Differenze tra le versioni di "Minerva Ellittica"

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Non è noto un anno preciso per l'inizio della produzione dei modelli che vangono usualmente identificati dai collezionisti con questo nome, introdotto per la prima volta da Emilio Dolcini nel volume ''Stilografiche Omas dal 1925 ad oggi''. Ne compaiono alcuni comunque in un catalogo dell'inizio degli anni '30. Pur trattandosi di prodotti di seconda fascia sono penne di ottima costruzione e di grande interesse collezionistico.
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Non è noto un anno preciso per l'inizio della produzione dei modelli [[Minerva]] che vangono usualmente identificati dai collezionisti con questo nome, introdotto per la prima volta da Emilio Dolcini nel volume ''Stilografiche Omas dal 1925 ad oggi''. Ne compaiono alcuni comunque in un catalogo dell'inizio degli anni '30. Pur trattandosi di prodotti di seconda fascia sono penne di ottima costruzione e di grande interesse collezionistico.
  
 
Rispetto alle precedenti versioni marchiate [[Minerva]], semplici imitazioni della [[Duofold]] in questo caso si tratta di penne con una originale linea affusolata), prodotte in una grande varietà di versioni, e dotati in alcuni casi di decorazioni molto raffinate, sia per la particolarità della celluloide che per l'uso di verette e anelli.
 
Rispetto alle precedenti versioni marchiate [[Minerva]], semplici imitazioni della [[Duofold]] in questo caso si tratta di penne con una originale linea affusolata), prodotte in una grande varietà di versioni, e dotati in alcuni casi di decorazioni molto raffinate, sia per la particolarità della celluloide che per l'uso di verette e anelli.
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Queste penne non hanno caratteristiche tecniche degne di nota e si uniformano alla produzione della [[Omas]] dello stesso periodo. Il cappuccio era realizzato con montaggio a vite.  
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Queste penne non avevano specifiche caratteristiche tecniche degne di nota rispetto al resto della produzione dell'epoca, restando aderenti alla produzione della [[Omas]] dello stesso periodo trattandosi comunque di penne di eccellente qualità costruttiva. La clip era realizzata sia con montaggio ad anello che ad incastro sotto il cappuccio a seconda dei modelli. Il cappuccio era realizzato con montaggio a vite.  
  
 
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Versione delle 00:55, 2 mag 2009

Storia

Non è noto un anno preciso per l'inizio della produzione dei modelli Minerva che vangono usualmente identificati dai collezionisti con questo nome, introdotto per la prima volta da Emilio Dolcini nel volume Stilografiche Omas dal 1925 ad oggi. Ne compaiono alcuni comunque in un catalogo dell'inizio degli anni '30. Pur trattandosi di prodotti di seconda fascia sono penne di ottima costruzione e di grande interesse collezionistico.

Rispetto alle precedenti versioni marchiate Minerva, semplici imitazioni della Duofold in questo caso si tratta di penne con una originale linea affusolata), prodotte in una grande varietà di versioni, e dotati in alcuni casi di decorazioni molto raffinate, sia per la particolarità della celluloide che per l'uso di verette e anelli.

Caratteristiche tecniche

Queste penne non avevano specifiche caratteristiche tecniche degne di nota rispetto al resto della produzione dell'epoca, restando aderenti alla produzione della Omas dello stesso periodo trattandosi comunque di penne di eccellente qualità costruttiva. La clip era realizzata sia con montaggio ad anello che ad incastro sotto il cappuccio a seconda dei modelli. Il cappuccio era realizzato con montaggio a vite.

Materiali

Le penne erano prodotte in celluloide lavorata dal pieno. La clip e le finiture erano realizzate in metallo laminato oro ed il pennino in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Le penne erano prodotte, a seconda della versione, sia con caricamento a levetta che con caricamento a pulsante di fondo.

Versioni

Colori

Una delle caratteristiche più interessanti di questi modelli è la varietà di colori in cui essi venivano prodotti. Vennero utilizzati sostanzialmente gli stessi colori già presenti per la Omas Extra, ed altri colori non presenti sulla marca principale, utilizzati forse anche in via sperimentale.

Dimensioni

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
grande XX" ? XX il corpo, XX il cappuccio
media XX" ? XX il corpo, XX il cappuccio
piccola XX" ? XX il corpo, XX il cappuccio

Pennini

I pennini erano in oro a 14 carati.

Template:CronoModelli |- | 1932[1] | Introdotti i modelli denominati Minerva Ellittica |- |}

Materiale disponibile

Note

  1. data indicativa, si fa riferimento all'inizo degli anni '30

Riferimenti esterni

  • nessuno per ora