Differenze tra le versioni di "Costruire una cartuccia o un converter per la Waterman CF"
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− | Può accadere di acquistare o di possedere una stilografica le cui cartucce od il [[converter]] non siano più in produzione. Il tipico esempio è quello della [[Waterman CF]]. Una penna che si trova ancora in ottime condizioni estetiche e di funzionamento, ma raramente dotata delle cartucce in quanto non più prodotte (vedi fig. 1). | + | Può accadere di acquistare o di possedere una stilografica le cui [[caricamento a cartuccia|cartucce]] od il [[converter]] non siano più in produzione. Il tipico esempio è quello della [[Waterman CF]]. Una penna che si trova ancora in ottime condizioni estetiche e di funzionamento, ma raramente dotata delle cartucce in quanto non più prodotte (vedi fig. 1). |
− | [[File: | + | [[File:Cartuccia-Waterman-CF-Penna.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - [[Waterman CF]] e relativa cartuccia]] |
− | Se fortunatamente se ne possiede una o più possiamo riempirle e continuare ad utilizzare la penna; ma se la penna che acquistiamo ne è priva, o se la cartuccia in nostro possesso è stata ricaricata ed usata al punto che non garantisce più la tenuta nell'innesto della sezione è giunto il momento di cercare una soluzione alternativa funzionale ed a basso costo. | + | Se fortunatamente se ne possiede una o più possiamo riempirle con una siringa e continuare ad utilizzare la penna; ma se la penna che acquistiamo ne è priva, o se la cartuccia in nostro possesso è stata ricaricata ed usata al punto che non garantisce più la tenuta nell'innesto della sezione, è giunto il momento di cercare una soluzione alternativa funzionale ed a basso costo. |
− | In questo caso vedremo la soluzione per la [[Waterman CF]] (che | + | In questo caso vedremo la soluzione per la [[Waterman CF]] (che è un tipico esempio) ma a livello di concetto potrà essere riportata a tutte le stilografiche che presentino problemi analoghi. |
− | La prima cosa che dovremo fare è considerare che ci serve una cartuccia che si riesca ad inserire nell'alloggiamento della sezione. Quindi dovremo cercare una cartuccia che, in questo caso, deve soddisfare un diametro massimo di circa 6 mm per una lunghezza minima di circa 11,5-11,8 mm (vedi fig. 2). | + | La prima cosa che dovremo fare è considerare che ci serve una cartuccia che si riesca ad inserire nell'alloggiamento della [[sezione]]. Quindi dovremo cercare una cartuccia che, in questo caso, deve soddisfare un diametro massimo di circa 6 mm per una lunghezza minima di circa 11,5-11,8 mm (vedi fig. 2). |
− | [[File: | + | [[File:Cartuccia-Waterman-CF-Dim-Imbocco.jpg|400px|center|thumb|Fig. 2 - Waterman CF - dimensioni imboccatura cartuccia]] |
Trovata una cartuccia che soddisfi questi requisiti, dovremo verificare che il foro per il deflusso dell'inchiostro si inserisca con una lieve interferenza nel beccuccio presente all'interno della sezione. Questo per garantirne la tenuta. | Trovata una cartuccia che soddisfi questi requisiti, dovremo verificare che il foro per il deflusso dell'inchiostro si inserisca con una lieve interferenza nel beccuccio presente all'interno della sezione. Questo per garantirne la tenuta. | ||
Per la CF, le cartucce che dimensionalmente potrebbero soddisfare questi requisiti sono Parker ed Aurora inserite in senso inverso alla loro naturale posizione di lavoro (vedi fig. 3). | Per la CF, le cartucce che dimensionalmente potrebbero soddisfare questi requisiti sono Parker ed Aurora inserite in senso inverso alla loro naturale posizione di lavoro (vedi fig. 3). | ||
− | [[File: | + | [[File:Cartuccia-Waterman-CF-Alternative.jpg|400px|center|thumb|Fig. 3 - Waterman CF - cartucce alternative]] |
