Differenze tra le versioni di "Tipi di sezione e riparazione"
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Possiamo iniziare a rimuovere la parte rimanente del colletto per l'innesto del sacchetto per l'inchiostro con l'ausilio di un cutter, come in fig. 5 (a sinistra) in modo da ottenere un pezzo spianato come in fig. 5 (a destra). Se eventualmente restassero dei testimoni, si possono spianare con un limetta o con della carta vetro. Naturalmente, la parte rimossa non va assolutamente gettata via. Come tutte le parti di resina non più utilizzabili, conviene tenerle da parte per impieghi futuri. Per esempio, la parte che abbiamo tagliato consumata su della carta vetro diventerà della polvere che potrete usare per eventuali ricostruzioni di piccole zone mancanti, usando la tecnica della miscelazione con del cianoacrilato.<br /> | Possiamo iniziare a rimuovere la parte rimanente del colletto per l'innesto del sacchetto per l'inchiostro con l'ausilio di un cutter, come in fig. 5 (a sinistra) in modo da ottenere un pezzo spianato come in fig. 5 (a destra). Se eventualmente restassero dei testimoni, si possono spianare con un limetta o con della carta vetro. Naturalmente, la parte rimossa non va assolutamente gettata via. Come tutte le parti di resina non più utilizzabili, conviene tenerle da parte per impieghi futuri. Per esempio, la parte che abbiamo tagliato consumata su della carta vetro diventerà della polvere che potrete usare per eventuali ricostruzioni di piccole zone mancanti, usando la tecnica della miscelazione con del cianoacrilato.<br /> | ||
− | Come | + | Come mostrato nella fig.6, dobbiamo verificare se il tubetto inserito nella sezione per un minimo di 3 o 4 mm è compatibile con la lunghezza dell'alimentatore quando sarà inserito. |
[[File:Riparazione sezione_ verifica profondità foratura.jpg|400px|center|thumb|Fig. 6 - Verifica profondità di foratura]] | [[File:Riparazione sezione_ verifica profondità foratura.jpg|400px|center|thumb|Fig. 6 - Verifica profondità di foratura]] | ||
+ | Nel caso l'alimentatore dovesse sbordare troppo, possiamo: | ||
+ | * accorciarlo se è un alimentatore caratterizzante il modello di penna | ||
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+ | Con il termine di "caratterizzare la penna" si intende che, se per esempio, la penna è parker o waterman monterà un proprio alimentatore che sarà caratteristico per quel modello. Ovviamente cambiarlo con uno simile ma non uguale farà sì che la riparazione sia evidente. Ben diverso è sostituire un alimentatore con uno analogo su una marca minore che utilizzava magari degli alimentatori comuni con altri modelli. | ||
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Versione delle 10:51, 21 mar 2015
Tipi di sezione
Nel ripristino di vecchie stilografiche potremmo avere la necessità di sostituire la sezione, questo vuoi perché rotta oppure perché mancante. Come si può vedere in fig. 1 i principali tipi di sezione sono tre:
La numero 1 è una sezione montata su penne con I-bar; la numero 2 è una sezione montata su penne con J-bar, mentre la numero 3 è montata su penne con altri sistemi (vacumatic, a siringa rovesciata, a stantuffo, ecc.)
Quali sono i tratti caratteristici che ci permettono di riconoscere "al volo" dove utilizzare una certa sezione o quale sezione cercare per un determinato tipo di penna?
- Come si può vedere nella prima fotografia della fig. 2, una penna con caricamento a pulsante (I-bar) monta una sezione che presenta una filettatura (indicata dalla freccia) ed il collare per l'accoppiamento con una sacchetto per l'inchiostro; quindi filettatura e collare per inchiostro = I-bar= caricamento a pulsante.
- Nella seconda fotografia della fig. 2 si vede una penna con caricamento a levetta (J-bar) che monta una sezione priva di filettatura (indicata con la freccia) ma con collare per il sacchetto dell'inchiostro: senza filettatura e con collare per l'inchiostro = J-bar = caricamento a levetta.
- Nella terza fotografia della fig. 2 si può vedere una sezione adatta per diversi caricamenti (nella foto un tipo di vacumatic) i quali montano una sezione con filettatura, ma senza collare per il sacchetto dell'inchiostro (indicato dalla freccia): con filettatura e senza collare = altri sistemi.
A questo punto dovremmo essere in grado di stabilire, in funzione del tipo di caricamento, quale tipo di sezione cercare/montare.
Riparazione di una sezione
Dovendo sostituire un sacchetto dell'inchiostro può accadere che ripulendo il collare questi si rompa, oppure che cercando una sezione "di recupero" questa presenti il collare rotto come in fig. 3.
Cosa fare se non si ha un'altra sezione, ovviamente integra e delle stesse dimensioni, a disposizione? Una soluzione potrebbe essere quella di tentare l'incollaggio con cianoacrilato e polvere di bicarbonato (o polvere di ebanite, bachelite, ecc.). Un altro mezzo è quello di sostituire il pezzo danneggiato con l'innesto di un tubetto, ovvero dovremo tagliare la parte rotta e sostituirla con un tubetto di dimensioni analoghe.
Prima di tutto dovremmo trovare un tubetto adatto allo scopo. Come si vede in fig. 4, il diametro del colletto rotto è circa 6,3 mm, mentre il tubetto trovato che più si avvicina alla dimensione ha un diametro di 6 mm. Il fatto che il tubetto sia 3/10 di millimetro più piccolo del nominale non cambia di molto la tenuta del sacchetto per l'inchiostro. Il vantaggio (e lo vedremo più avanti) è che il diametro di 6 mm del tubetto corrisponde ad una normale punta elicoidale metrica (punta da trapano), e quindi facilmente reperibile.
Possiamo iniziare a rimuovere la parte rimanente del colletto per l'innesto del sacchetto per l'inchiostro con l'ausilio di un cutter, come in fig. 5 (a sinistra) in modo da ottenere un pezzo spianato come in fig. 5 (a destra). Se eventualmente restassero dei testimoni, si possono spianare con un limetta o con della carta vetro. Naturalmente, la parte rimossa non va assolutamente gettata via. Come tutte le parti di resina non più utilizzabili, conviene tenerle da parte per impieghi futuri. Per esempio, la parte che abbiamo tagliato consumata su della carta vetro diventerà della polvere che potrete usare per eventuali ricostruzioni di piccole zone mancanti, usando la tecnica della miscelazione con del cianoacrilato.
Come mostrato nella fig.6, dobbiamo verificare se il tubetto inserito nella sezione per un minimo di 3 o 4 mm è compatibile con la lunghezza dell'alimentatore quando sarà inserito.
Nel caso l'alimentatore dovesse sbordare troppo, possiamo:
- accorciarlo se è un alimentatore caratterizzante il modello di penna
- sostituirlo con uno analogo ma più corto se questo non caratterizza la penna
Con il termine di "caratterizzare la penna" si intende che, se per esempio, la penna è parker o waterman monterà un proprio alimentatore che sarà caratteristico per quel modello. Ovviamente cambiarlo con uno simile ma non uguale farà sì che la riparazione sia evidente. Ben diverso è sostituire un alimentatore con uno analogo su una marca minore che utilizzava magari degli alimentatori comuni con altri modelli.
- Elemento dell'elenco puntato