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In realtà diverse ricerche successive (vedi [http://www.vintagepens.com/ink_blot.htm questo articolo] di David Nishimura) han dimostrato che si tratta di una delle classiche bufale montate ad arte dai reparti pubblicitari in quanto non esiste alcuna traccia di questi fatti in una storia ufficiale dell'azienda pubblicata nel 1904. Nonostante questo la storia è ancora presente in parecchi testi e libri sulle stilografiche. Per una ricostruzione molto più approfondita ed accurata della storia iniziale della [[Waterman]] si può fare riferimento a [http://home.comcast.net/~kirchh/Misc/Blotting_Out_the_Truth.pdf questo dettagliatissimo e documentato articolo] di George Rimakis e Daniel Kirchheimer. | In realtà diverse ricerche successive (vedi [http://www.vintagepens.com/ink_blot.htm questo articolo] di David Nishimura) han dimostrato che si tratta di una delle classiche bufale montate ad arte dai reparti pubblicitari in quanto non esiste alcuna traccia di questi fatti in una storia ufficiale dell'azienda pubblicata nel 1904. Nonostante questo la storia è ancora presente in parecchi testi e libri sulle stilografiche. Per una ricostruzione molto più approfondita ed accurata della storia iniziale della [[Waterman]] si può fare riferimento a [http://home.comcast.net/~kirchh/Misc/Blotting_Out_the_Truth.pdf questo dettagliatissimo e documentato articolo] di George Rimakis e Daniel Kirchheimer. | ||
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Versione delle 18:10, 29 apr 2014
Con questo nome si suole fare riferimento alla storiella sulle origini della Waterman secondo cui Levis Edson Waterman avrebbe dato vita alla sua attività di costruttore di penne stilografiche dopo aver perso un lucroso contratto assicurativo a causa di una perdita di inchiostro da una penna mal funzionante. Secondo la storiella l'intraprendente fondatore invece di arrabbiarsi si sarebbe interessato all'oggetto, scoprendo il motivo del malfunzionamento e risolvendolo grazie alla creazione di sottili scanalature sull'alimentatore. Il successo della sua invenzione, fatta sperimentare ad amici e conoscenti lo avrebbe poi spinto a creare la sua azienda.
In realtà diverse ricerche successive (vedi questo articolo di David Nishimura) han dimostrato che si tratta di una delle classiche bufale montate ad arte dai reparti pubblicitari in quanto non esiste alcuna traccia di questi fatti in una storia ufficiale dell'azienda pubblicata nel 1904. Nonostante questo la storia è ancora presente in parecchi testi e libri sulle stilografiche. Per una ricostruzione molto più approfondita ed accurata della storia iniziale della Waterman si può fare riferimento a questo dettagliatissimo e documentato articolo di George Rimakis e Daniel Kirchheimer.