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− | Nel 1920 circa ''Seth Sears Crocker'', che aveva fondato ''[[Crocker ]]Pen Company'', lasciò gli affari nel 1920, e nella conduzione dell'azienda gli subentrò il figlio, ''Seth Chilton Crocker''. Nel 1923 ''Seth Chilton Crocker'' rientrò direttamente nel mercato delle penne stilografiche fondando a Boston una nuova azienda a suo nome: la ''Chilton Pen Company''. L'anno successivo (o nel 1925) lanciò sul mercato il primo modello della nuova ditta, basato su un ingegnoso [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]], evoluzione del ''[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che in sostanza è un precursore del ''[[touchdown]]'' che la [[Sheaffer]] introdurrà sul mercato solo più di 20 anni dopo. | + | Nel [[1920]] circa ''Seth Sears Crocker'', che aveva fondato ''[[Crocker ]]Pen Company'', lasciò gli affari e nella conduzione dell'azienda gli subentrò il figlio, ''Seth Chilton Crocker''. Nel [[1923]] ''Seth Chilton Crocker'' rientrò direttamente nel mercato delle penne stilografiche fondando a Boston una nuova azienda a suo nome: la ''Chilton Pen Company''. L'anno successivo (o nel [[1925]]) lanciò sul mercato il primo modello della nuova ditta, basato su un ingegnoso [[caricamento pneumatico|sistema di riempimento pneumatico]], evoluzione del ''[[blow filler]]'' inventato dal padre, realizzando quello che in sostanza è un precursore del ''[[touchdown]]'' che la [[Sheaffer]] introdurrà sul mercato solo più di 20 anni dopo. |
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− | Le prime penne della [[Chilton]] vennero realizzate in ebanite nera o fiammata, ma già a partire dal 1926 vennero introdotti dei nuovi modelli costruiti in [[celluloide]], nei classici colori ''Jade green'' e ''Pearl Black''. Nei primi anni tutta la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città. | + | Le prime penne della [[Chilton]] vennero realizzate in ebanite nera o fiammata, ma già a partire dal [[1926]] vennero introdotti dei nuovi modelli costruiti in [[celluloide]], nei classici colori ''Jade green'' e ''Pearl Black''. Nei primi anni tutta la produzione della [[Chilton]] proveniva dagli impianti di Boston, ed i modelli di questo periodo sono spesso indicati con il nome di questa città. |
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− | Alla fine degli anni '20 (il momento esatto del trasferimento è incerto, taluni lo indicano nel 1926, altri nel 1929) la [[Chilton]] trasferì gli impianti produttivi da Boston a Long Island (New York) inglobando anche i resti della [[Chilton|Crocker]]. In questo periodo vennero prodotti nuovi modelli in celluloide con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato per la compressione, ma un contro-cappuccio metallico azionato tramite il fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad essere più proporzionate. | + | Alla fine degli anni '20 (il momento esatto del trasferimento è incerto, taluni lo indicano nel [[1926]], altri nel 1929) la [[Chilton]] trasferì gli impianti produttivi da Boston a Long Island (New York) inglobando anche i resti della [[Chilton|Crocker]]. In questo periodo vennero prodotti nuovi modelli in celluloide con nuovi colori, e sviluppata una seconda versione del sistema di caricamento, in cui non era più il fusto esterno ad essere usato per la compressione, ma un contro-cappuccio metallico azionato tramite il fondello. In questo modo le dimensioni del cappuccio potevano tornare ad essere più proporzionate. |
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− | Fra il 1934 ed il 1935 (di nuovo vengono riportate queste due date da fonti diverse) la [[Chilton]] introdusse quello che è probabilmente il suo capolavoro, il modello [[Wing-flow]]. Il nome della penna derivava dal peculiare pennino, il cui brevetto ({{Cite patent|US|2089449}}) venne richiesto nel 1935, dotato di alette ribattute intorno all'alimentatore, così che questo non potesse disallinearsi. | + | Fra il 1934 ed il [[1935]] (di nuovo vengono riportate queste due date da fonti diverse) la [[Chilton]] introdusse quello che è probabilmente il suo capolavoro, il modello [[Wing-flow]]. Il nome della penna derivava dal peculiare pennino, il cui brevetto ({{Cite patent|US|2089449}}) venne richiesto nel [[1935]], dotato di alette ribattute intorno all'alimentatore, così che questo non potesse disallinearsi. |
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− | Nel 1939 la [[Chilton]] produsse la sua ultima penna di qualità, la [[Golden Quill]], introdotta sul mercato in occasione della Fiera Mondiale di New York. La nuova penna era contraddistinta da uno stile semplice ed austero, in netto contrasto con l'opulenza della [[Wing-flow]]. La qualità come sempre era impeccabile, ma l'azienda era ormai in crisi e la nuova penna non venne pubblicizzata a sufficienza: le vendite furono scarse (tanto che la penna è molto rara ed oggi ricercatissima dai collezionisti). | + | Nel [[1939]] la [[Chilton]] produsse la sua ultima penna di qualità, la [[Golden Quill]], introdotta sul mercato in occasione della Fiera Mondiale di New York. La nuova penna era contraddistinta da uno stile semplice ed austero, in netto contrasto con l'opulenza della [[Wing-flow]]. La qualità come sempre era impeccabile, ma l'azienda era ormai in crisi e la nuova penna non venne pubblicizzata a sufficienza: le vendite furono scarse (tanto che la penna è molto rara ed oggi ricercatissima dai collezionisti). |
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− | Nel 1941, dopo aver introdotto sul mercato penne economiche di bassa qualità (le ''[[Chiltonian]]'', vendute per lo più per corrispondenza), la [[Chilton]], incapace di generare vendite sufficienti, chiuse i battenti uscendo definitivamente dal mercato. | + | Nel [[1941]], dopo aver introdotto sul mercato penne economiche di bassa qualità (le ''[[Chiltonian]]'', vendute per lo più per corrispondenza), la [[Chilton]], incapace di generare vendite sufficienti, chiuse i battenti uscendo definitivamente dal mercato. |
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