Differenze tra le versioni di "Dia"

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Versione delle 14:40, 10 lug 2016

Storia

Il modello Dia venne introdotto sul mercato da Kaweco nel 1934, come linea di punta dell'azienda, con il passaggio al caricamento a stantuffo. Con l'introduzione della nuova linea di punta Elite nel 1937 la linea venne ristilizzata per diventare di fascia media. Rimase in produzione come linea di fascia bassa fino agli '50 con penne per il mercato studentesco.[1]

Caratteristiche tecniche

La Dia è il primo modello con caricamento a stantuffo realizzato dalla Kaweco, ma non si contraddistingue per particolari innovazioni tecniche rispetto alla produzione tedesca del suo tempo. Una caratteristica comune ad alcune versioni è l'uso di un fondello rimuovibile per l'accesso al pomello che aziona il meccanismo di caricamento.

Materiali

Le versioni iniziali erano realizzate in celluloide, con la sezione finale del corpo trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Le finiture erano in metallo laminato oro, il pennino in oro a 14 carati. Nel dopoguerra i modelli vennero ristilizzati e realizzati in resina plastica.

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie sono tutte dotate di un ordinario (per la produzione tedesca dell'epoca) caricamento a stantuffo, realizzato in ebanite. Il sughero è montato, come nel resto della produzione Kaweco tramite un pomello a forma di fungo che si incastra nella parte terminale dell'albero, fissato da una sottile asticella metallica (da finire, mettere lo schema nella sezione riparazioni).

Versioni

Una Dia 85

Le versioni iniziali vennero prodotte in due misure, denominate 83 ed 85. A questa in seguito si affiancò la 125, prodotta come modello di lusso, di maggiori dimensioni e con fondello e testa del cappuccio in metallo dorato e cesellato.

In seguito (dopo la guerra, datazione non nota) venne effettuata una ristilizzazione della linea in cui il fondello divenne più affusolato e solidale con il meccanismo, e si ebbe un progressivo passaggio dalla celluloide alla resina plastica, con penne di dimensione più ridotta marchiate con i numeri 802, 803 e 805.

Colori

Le penne vennero prodotte prevalentemente in colore nero, anche se sono noti, almeno per la prima serie, versioni in colori marmorizzati.

Pennini

I pennini erano in oro a 14 carati, con inciso il nuovo logo Kaweco e la caratura.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
83 ? Versione pre-guerra
85 ? Versione pre-guerra
125 ? Versione pre-guerra
802 ? Versione dopo-guerra
803 ? Versione dopo-guerra
805 ? Versione dopo-guerra
807 ? Versione dopo-guerra

Cronologia

Anno Avvenimento
1934 l'azienda introduce le Dia

Riferimenti esterni

  • nessuno per ora

Note

  1. si è assunta come data di dismissione del modello, ai soli fini della gestione cronologia, il 1955, la scelta è totalmente arbitraria e priva di qualunque riscontro.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.