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| [[Immagine:LogoAurora.svg|center|200px|Logo Aurora anni '30]] | | [[Immagine:LogoAurora.svg|center|200px|Logo Aurora anni '30]] |
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− | La [[Aurora]] è stato uno dei primi produttori italiani di penne stilografiche e contende alla [[Montegrappa]] e alla [[Tibaldi]] il titolo di prima fabbrica italiana di penne stilografiche. La ditta venne fondata a nel 1919 a Torino da Isaia Levi, ed ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente produttrice di strumenti di scrittura. | + | La [[Aurora]] è stato uno dei primi produttori italiani di penne stilografiche e contende alla [[Montegrappa]] e alla [[Tibaldi]] il titolo di prima fabbrica italiana di penne stilografiche. La ditta venne fondata nel 1919 a Torino da Isaia Levi, ed ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente produttrice di strumenti di scrittura. |
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| Fra gli innumerevoli piccoli costruttori di penne stilografiche nati agli inizi del secolo, la [[Aurora]] ha saputo primeggiare per qualità della produzione ed iniziativa industriale, diventando una grande azienda capace di contendere alla rivale [[OMAS]] il titolo di principale produttore italiano. La produzione si è sempre contraddistinta per la grande qualità, e anche se l'azienda non ha realizzato innovazioni tecniche rivoluzionarie, le penne prodotte dall'[[Aurora]] sono sempre state di qualità ineccepibile e di grande impatto stilistico e per questo restano fra le più apprezzate e ricercate dai collezionisti. | | Fra gli innumerevoli piccoli costruttori di penne stilografiche nati agli inizi del secolo, la [[Aurora]] ha saputo primeggiare per qualità della produzione ed iniziativa industriale, diventando una grande azienda capace di contendere alla rivale [[OMAS]] il titolo di principale produttore italiano. La produzione si è sempre contraddistinta per la grande qualità, e anche se l'azienda non ha realizzato innovazioni tecniche rivoluzionarie, le penne prodotte dall'[[Aurora]] sono sempre state di qualità ineccepibile e di grande impatto stilistico e per questo restano fra le più apprezzate e ricercate dai collezionisti. |
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| Nel 1929 l'azienda venne ristrutturata sul piano industriale, in questa occasione vennero create due nuove sottomarche: la ''Olo'' su cui venne concentrata la produzione delle penne economiche di fascia bassa e la ''Asco'' dedicata alla produzione di penne per le aziende da utilizzare come oggetti regalo o di promozione pubblicitarie. | | Nel 1929 l'azienda venne ristrutturata sul piano industriale, in questa occasione vennero create due nuove sottomarche: la ''Olo'' su cui venne concentrata la produzione delle penne economiche di fascia bassa e la ''Asco'' dedicata alla produzione di penne per le aziende da utilizzare come oggetti regalo o di promozione pubblicitarie. |
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− | Con il successo internazionale dello stile ''[[streamlined]]'' anche l'[[Aurora]] dette vita ad una ristilizzazione dei propri modelli che vedesse il progressivo abbandono delle forme piatte. Nel 1930 venne a tale scopo prodotta la [[Superba]], un modello con [[caricamento a levetta]], chiaramente derivato dalla [[Duplex]], ma caratterizzato da forme affusolate molto originali. La penna venne prodotta solo nei colori rosso, nero, e perla screziato, e restà in produzione per un tempo molto breve, cosa che la rende molto rara ed estremamente ricercata. | + | Con il successo internazionale dello stile ''[[streamlined]]'' anche l'[[Aurora]] dette vita ad una ristilizzazione dei propri modelli che vedesse il progressivo abbandono delle forme piatte. Nel 1930 venne a tale scopo prodotta la [[Superba]], un modello con [[caricamento a levetta]], chiaramente derivato dalla [[Duplex]], ma caratterizzato da forme affusolate molto originali. La penna venne prodotta solo nei colori rosso, nero, e perla screziato, e restò in produzione per un tempo molto breve, cosa che la rende molto rara ed estremamente ricercata. |
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| Nel 1930, un anno prima della [[Doric]],<ref>l'anno di inizio non è del tutto sicuro, Lambrou e altri riportano questa data, Jacopini il 1933 circa.</ref> venne creato il modello [[Novum]], rivoluzionario per l'epoca, prodotto in forma sia cilindrica che faccettata, ed in una gran varietà di colori. La penna era era dotata di un particolare caricamento a ''[[levetta di fondo]]'', e di uno speciale fermaglio di sicurezza, presente sui i modelli di maggiori dimensioni, che all'inserimento della penna nel taschino faceva scattare un gancetto che ancorava la clip al tessuto esterno della tasca per impedirne l'uscita accidentale, e che doveva essere sbloccato tirando in avanti la punta del fermaglio. | | Nel 1930, un anno prima della [[Doric]],<ref>l'anno di inizio non è del tutto sicuro, Lambrou e altri riportano questa data, Jacopini il 1933 circa.</ref> venne creato il modello [[Novum]], rivoluzionario per l'epoca, prodotto in forma sia cilindrica che faccettata, ed in una gran varietà di colori. La penna era era dotata di un particolare caricamento a ''[[levetta di fondo]]'', e di uno speciale fermaglio di sicurezza, presente sui i modelli di maggiori dimensioni, che all'inserimento della penna nel taschino faceva scattare un gancetto che ancorava la clip al tessuto esterno della tasca per impedirne l'uscita accidentale, e che doveva essere sbloccato tirando in avanti la punta del fermaglio. |
