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− | Ma il modello di stilografica che ha reso famosa la [[Stylomine]] è la [[Stylomine 303|303]], introdotta nel [[1930]] e dotata di una serie di soluzioni tecniche molto peculiari, come un sistema di [[caricamento a pompetta]] molto funzionale e di grande capacità grazie ad uno sfiatato collegato ingegnosamente all'alimentatore (brevetto {{Cite patent|FR|712327}}), che consentiva il caricamento completo della penna con solo quattro o cinque pompate. | + | Ma il modello di stilografica che ha reso famosa la [[Stylomine]] è la [[Stylomine 303|303]], introdotta nel [[1930]] e dotata di una serie di soluzioni tecniche molto peculiari, come un sistema di [[caricamento a pompetta]] molto funzionale e di grande capacità grazie ad uno sfiatatoio collegato ingegnosamente all'alimentatore (brevetto {{Cite patent|FR|712327}}), che consentiva il caricamento completo della penna con solo quattro o cinque pompate. |
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| A questo modello venne aggiunto nel [[1933]] un particolarissimo gruppo pennino montato su una molla che veniva fatto rientrare con l'avvitamento del cappuccio grazie alla pressione di una punta interna (vedi brevetto {{Cite patent|FR|737930}}). Questo sistema, insieme al pennino rientrante, venne usato nel nuovo modello [[Stylomine 303B|303B]], prodotto in tre versioni corrispondenti a tre diverse misure. Il caricamento era un perfezionamento del precedente sistema della [[Stylomine 303|303]] e venne usato anche per il modello [[Stylomine 303C|303C]], senza pennino rientrante, che oltre alle tre versioni precedenti venne realizzato in [[celluloide]] e con una quarta dimensione, sufficientemente grande da farla denominare [[Mastodonte]]. | | A questo modello venne aggiunto nel [[1933]] un particolarissimo gruppo pennino montato su una molla che veniva fatto rientrare con l'avvitamento del cappuccio grazie alla pressione di una punta interna (vedi brevetto {{Cite patent|FR|737930}}). Questo sistema, insieme al pennino rientrante, venne usato nel nuovo modello [[Stylomine 303B|303B]], prodotto in tre versioni corrispondenti a tre diverse misure. Il caricamento era un perfezionamento del precedente sistema della [[Stylomine 303|303]] e venne usato anche per il modello [[Stylomine 303C|303C]], senza pennino rientrante, che oltre alle tre versioni precedenti venne realizzato in [[celluloide]] e con una quarta dimensione, sufficientemente grande da farla denominare [[Mastodonte]]. |
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− | Ma l'invenzione più significativa della produzione dell'azienda, che ne costituisce un po' ls caratteristica distintiva, è il rivoluzionario sistema di [[caricamento a fisarmonica]] una peculiare variante di [[caricamento a sfiatatoio]] che le consentiva una grandissima capacità di inchiostro, brevettato ({{Cite patent|FR|854177}}) nel 1938, in cui la compressione veniva effettuata grazie ad un sacchetto per l'inchiostro con le pareti a fisarmonica, in cui il pulsante era costituito da una ampolla di vetro che si poteva premere per effettuare il pompaggio e vedere al contempo l'inchiostro rimanente. | + | Ma l'invenzione più significativa della produzione dell'azienda, che ne costituisce un po' la caratteristica distintiva, è il rivoluzionario sistema di [[caricamento a fisarmonica]], brevettato ({{Cite patent|FR|854177}}) nel 1938, Si tratta di una peculiare variante di [[caricamento a sfiatatoio]] che le consentiva una grandissima capacità di inchiostro, in cui il pompaggio veniva effettuato grazie ad un sacchetto per l'inchiostro con le pareti a fisarmonica, ed in cui il bulbo era sostituito da un pulsante sotto il fondello, costituito da una ampolla di vetro inserita a scorrere nell'estremità posteriore del corpo, che si poteva premere per effettuare il pompaggio, ed utilizzare anche per vedere l'inchiostro rimanente. |
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− | Nel dopoguerra la produzione vide la diffusione della [[Stylomine 303D|303D]] a pennino copoerto, affiancata da altri modelli come la [[Super 303]] con pennino a punta rotonda. Venne mantenuto il [[caricamento a fisarmonica]] sostituendo il pulsante in vetro con uno in materiale plastico. Nel 1947 vennero introdotte le matite meccaniche ''Stylomine 404'' e nel 1948 venne introdotta la penna a sfera ''Stylomine 707''. | + | Nel dopoguerra la produzione vide la diffusione della [[Stylomine 303D|303D]] a pennino coperto, affiancata da altri modelli come la [[Super 303]] con pennino a punta rotonda. Venne mantenuto il [[caricamento a fisarmonica]] sostituendo il pulsante in vetro con uno in materiale plastico. Nel 1947 vennero introdotte le matite meccaniche ''Stylomine 404'' e nel 1948 venne introdotta la penna a sfera ''Stylomine 707''. |
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| La ditta cercò di rispondere alla crisi introdotta dall'avvento delle sfere usa e getta: venne introdotto il modello [[Stylomine 505|505]] (ormai molto raro) con [[caricamento a levetta]], inoltre l'azienda inoltre si associò a [[Météore]], [[Paillard]] ed [[Unic]] per produrre la [[Pulsa Pen]] e con [[Bayard]] e [[Unic]] formo un consorzio per creare la cartuccia ''BUC'', e introdusse dei modelli a cartuccia riprendendo il nome storico della [[Stylomine 303|303]]. Ma come per gran parte degli altri produttori storici francesi, gli sforzi risultarono inutili e l'azienda cessò le attività negli anni '60. | | La ditta cercò di rispondere alla crisi introdotta dall'avvento delle sfere usa e getta: venne introdotto il modello [[Stylomine 505|505]] (ormai molto raro) con [[caricamento a levetta]], inoltre l'azienda inoltre si associò a [[Météore]], [[Paillard]] ed [[Unic]] per produrre la [[Pulsa Pen]] e con [[Bayard]] e [[Unic]] formo un consorzio per creare la cartuccia ''BUC'', e introdusse dei modelli a cartuccia riprendendo il nome storico della [[Stylomine 303|303]]. Ma come per gran parte degli altri produttori storici francesi, gli sforzi risultarono inutili e l'azienda cessò le attività negli anni '60. |