Il fatto di inserire la cartuccia in codesto modo fa sì che dovremo forare la parte posteriore. Mentre da un certo punto di vista questo ci garantisce che l'inserzione avvenga con una certa interferenza (come descritto sopra), dall'altro lato dobbiamo ricordarci che il lato posteriore '''non''' è previsto per essere sfondato dal beccuccio presente nella sezione e quindi, al fine di prevenire eventuali danni, dovremo fare un pre-foro. La cartuccia della CF presenta un foro di innesto di circa 2,2 mm, quindi possiamo fare un foro nella cartuccia che intendiamo utilizzare di circa 1,6-2 mm. | Il fatto di inserire la cartuccia in codesto modo fa sì che dovremo forare la parte posteriore. Mentre da un certo punto di vista questo ci garantisce che l'inserzione avvenga con una certa interferenza (come descritto sopra), dall'altro lato dobbiamo ricordarci che il lato posteriore '''non''' è previsto per essere sfondato dal beccuccio presente nella sezione e quindi, al fine di prevenire eventuali danni, dovremo fare un pre-foro. La cartuccia della CF presenta un foro di innesto di circa 2,2 mm, quindi possiamo fare un foro nella cartuccia che intendiamo utilizzare di circa 1,6-2 mm. | ||
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Trovata la cartuccia che soddisfa le nostre richieste, non resta che adattarne le dimensioni. Se la lunghezza è tale da poter essere contenuta nel fusto della penna possiamo lasciarla stare. Se è troppo lunga dobbiamo tagliarla in modo che possa essere contenuta (vedi fig. 4). | Trovata la cartuccia che soddisfa le nostre richieste, non resta che adattarne le dimensioni. Se la lunghezza è tale da poter essere contenuta nel fusto della penna possiamo lasciarla stare. Se è troppo lunga dobbiamo tagliarla in modo che possa essere contenuta (vedi fig. 4). | ||
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Ora abbiamo la cartuccia per la nostra stilografica. Resta solo un problema: occorre chiuderla. Possiamo "inventarci" un tappo plastico fatto con colla a caldo o piantato. Tenete presente che la normale colla sul materiale plastico delle cartucce ha uno scarso o nullo potere adesivo. Personalmente ho pensato di utilizzare un pezzo di palloncino, di quelli utilizzati per le "sculture" o per le feste (vedi fig. 5). | Ora abbiamo la cartuccia per la nostra stilografica. Resta solo un problema: occorre chiuderla. Possiamo "inventarci" un tappo plastico fatto con colla a caldo o piantato. Tenete presente che la normale colla sul materiale plastico delle cartucce ha uno scarso o nullo potere adesivo. Personalmente ho pensato di utilizzare un pezzo di palloncino, di quelli utilizzati per le "sculture" o per le feste (vedi fig. 5). | ||
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Questo esempio sicuramente perfettibile (ed estendibile ad altri casi), vuole essere uno stimolo alla ricerca di soluzioni per non lasciare ferme le nostre stilografiche utilizzando quello che "abbiamo nel frigorifero": una vecchia cartuccia, un palloncino (od altro di analogo) ed una buona dose di fantasia. A Voi altre soluzioni! | Questo esempio sicuramente perfettibile (ed estendibile ad altri casi), vuole essere uno stimolo alla ricerca di soluzioni per non lasciare ferme le nostre stilografiche utilizzando quello che "abbiamo nel frigorifero": una vecchia cartuccia, un palloncino (od altro di analogo) ed una buona dose di fantasia. A Voi altre soluzioni! | ||
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Versione delle 00:16, 23 ago 2016
Può accadere di acquistare o di possedere una stilografica le cui cartucce od il converter non siano più in produzione. Il tipico esempio è quello della Waterman CF. Una penna che si trova ancora in ottime condizioni estetiche e di funzionamento, ma raramente dotata delle cartucce in quanto non più prodotte (vedi fig. 1).
Se fortunatamente se ne possiede una o più possiamo riempirle con una siringa e continuare ad utilizzare la penna; ma se la penna che acquistiamo ne è priva, o se la cartuccia in nostro possesso è stata ricaricata ed usata al punto che non garantisce più la tenuta nell'innesto della sezione, è giunto il momento di cercare una soluzione alternativa funzionale ed a basso costo.
In questo caso vedremo la soluzione per la Waterman CF (che è un tipico esempio) ma a livello di concetto potrà essere riportata a tutte le stilografiche che presentino problemi analoghi.
