Differenze tra le versioni di "Numerazione Waterman"

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Fin dai suoi inizi la [[Waterman]] adottò la pratica di classificare i vari modelli di penne prodotte utilizzando per identificarle un codice numerico attraverso quello che viene chimato ''"Waterman Standard Numbering System"''. Nella produzione iniziale dell'azienda, fino all'incirca al 1900, tutte le penne erano sostanzialmente identiche dal punto di vista della forma di corpo e cappuccio (anche se di dimensioni diverse), e perciò venivano identificate esclusivamente tramite la misura del relativo pennino, espressa con un numero (nel caso specifico di una sola cifra); un metodo che verrà usato anche da altri produttori, come ad esempio [[Montblanc]].  
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Fin dai suoi inizi la [[Waterman]] adottò la pratica di classificare i vari modelli di penne prodotte utilizzando per identificarle un codice numerico attraverso quello che viene chiamato ''"Waterman Standard Numbering System"''. Nella produzione iniziale dell'azienda, fino all'incirca al 1900, tutte le penne erano sostanzialmente identiche dal punto di vista della forma di corpo e cappuccio (anche se di dimensioni diverse), e perciò venivano identificate esclusivamente tramite la misura del relativo pennino, espressa con un numero (nel caso specifico di una sola cifra); un metodo che verrà usato anche da altri produttori, come ad esempio [[Montblanc]].  
  
In seguito, incominciarono ad essere prodotte versioni differenti anche nella forma e nelle modalità di chiusura del cappuccio; dal cappuccio ad incastro con sezione cilindrica si passò a quelli con incastro a sezione conica e poi a quelli con chiusura a vite. Questo vide un proliferare di versioni che portò all'adozione di un nuovo codice numerico a due cifre, in cui le unità continuavano ad indicare la misura del pennino, mentre le decine venivano utilizzate per indicare la versione della penna.  
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In seguito, incominciarono ad essere prodotte versioni differenti anche nella forma e nelle modalità di chiusura del cappuccio; dal cappuccio ad incastro con sezione cilindrica si passò a quelli con incastro a sezione conica e poi a quelli con chiusura a vite. Questo vide un proliferare di versioni che portò all'adozione di un nuovo codice numerico a due cifre, in cui le unità continuavano ad indicare la misura del pennino, mentre le decine venivano utilizzate per indicare la versione della penna. Questo compare almeno, secondo [[:File:1894-09-Waterman-Ideal.jpg|questa pubblicità]], dal 1894.
  
 
Le versioni ordinarie vennero indicate con la cifra delle decine 1 seguita dal numero del pennino, le versioni con [[straight cap]] vennero indicate senza delle decine (per indicare un valore nullo) e veniva usata solo la cifra delle unità col numero del pennino, per le versioni con cappuccio conico, le cosiddette ''[[Tapered end]]'' vennero indicate con la cifra delle decine 2, mentre per indicare un rivestimento in argento venne usata la cifra 4 per le centinaia seguita dagli altri numeri per indicare il tipo di penna rivestita.  
 
Le versioni ordinarie vennero indicate con la cifra delle decine 1 seguita dal numero del pennino, le versioni con [[straight cap]] vennero indicate senza delle decine (per indicare un valore nullo) e veniva usata solo la cifra delle unità col numero del pennino, per le versioni con cappuccio conico, le cosiddette ''[[Tapered end]]'' vennero indicate con la cifra delle decine 2, mentre per indicare un rivestimento in argento venne usata la cifra 4 per le centinaia seguita dagli altri numeri per indicare il tipo di penna rivestita.  
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La revisione della seconda metà degli anni '20 che vede l'introduzione di una banda metallica a proteggere il bordo del cappuccio venne marcata usando come prefisso (migliaia più centinaia) la cifra "08".
 
La revisione della seconda metà degli anni '20 che vede l'introduzione di una banda metallica a proteggere il bordo del cappuccio venne marcata usando come prefisso (migliaia più centinaia) la cifra "08".
  
