Differenze tra le versioni di "Manutenzione di una penna stilografica"
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Versione delle 20:33, 5 set 2014
Senza entrare nell'argomento della riparazione di un eventuale danno, cui è dedicato una apposita sezione del sito, si sono raccolte in questa pagina tutti i riferimenti agli articoli che trattano le pratiche migliori per una corretta manutenzione di una penna stilografica, in modo da garantirne nel tempo un buon funzionamento che non costringa a ricorrere alla lettura della pagina citata.
Pulizia
La pulizia della penna è molto importante, specie quando la si deve riporre, oppure quando la si è rinvenuta inusata da anni. Per questo motivo è opportuno lavarla per rimuovere i residui di inchiostro. Lo stesso vale quando si vuole cambiare colore di inchiostro e non si vogliono avere effetti di viraggio dovuti a resti dell'inchiostro precedente. A questo scopo sono disponibili alcune istruzioni, che indicano metodologie di pulizia progressivamente più sofisticate e profonde; è consigliabile partire dalla prima fra quelle indicate qui di seguito e quindi passare alla successiva solo in caso di risultati insoddisfacenti:
- "Ausili di lavaggio", un elenco di attrezzature di pulizia e relativi esempi, sufficiente nel 99% dei casi
- "Pulitoreidrodinamicoaflussocontrollato", come costruirsi una lavatrice fai-da-te a costo nullo
- "Ripristino di una penna inchiostrata ferma da decenni", un istruttivo caso estremo
- "Vasca a ultrasuoni", da provare solo se tutto il resto fallisce, mai per la manutenzione ordinaria
Comunque una immersione prolungata della punta della penna in un bicchiere d'acqua, è un metodo sempre valido e che non fa danno. I danni sono più probabili nel caso di penne con inchiostro secco magari da anni. L'inchiostro secco aumenta molto la frizione tra le parti in movimento, quindi è bene rimuoverlo prima di tentare qualsiasi altra manovra delle parti mobili della penna (ad esempio uno stantuffo) se ce ne sono.
L'acqua di rubinetto è sufficiente e adeguata. Se volete esagerare, in fondo alla pagina sono presenti dei riferimenti per preparare soluzioni di lavaggio un po' più energiche.
Riporre la penna
Il mantenimento di una stilografica quando non viene usata per scrivere puo' essere fonte di perplessità e fonte di domande. Una prima distinzione la si può fare in base alla durata del periodo di inutilizzo.
Per periodi brevi - di qualche giorno o settimana - tutti i produttori di stilografiche hanno sempre tradizionalmente consigliato di riporre la penna carica in posizione verticale con il pennino verso l'alto. Riporla sdraiata infatti permette che l'inchiostro rimanga in contatto con l'alimentatore: in un paio di giorni esso si può saturare, con il rischio di perdita di inchiostro nel cappuccio.
Per un periodo di inattività di mesi o anni, è invece necessario riporre la penna scarica ed asciutta. Al suo "risveglio" sarà pronta ad essere caricata come quando uscita di fabbrica.
Argomenti da fare per riporla per lunghi periodi:
- lavaggio
- acqua distillata non necessaria
- asciugatura lunga
- scatola non ermetica per celluloide
Lucidatura
Nel paragrafo precedente si è parlato della pulizia interna della penna e del lavaggio della stessa. In questo caso le indicazioni sono sostanzialmente generiche dato che attengono alle modalità per rimuovere l'inchiostro e che il gruppo pennino vede l'uso di materiale sostanzialmente analoghi.
Un secondo aspetto della pulizia invece è quello dell'esterno della penna, che in questo caso dipende in maniera essenziale da come questo è realizzato ed in particolare dai materiali usati per lo stesso, pertanto prenderemo in esame alcune casistiche specifiche.
Celluloide
da fare
Ebanite
da fare
Metallo laminato
da fare
Argento
Due link ad alcune metodologie per la ripulitura di oggetti in argento utilizzabili anche per le penne stilografiche:
- Metodi per pulire l'argento Volete pulire la vostra penna d'argento, meglio e più a fondo ??
- Sulla temperatura dell'acqua per la pulizia
Un consiglio: prima di imbarcarvi nell'impresa con la vostra penna preferita, provate con qualche oggetto di argento a cui non tenete. Questo vi servirà a vedere l'effetto e per convincervi della bontà del metodo. Vi accorgerete allora che è fondamentale la sgrassatura dell'oggetto da pulire. Se ci sono delle macchie di grasso, (ditate) la pulizia le evidenzia. Quindi è opportuno lavarsi bene le mani per togliere il grasso e poi lavare accuratamente l'argento della penna col sapone per non lasciarci impronte.
Bisogna tener conto che questo metodo di pulizia, riporta l'argento al suo stato naturale e quindi rimuove le parti nere che talvolta danno l'aspetto antico alla penna sottolineando incisioni, sbalzi e quant'altro. Valutate se il vostro desiderio è di avere una penna con l'aspetto come se fosse uscita di fabbrica stamattina. Ne potreste rimanere delusi.
Resina plastica
da fare
Riferimenti esterni
- http://www.richardspens.com/?page=ref/care/care.htm
- http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?/topic/153237-koh-i-noor-rapido-eze-pen-cleaner/
- http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=48&t=5211&p=64720#p64720
- http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=50&t=4748&p=59550
- http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=3790&start=15
- http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=3795