con un chiaro riferimento ai capitani delle navi, ed adottarono come logo una ciambella di salvataggio. C'é da considerare però che all'epoca il principale produttore era la [[Sailor]], e non è del tutto da escludere che il nome sia stato scelto anche come risposta (ed affermazione di superiorità) al marchio concorrente. |
Le prime penne prodotte erano modelli in ebanite, chiara imitazione dei modelli importati sia dall'inghilterra che dagli Stati Uniti. Queste venivano classificate con una lettera diversa a seconda del sistema di caricamento: la "[[Modelli Iniziali Pilot|O]]", con [[caricamento a contagocce]], la "[[Modelli Iniziali Pilot|L]]" con caricamento [[safety]], la "[[Modelli Iniziali Pilot|L]]" con [[caricamento a contagocce di sicurezza]], la "[[Modelli Iniziali Pilot|P]]" a con caricamento a [[siringa rovesciata]], e la "[[Modelli Iniziali Pilot|T]]" con [[caricamento a levetta]]. | Le prime penne prodotte erano modelli in ebanite, chiara imitazione dei modelli importati sia dall'inghilterra che dagli Stati Uniti. Queste venivano classificate con una lettera diversa a seconda del sistema di caricamento: la "[[Modelli Iniziali Pilot|O]]", con [[caricamento a contagocce]], la "[[Modelli Iniziali Pilot|L]]" con caricamento [[safety]], la "[[Modelli Iniziali Pilot|L]]" con [[caricamento a contagocce di sicurezza]], la "[[Modelli Iniziali Pilot|P]]" a con caricamento a [[siringa rovesciata]], e la "[[Modelli Iniziali Pilot|T]]" con [[caricamento a levetta]]. |
Versione delle 14:57, 26 lug 2008
La Pilot-Namiki, nata nel 1918 non è il più antico, ma è probabilmente il più famoso produttore giapponese di penne stilografiche. L'azienda è rimasta ininterrottamente sul mercato fino ad oggi, diventando un conglomerato di aziende multinazionali che occupa una posizione di primo piano nel marcato della cancelleria e degli oggetti da scrittura.
Ma se oggi la Pilot è forse più nota al grande pubblico per la grande varietà delle penne di uso comune (sfere, roller e la particolarissima Hi-Tecpoint) che vedono una enorme diffusione, essa si è resa protagonista della storia della stilografica per avere introdotto la decorazione tradizionale della lacca giapponese denominata Maki-e.
Benché alle sue origini le penne della Pilot fossero semplicemente delle buone imitazioni dei modelli americani, l'azienda si è sempre contraddistinta per una eccezionale qualità nella lavorazione e nei materiali e per una grandissima capacità innovativa, manifestatasi sorattutto negli anni '60 e '70, con la realizzazione di modelli rivoluzionari come la Capless, la Elite o la Murex. A tutt'oggi produce stilografiche di qualità impeccabile a partire dalle economicissime usa e getta fino alle più esclusive lavorazioni Maki-e, ancor oggi punta di diamante della produzione dell'azienda.
Storia
La Pilot venne fondata nel 1918 a Tokyo da Ryosuke Namiki e Matsuo Wada con il nome di Namiki Manufacturing Company. Ryosuke Namiki insegnava al Tokyo Mercantile Marine College ma già dal 1915 aveva iniziato una produzione di pennini per sfruttare una miniera di iridio da lui stesso trovate nell'Hokkaido; in cerca di espansione riuscì a convincere l'amico Matsuo Wada, presidente di una ditta produttrice di ghiaccio ad unirsi a lui e finanziare la produzione di penne stilografiche.
I due soci, che pare condividessero la passione per il mare, scelsero per le proprie penne il marchio Pilot, con un chiaro riferimento ai capitani delle navi, ed adottarono come logo una ciambella di salvataggio. C'é da considerare però che all'epoca il principale produttore era la Sailor, e non è del tutto da escludere che il nome sia stato scelto anche come risposta (ed affermazione di superiorità) al marchio concorrente.
Le prime penne prodotte erano modelli in ebanite, chiara imitazione dei modelli importati sia dall'inghilterra che dagli Stati Uniti. Queste venivano classificate con una lettera diversa a seconda del sistema di caricamento: la "O", con caricamento a contagocce, la "L" con caricamento safety, la "L" con caricamento a contagocce di sicurezza, la "P" a con caricamento a siringa rovesciata, e la "T" con caricamento a levetta.
Template:CronoMarche
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| 1918 || Nascita della Pilot-Namiki con il nome di Namiki Manufacturing Company
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| 1923 || Primo tentativo di realizzazione di una penna in ebanite verniciata in lacca
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| 1925 || Determinata la procedura di realizzazione per una copertura in lacca stabile
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| 1926 || Vengono aperti uffici a Singapore, New York e Londra
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| 1927 || Inizia la produzione di matite meccanica
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| 1938 || La Pilot-Namiki cambia nome in Pilot Pen Co., Ltd.
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| 1938 || Il logo assume la lettera "P" al posto della "N".
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| 1948 || Vengono create la fabbrica di inchiostro di Nagoya e quella di penne di Hiratsuka.
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| 1948 || Inizia la vendita di cancelleria.
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| 1950 || La fabbrica di Nagoya diventa la Pilot Ink Company, Ltd
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| 1954 || Il marchio JIS (Japan Industrial Standards) viene stampigliato sui pennini
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| 19XX ||
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| 1961 || Inizia la produzione di penne a sfera
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| 1964 || Introdotti i modelli Elite e Capless
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| 2003 || Le varie sottocompagnie in cui si è suddivisa l'azienda vengono riunite sotto il nome collettivo di Pilot Corporation
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Template:LegendaModelli |- | Maki-e || || ??? |- |}
Riferimenti esterni
- Sito ufficiale della Pilot
- Un articolo su un modello degli anni 20 (sito rimosso?)
- La pagina sulla Pilot di Wikipedia
- Sito ufficiale della Namiki
- Breve storia delle origini della Pilot
- Storia della Pilot
- La storia della copertura in lacca e del Maki-e
- Storia iniziale della Capless
- Articolo sulle penne Maki-e