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A partire dalla seconda metà degli anni '30 la [[Waterman]] iniziò ad identificare primariamente le proprie penne utilizzando dei nomi piuttosto che dei numeri, ma nei cataloghi e nelle pubblicità restano comunque indicati anche una serie dei codici numerici, che cercheremo di riassumere nelle tabelle seguenti.
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Un primo elenco riguarda una serie di modelli diversi succedutesi nel tempo a partire dalla seconda metà degli anni '30.
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| [[Leader]]
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La seconda tabella, riportata di seguito, è specificamente dedicata alle numerazioni adottate per i modelli [[Taperite]] a pennino coperto (il nome ''Taperite'' infatti non identifica uno specifico modello quanto una classe di penne caratterizzate dalla particolare costruzione del gruppo pennino), affiancati agli analoghi, chiamati ''Standard'' nel materiale promozionale, equipaggiati con un pennino ordinario; si è usata una tabella distinta dato che i vari modelli venivano identificati con lo stesso nome, identico per le due varianti.
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Per queste penne veniva usato anche un suffisso per indicare il colore, riportato nella tabella a fianco, a queste lettere si aggiungeva, per alcuni modelli (come la prima versione della [[Medalist]]), laddove esistevano queste varianti, era previsto l'uso di una ulteriore lettera di suffisso a seguire quella indicante il colore, per indicare la modalità di realizzazione del fusto, che era ''"S"'' (da ''smooth'') se la plastica era liscia, e ''"G"'' (da ''grooved'') se era corrugata a coste.
  
 
== Riferimenti esterni ==
 
== Riferimenti esterni ==
* http://www.richardspens.com/ref/design/wat_nos.htm
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* [https://web.archive.org/web/20190102163658/https://www.richardspens.com/ref/misc/wat_nos.htm] Articolo sul sito di Richard Binder
* http://www.vintagepens.com/FAQhistory/waterman_numbering.shtml
+
* [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/waterman_numbering.shtml] Articolo sul sito di David Nishimura
* http://web.archive.org/web/20090621161953/http://www.lionandpen.com/RAstyk/WatermanNumbers.html
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* [http://web.archive.org/web/20090621161953/http://www.lionandpen.com/RAstyk/WatermanNumbers.html] Pagina sul sito dismesso Lion & Pen
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== Note ==
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<references/>
  
 
==Materiale correlato ==
 
==Materiale correlato ==

Versione attuale delle 02:04, 10 feb 2022

Fin dai suoi inizi la Waterman adottò la pratica di classificare i vari modelli di penne prodotte utilizzando per identificarle un codice numerico attraverso quello che viene chiamato "Waterman Standard Numbering System". Nella produzione iniziale dell'azienda, fino all'incirca al 1900, tutte le penne erano sostanzialmente identiche dal punto di vista della forma di corpo e cappuccio (anche se di dimensioni diverse), e perciò venivano identificate esclusivamente tramite la misura del relativo pennino, espressa con un numero (nel caso specifico di una sola cifra); un metodo che verrà usato anche da altri produttori, come ad esempio Montblanc.

La numerazione fino al 1917

In seguito, incominciarono ad essere prodotte versioni differenti anche nella forma e nelle modalità di chiusura del cappuccio; dal cappuccio ad incastro con sezione cilindrica si passò a quelli con incastro a sezione conica e poi a quelli con chiusura a vite. Questo vide un proliferare di versioni che portò all'adozione di un nuovo codice numerico a due cifre, in cui le unità continuavano ad indicare la misura del pennino, mentre le decine venivano utilizzate per indicare la versione della penna. Questo compare almeno, secondo questa pubblicità, dal 1894.

Le versioni ordinarie vennero indicate con la cifra delle decine 1 seguita dal numero del pennino, le versioni con straight cap vennero indicate senza delle decine (per indicare un valore nullo) e veniva usata solo la cifra delle unità col numero del pennino, per le versioni con cappuccio conico, le cosiddette Tapered end vennero indicate con la cifra delle decine 2, mentre per indicare un rivestimento in argento venne usata la cifra 4 per le centinaia seguita dagli altri numeri per indicare il tipo di penna rivestita.

La nuova numerazione del 1917

Nel 1917 ...

... da finire ...

La revisione della seconda metà degli anni '20 che vede l'introduzione di una banda metallica a proteggere il bordo del cappuccio venne marcata usando come prefisso (migliaia più centinaia) la cifra "08".

La numerazione dopo gli anni '30

A partire dalla seconda metà degli anni '30 la Waterman iniziò ad identificare primariamente le proprie penne utilizzando dei nomi piuttosto che dei numeri, ma nei cataloghi e nelle pubblicità restano comunque indicati anche una serie dei codici numerici, che cercheremo di riassumere nelle tabelle seguenti.

Un primo elenco riguarda una serie di modelli diversi succedutesi nel tempo a partire dalla seconda metà degli anni '30.