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| [[Image:Penne-Aurora-1920.jpg|thumb|Pubblicità [[Aurora]] degli anni '20.]] | | [[Image:Penne-Aurora-1920.jpg|thumb|Pubblicità [[Aurora]] degli anni '20.]] |
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− | All'inizio degli anni '30 l'[[Aurora]] cercò ad espandersi sul piano internazionale e ad entrare sul mercato spagnolo e su quello francese. Nel 1931 raggiunge un accordo con la ''Edac'', produttore della [[Edacoto]] per la commercializzazione in Francia del ''Duo Moderne'' un set composto da una stilografica [[Aurora]] ed una matita meccanica [[Edacoto]]. C'è chi attribuisce a questo periodo la nascita del modello [[Internazionale]], come versione per il mercato estero della [[Duplex]], o identifica con questo nome la penna commercializzata con la [[Edacoto]] in realtà questa era una penna [[caricamento a levetta|a levetta]] abbastanza simile alla [[Duplex]] come forme, mentre la [[Internazionale]] è una penna a [[levetta di fondo]] contraddistinta da una ampia banda metallica decorata a greche posta fra due anelli. | + | All'inizio degli anni '30 l'[[Aurora]] cercò ad espandersi sul piano internazionale e ad entrare sul mercato spagnolo e su quello francese. Sono noti inoltre esemplari di [[Aurora]] rinvenuti in America Latina, frutto delle politiche di esportazione verso paesi come l'Argentina ed il Brasile. Nel 1931 l'azienda raggiunse un accordo con la ''Edac'', produttore della [[Edacoto]] per la commercializzazione in Francia del ''Duo Moderne'' un set composto da una stilografica [[Aurora]] ed una matita meccanica [[Edacoto]]. |
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− | Nel 1934 venne prodotta, riprendendo il disegno della [[Pullmann]] della [[Météore]], la [[Asterope]] antenata e precursore delle [[Capless]] della [[Pilot]], la penna infatti non era dotata di cappuccio, ma di una guaina esterna dentro la quale scorreva il corpo della penna tramite una leva laterale, chiusa da un coperchio che veniva aperto quando si faceva fuoriuscire il pennino. La penna ebbe un certo successo, anche per la sua caratteristica di essere utilizzabile con una mano sola. | + | Sempre di questo stesso anno è la nascita del modello [[Internazionale]], anch'esso con caricamento a [[levetta di fondo]], che andò a far parte del ''Duo Moderne''. La penna, prodotta in quattro misure ed in una vasta combinazione di celluloide colorata, è contraddistinta da una ampia banda metallica decorata a greche posta fra due anelli. In questo stesso periodo vennero realizzate diverse penne destinate al mercato dell'esportazione, in particolare per il mercato francese, in genere abbastanza simili alla [[Duplex]], sia nello stile, che per il [[caricamento a levetta]]. |
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| + | Nel 1934 venne prodotta, riprendendo il disegno della [[Pullmann]] della [[Météore]], la [[Asterope]] unàaltra fra le penne che può essere considerata come antenata e precursore delle [[Capless]] della [[Pilot]]. La penna infatti non era dotata di cappuccio, ma di una guaina esterna dentro la quale scorreva il corpo della penna tramite una leva laterale, chiusa da un coperchio che veniva aperto quando si faceva fuoriuscire il pennino. La penna ebbe un certo successo, anche per la sua caratteristica di essere utilizzabile con una mano sola. |
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| Un altro modello famoso, molto ricercato dai collezionisti, è la [[Etiopia]], introdotta nel 1935 nell'occasione dell'invasione dell'Abissinia voluta dalla politica di espansione coloniale fascista. In quell'occasione l'[[Aurora]], che già si era dimostrata piuttosto legata al regime, realizzando molte forniture militari, lanciò una penna specifica per i soldati inviati in Africa, con caricamento a contagocce ed un serbatoio sul fondo per contenere le pastiglie di inchiostro essiccato, da sciogliere nel corpo della penna aggiungendo l'acqua. La penna era realizzata in celluloide bianca e riportava sul cappuccio una incisione dell'aquila imperiale. | | Un altro modello famoso, molto ricercato dai collezionisti, è la [[Etiopia]], introdotta nel 1935 nell'occasione dell'invasione dell'Abissinia voluta dalla politica di espansione coloniale fascista. In quell'occasione l'[[Aurora]], che già si era dimostrata piuttosto legata al regime, realizzando molte forniture militari, lanciò una penna specifica per i soldati inviati in Africa, con caricamento a contagocce ed un serbatoio sul fondo per contenere le pastiglie di inchiostro essiccato, da sciogliere nel corpo della penna aggiungendo l'acqua. La penna era realizzata in celluloide bianca e riportava sul cappuccio una incisione dell'aquila imperiale. |