Differenze tra le versioni di "Numerazione Waterman"
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− | In seguito, incominciarono ad essere prodotte versioni differenti anche nella forma e nelle modalità di chiusura del cappuccio; dal cappuccio ad incastro con sezione cilindrica si passò a quelli con incastro a sezione conica e poi a quelli con chiusura a vite. Questo vide un proliferare di versioni che portò all'adozione di un nuovo codice numerico a due cifre, in cui le unità continuavano ad indicare la misura del pennino, mentre le decine venivano utilizzate per indicare la versione della penna. | + | == La numerazione fino al 1917 == |
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Le versioni ordinarie vennero indicate con la cifra delle decine 1 seguita dal numero del pennino, le versioni con [[straight cap]] vennero indicate senza delle decine (per indicare un valore nullo) e veniva usata solo la cifra delle unità col numero del pennino, per le versioni con cappuccio conico, le cosiddette ''[[Tapered end]]'' vennero indicate con la cifra delle decine 2, mentre per indicare un rivestimento in argento venne usata la cifra 4 per le centinaia seguita dagli altri numeri per indicare il tipo di penna rivestita. | Le versioni ordinarie vennero indicate con la cifra delle decine 1 seguita dal numero del pennino, le versioni con [[straight cap]] vennero indicate senza delle decine (per indicare un valore nullo) e veniva usata solo la cifra delle unità col numero del pennino, per le versioni con cappuccio conico, le cosiddette ''[[Tapered end]]'' vennero indicate con la cifra delle decine 2, mentre per indicare un rivestimento in argento venne usata la cifra 4 per le centinaia seguita dagli altri numeri per indicare il tipo di penna rivestita. | ||
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== Riferimenti esterni == | == Riferimenti esterni == | ||
− | * | + | * [https://web.archive.org/web/20190102163658/https://www.richardspens.com/ref/misc/wat_nos.htm] Articolo sul sito di Richard Binder |
− | * http://www.vintagepens.com/FAQhistory/waterman_numbering.shtml | + | * [http://www.vintagepens.com/FAQhistory/waterman_numbering.shtml] Articolo sul sito di David Nishimura |
− | * http://web.archive.org/web/20090621161953/http://www.lionandpen.com/RAstyk/WatermanNumbers.html | + | * [http://web.archive.org/web/20090621161953/http://www.lionandpen.com/RAstyk/WatermanNumbers.html] Pagina sul sito dismesso Lion & Pen |
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+ | == Note == | ||
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==Materiale correlato == | ==Materiale correlato == |
Versione attuale delle 02:04, 10 feb 2022
Fin dai suoi inizi la Waterman adottò la pratica di classificare i vari modelli di penne prodotte utilizzando per identificarle un codice numerico attraverso quello che viene chiamato "Waterman Standard Numbering System". Nella produzione iniziale dell'azienda, fino all'incirca al 1900, tutte le penne erano sostanzialmente identiche dal punto di vista della forma di corpo e cappuccio (anche se di dimensioni diverse), e perciò venivano identificate esclusivamente tramite la misura del relativo pennino, espressa con un numero (nel caso specifico di una sola cifra); un metodo che verrà usato anche da altri produttori, come ad esempio Montblanc.
La numerazione fino al 1917
In seguito, incominciarono ad essere prodotte versioni differenti anche nella forma e nelle modalità di chiusura del cappuccio; dal cappuccio ad incastro con sezione cilindrica si passò a quelli con incastro a sezione conica e poi a quelli con chiusura a vite. Questo vide un proliferare di versioni che portò all'adozione di un nuovo codice numerico a due cifre, in cui le unità continuavano ad indicare la misura del pennino, mentre le decine venivano utilizzate per indicare la versione della penna. Questo compare almeno, secondo questa pubblicità, dal 1894.
Le versioni ordinarie vennero indicate con la cifra delle decine 1 seguita dal numero del pennino, le versioni con straight cap vennero indicate senza delle decine (per indicare un valore nullo) e veniva usata solo la cifra delle unità col numero del pennino, per le versioni con cappuccio conico, le cosiddette Tapered end vennero indicate con la cifra delle decine 2, mentre per indicare un rivestimento in argento venne usata la cifra 4 per le centinaia seguita dagli altri numeri per indicare il tipo di penna rivestita.
La nuova numerazione del 1917
Nel 1917 ...
... da finire ...
La revisione della seconda metà degli anni '20 che vede l'introduzione di una banda metallica a proteggere il bordo del cappuccio venne marcata usando come prefisso (migliaia più centinaia) la cifra "08".
La numerazione dopo gli anni '30
A partire dalla seconda metà degli anni '30 la Waterman iniziò ad identificare primariamente le proprie penne utilizzando dei nomi piuttosto che dei numeri, ma nei cataloghi e nelle pubblicità restano comunque indicati anche una serie dei codici numerici, che cercheremo di riassumere nelle tabelle seguenti.