Num. Nome Descrizione
515[1] Commando
876[2] Medalist Mk1 Versione analoga alla Hundred Year
800[3] Medalist Mk2 Versione analoga alla Commando
ign. Lady Patricia Versione successiva, in celluloide con clip scalettata e forme affusolate
555[4] Waterman 555 Versione più grande della precedente
352[5] Stalwart Clip scalettata, 2 verette e forme affusolate in celluloide
302[6] Dauntless Clip scalettata, 1 veretta e forme affusolate in celluloide
376[7] Leader Clip scalettata, cappuccio in metallo
50x[8] Skywriter Mk1 Celluloide, 501 Jet Black, 502 Gray Pearl, 503 Green Pearl, 504 Brown Pearl
176 Skywriter Mk2 Clip lineare, plastica cappuccio in metallo

La seconda tabella, riportata di seguito, è specificamente dedicata alle numerazioni adottate per i modelli Taperite a pennino coperto (il nome Taperite infatti non identifica uno specifico modello quanto una classe di penne caratterizzate dalla particolare costruzione del gruppo pennino), affiancati agli analoghi, chiamati Standard nel materiale promozionale, equipaggiati con un pennino ordinario; si è usata una tabella distinta dato che i vari modelli venivano identificati con lo stesso nome, identico per le due varianti.

Num. Nome Tipo Caratteristica distintiva
1357[9] Stateleigh Taperite Cappuccio in metallo laminato oro, decorazione Stars and stripe, normale
1352[10] Stateleigh Standard Cappuccio in metallo laminato oro, decorazione Stars and stripe, normale
877[11] Citation Taperite Cappuccio in celluloide con banda alta laminata in oro, normale
876? Citation Standard Cappuccio in celluloide con banda alta laminata in oro, normale
897[12] Corinth Taperite Cappuccio in astralite (acciaio) diverse decorazioni, normale
896[13] Corinth Standard Cappuccio in astralite (acciaio), normale
1357V[14] Garland Taperite Cappuccio in metallo laminato oro, corta
517[15] Crusader Taperite Cappuccio in lumalloy, bianco o a finestre dorata, normale
516[16] Crusader Standard Cappuccio in lumalloy, bianco o a finestre dorate, normale
517V[17] Conquest Taperite Cappuccio in metallo satinato con tre cerchi di lineette incise, corta
885[18] New Corinth Taperite Cappuccio in metallo laminato oro, con decorazione millerighe, normale
884[19] New Corinth Standard Cappuccio in metallo laminato oro, con decorazione millerighe, normale
1367V[20] Lady Garland Taperite Cappuccio in metallo laminato oro, con banda a nervature di foglia, corta
1568V[21] ignoto Taperite Cappuccio in metallo laminato oro, decorazione come Waterman 1357, corta
1084[22] Gold Corinth? Standard Cappuccio in metallo laminato oro millerighe
1085[23] Gold Corinth? Taperite Cappuccio in metallo laminato oro, con decorazione millerighe, normale
877AC[24] ignota Taperite Cappuccio in metallo laminato oro a finestre orizzontali
ignoto Lady Corinth Standard Cappuccio in astralite (acciaio) con linee a rombi, corta
Lettera Colore
B Blue
R Maroon
J Jet
G Grey

Per queste penne veniva usato anche un suffisso per indicare il colore, riportato nella tabella a fianco, a queste lettere si aggiungeva, per alcuni modelli (come la prima versione della Medalist), laddove esistevano queste varianti, era previsto l'uso di una ulteriore lettera di suffisso a seguire quella indicante il colore, per indicare la modalità di realizzazione del fusto, che era "S" (da smooth) se la plastica era liscia, e "G" (da grooved) se era corrugata a coste.

Riferimenti esterni

  • [1] Articolo sul sito di Richard Binder
  • [2] Articolo sul sito di David Nishimura
  • [3] Pagina sul sito dismesso Lion & Pen

Note

  1. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  2. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  3. vedi questa pubblicità del 1951.
  4. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  5. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  6. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  7. vedi questa pubblicità del 1951.
  8. vedi questa brochure dall'archivio della PCA datato 1947.
  9. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947 e questa pubblicità del 1951.
  10. vedi questa pubblicità del 1951.
  11. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  12. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  13. citata in questa pagina di un catalogo.
  14. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  15. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947 e questa pubblicità del 1951.
  16. vedi questa pubblicità del 1951.
  17. vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
  18. vedi questa pubblicità del 1951.
  19. vedi questa pubblicità del 1951.
  20. vedi questa pubblicità del 1951.
  21. citata in questa pagina di un catalogo.
  22. citata in questa pagina di un catalogo.
  23. citata in questa pagina di un catalogo.
  24. citata in questa pagina di un catalogo.

Materiale correlato