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Ercolessi |
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Il marchio E. E. Ercolessi nasce dalle attività commerciali di Edgardo Ercolessi e della moglie Elvira, che nel 1921 fondarono una attività di rivendita di materiale da scrittura con due importanti negozi nelle vie centrali di Milano. Non si tratta quindi propriamente di una azienda produttrice di stilografiche, e non sarebbe quindi corretto annoverarlo fra i produttori, ma dato che questo marchio è stato utilizzato per coprire una produzione molto ampia, effettuata dalle principali aziende costruttrici italiane, si è ritenuto opportuno trattarlo esplicitamente.
Pare che Edgardo Ercolessi fosse legato da rapporti di parentela con Eugenio Verga, fondatore della Columbus e da rapporti di amicizia con Armando Simoni fondatore della Omas. Grazie a queste sue conoscenze fu in grado di affrontare con successo il mercato degli strumenti di scrittura e la sua azienda si espanse con diversi negozi a Milano, fino al centralissimo Corso Vittorio Emanuele. Nella sua attività Edgardo Ercolessi iniziò a proporre nei suoi negozi delle penne marchiate esplicitamente con il suo nome. Non è chiaro se all'origine di questa attività di produzione siano state esigenze promozionali o la necessità di distinguersi sul mercato, ma a lungo l'azienda dette vita a produzioni con il suo marchio.
Le prime penne marchiate Ercolessi, realizzate agli inizi degli anni '20, erano delle rientranti in ebanite, sullo stile della Waterman 42, quasi certamente prodotte dalla Columbus. A queste si aggiunsero in seguito modelli con caricamento a levetta. A queste seguirono penne in stile Duofold in celluloide colorata, prodotte presumibilmente, come la gran parte delle penne degli anni '30 a marchio Ercolessi, dalla Omas.
A queste seguirono poi altri modelli, denominati Serie 50, derivati dalla Minerva Ellittica con caricamento a pulsante di fondo e realizzati nelle stesse misure di questa e con la stessa numerazione, adottata copiando lo schema usato dalla Waterman: la 52½ V (corta e sottile, da signora, ad anello), la 52½ (media e sottile), la 52 (media) e la 55 (grande). Le penne però presentavano, rispetto alla versione originale, una decorazione con tre anellini e diverse colorazioni della celluloide.
A questa linea si affiancava una più linea raffinata, derivata dalla Minerva Ellittica con caricamento a levetta, anche questa prodotta con colorazioni inusuali per la versione originale. Come ulteriore testimonianza di una produzione affidata in gran parte alla Omas vennero realizzate anche delle Ercolessi derivate dalla Minerva Classica, sia nella versione con caricamento a levetta che in quella con caricamento a stantuffo, anche in questo distinte da diverse colorazioni della celluloide e dalla presenza di tre verette sul cappuccio.
Alle linee in celluloide si affiancarono pure delle versioni rientranti decorate con elaborati rivestimenti in metallo, di nuovo denominate secondo lo schema di Waterman con i numeri 42, 42½ e 42½ V, di probabile produzione Columbus. Sempre di produzione Columbus era il modello denominato Velox, simile ai modelli Columbus Extra lisci, con clip a rotellina e due anelli di diverso spessore sul cappuccio.
Solo a partire dagli anni '40 la collaborazione con Omas e Columbus cessò, probabilmente a causa delle difficoltà negli approvvigionamenti di celluloide. Allora la Ercolessi si rivolse alla Ancora, che produsse per l'azienda dei modelli con caricamento a stantuffo denominati Ercolessi 62 e Ercolessi 65, derivati dalle versioni economiche della Lusso.
Nel periodo bellico e dell'immediato dopoguerra le difficoltà economiche restrinsero le vendite degli articoli di lusso ed anche la Ercolessi si adeguò con la produzione di modelli più economici, commissionati in questo caso alla Montegrappa e alla Radius, in particolare da quest'ultima venne prodotta la cosiddetta Serie 70, derivata della Radius Extra affusolata.
Negli anni successivi, con la crisi della stilografica e l'ingresso sul mercato della penna a sfera usa e getta, la Ercolessi cessò completamente la produzione di penne stilografiche a marchio proprio, restando attiva soltanto nell'attività commerciale con i negozi di Milano, che anche oggi sono un punto di riferimento per gli appassionati di stilografiche di quella città.
Riferimenti esterni
- nessuno, per ora