Un primo elenco riguarda una serie di modelli diversi succedutesi nel tempo a partire dalla seconda metà degli anni '30.
Num. | Nome | Descrizione |
---|---|---|
515[1] | Commando | |
876[2] | Medalist Mk1 | Versione analoga alla Hundred Year |
800[3] | Medalist Mk2 | Versione analoga alla Commando |
ign. | Lady Patricia | Versione successiva, in celluloide con clip scalettata e forme affusolate |
555[4] | Waterman 555 | Versione più grande della precedente |
352[5] | Stalwart | Clip scalettata, 2 verette e forme affusolate in celluloide |
302[6] | Dauntless | Clip scalettata, 1 veretta e forme affusolate in celluloide |
376[7] | Leader | Clip scalettata, cappuccio in metallo |
50x[8] | Skywriter Mk1 | Celluloide, 501 Jet Black, 502 Gray Pearl, 503 Green Pearl, 504 Brown Pearl |
176 | Skywriter Mk2 | Clip lineare, plastica cappuccio in metallo |
La seconda tabella, riportata di seguito, è specificamente dedicata alle numerazioni adottate per i modelli Taperite a pennino coperto (il nome Taperite infatti non identifica uno specifico modello quanto una classe di penne caratterizzate dalla particolare costruzione del gruppo pennino), affiancati agli analoghi, chiamati Standard nel materiale promozionale, equipaggiati con un pennino ordinario; si è usata una tabella distinta dato che i vari modelli venivano identificati con lo stesso nome, identico per le due varianti.
Num. | Nome | Tipo | Caratteristica distintiva |
---|---|---|---|
1357[9] | Stateleigh | Taperite | Cappuccio in metallo laminato oro, decorazione Stars and stripe, normale |
1352[10] | Stateleigh | Standard | Cappuccio in metallo laminato oro, decorazione Stars and stripe, normale |
877[11] | Citation | Taperite | Cappuccio in celluloide con banda alta laminata in oro, normale |
876? | Citation | Standard | Cappuccio in celluloide con banda alta laminata in oro, normale |
897[12] | Corinth | Taperite | Cappuccio in astralite (acciaio) diverse decorazioni, normale |
896[13] | Corinth | Standard | Cappuccio in astralite (acciaio), normale |
1357V[14] | Garland | Taperite | Cappuccio in metallo laminato oro, corta |
517[15] | Crusader | Taperite | Cappuccio in lumalloy, bianco o a finestre dorata, normale |
516[16] | Crusader | Standard | Cappuccio in lumalloy, bianco o a finestre dorate, normale |
517V[17] | Conquest | Taperite | Cappuccio in metallo satinato con tre cerchi di lineette incise, corta |
885[18] | New Corinth | Taperite | Cappuccio in metallo laminato oro, con decorazione millerighe, normale |
884[19] | New Corinth | Standard | Cappuccio in metallo laminato oro, con decorazione millerighe, normale |
1367V[20] | Lady Garland | Taperite | Cappuccio in metallo laminato oro, con banda a nervature di foglia, corta |
1568V[21] | ignoto | Taperite | Cappuccio in metallo laminato oro, decorazione come Waterman 1357, corta |
1084[22] | Gold Corinth? | Standard | Cappuccio in metallo laminato oro millerighe |
1085[23] | Gold Corinth? | Taperite | Cappuccio in metallo laminato oro, con decorazione millerighe, normale |
877AC[24] | ignota | Taperite | Cappuccio in metallo laminato oro a finestre orizzontali |
ignoto | Lady Corinth | Standard | Cappuccio in astralite (acciaio) con linee a rombi, corta |
Lettera | Colore |
---|---|
B | Blue |
R | Maroon |
J | Jet |
G | Grey |
Per queste penne veniva usato anche un suffisso per indicare il colore, riportato nella tabella a fianco, a queste lettere si aggiungeva, per alcuni modelli (come la prima versione della Medalist), laddove esistevano queste varianti, era previsto l'uso di una ulteriore lettera di suffisso a seguire quella indicante il colore, per indicare la modalità di realizzazione del fusto, che era "S" (da smooth) se la plastica era liscia, e "G" (da grooved) se era corrugata a coste.
Riferimenti esterni
- [1] Articolo sul sito di Richard Binder
- [2] Articolo sul sito di David Nishimura
- [3] Pagina sul sito dismesso Lion & Pen
Note
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questa brochure dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947 e questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ citata in questa pagina di un catalogo.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947 e questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questo catalogo dall'archivio della PCA datato 1947.
- ↑ vedi questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questa pubblicità del 1951.
- ↑ vedi questa pubblicità del 1951.
- ↑ citata in questa pagina di un catalogo.
- ↑ citata in questa pagina di un catalogo.
- ↑ citata in questa pagina di un catalogo.
- ↑ citata in questa pagina di un catalogo.