La prima cosa che dovremo fare è considerare che ci serve una cartuccia che si riesca ad inserire nell'alloggiamento della sezione. Quindi dovremo cercare una cartuccia che, in questo caso, deve soddisfare un diametro massimo di circa 6 mm per una lunghezza minima di circa 11,5-11,8 mm (vedi fig. 2).
Trovata una cartuccia che soddisfi questi requisiti, dovremo verificare che il foro per il deflusso dell'inchiostro si inserisca con una lieve interferenza nel beccuccio presente all'interno della sezione. Questo per garantirne la tenuta.
Per la CF, le cartucce che dimensionalmente potrebbero soddisfare questi requisiti sono Parker ed Aurora inserite in senso inverso alla loro naturale posizione di lavoro (vedi fig. 3).
Il fatto di inserire la cartuccia in codesto modo fa sì che dovremo forare la parte posteriore. Mentre da un certo punto di vista questo ci garantisce che l'inserzione avvenga con una certa interferenza (come descritto sopra), dall'altro lato dobbiamo ricordarci che il lato posteriore non è previsto per essere sfondato dal beccuccio presente nella sezione e quindi, al fine di prevenire eventuali danni, dovremo fare un pre-foro. La cartuccia della CF presenta un foro di innesto di circa 2,2 mm, quindi possiamo fare un foro nella cartuccia che intendiamo utilizzare di circa 1,6-2 mm.
(Provando a forzare leggermente la cartuccia Parker nell'innesto della CF, si è bucata senza opporre troppa resistenza; ma come già detto, facciamo queste verifiche caso per caso e con "mano leggera". In caso di dubbio è meglio fare un pre-foro in modo da non sollecitare le parti della penna)
Trovata la cartuccia che soddisfa le nostre richieste, non resta che adattarne le dimensioni. Se la lunghezza è tale da poter essere contenuta nel fusto della penna possiamo lasciarla stare. Se è troppo lunga dobbiamo tagliarla in modo che possa essere contenuta (vedi fig. 4).
Ora abbiamo la cartuccia per la nostra stilografica. Resta solo un problema: occorre chiuderla. Possiamo "inventarci" un tappo plastico fatto con colla a caldo o piantato. Tenete presente che la normale colla sul materiale plastico delle cartucce ha uno scarso o nullo potere adesivo. Personalmente ho pensato di utilizzare un pezzo di palloncino, di quelli utilizzati per le "sculture" o per le feste (vedi fig. 5).
Quali sono i vantaggi? Che essendo elastici tendono a stringersi sulla cartuccia sigillando il passaggio dell'aria in modo "meccanico" e senza dover utilizzare collanti, che come abbiamo visto, potrebbero non garantire una buona tenuta. Ovviamente bisogna scegliere una misura che sia lievemente inferiore al diametro della cartuccia. Quindi non resta che accorciare il palloncino tenendo presente che deve avere una buona ricopertura ma nello stesso lasciare una parte della cartuccia scoperta per permetterci di vedere il livello dell'inchiostro quando la riempiamo (vedi fig. 6). L'inserzione avviene esattamente come quando sostituite il serbatoio in una penna (vedi fig. 7).
Dato l'esiguo spessore del materiale del palloncino, al fine di non danneggiarlo inserendolo,potete "smussate" leggermente lo spigolo di plastica della cartuccia. Nel caso vogliate una maggior sicurezza sulla tenuta, potete mettere un poco di gommalacca tra cartuccia e palloncino, esattamente come se sostituiste il serbatoio di una vecchia stilografica.
Una volta inserito il palloncino, il lavoro è terminato. Non vi resta che provare a riempire la cartuccia con acqua per controllare che non ci siano perdite e se tutto è a posto potete svuotarla e caricarla d'inchiostro (vedi fig. 8).
Questo esempio sicuramente perfettibile (ed estendibile ad altri casi), vuole essere uno stimolo alla ricerca di soluzioni per non lasciare ferme le nostre stilografiche utilizzando quello che "abbiamo nel frigorifero": una vecchia cartuccia, un palloncino (od altro di analogo) ed una buona dose di fantasia. A Voi altre soluzioni!