Differenze tra le versioni di "Celluloide"

Da FountainPen.
Jump to navigation Jump to search
 
(7 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
<translate>[[File:Parker-Vacumatic-1stGen-Senior-RingedRed-Capped.jpg|thumb|Una [[Vacumatic]] in celluloide di particolare trasparenza]]
+
<translate><!--T:1-->
 +
[[File:Parker-Vacumatic-1stGen-Senior-RingedRed-Capped.jpg|thumb|Una [[Vacumatic]] in celluloide di particolare trasparenza]]
  
 +
<!--T:2-->
 
La <includeonly>[[celluloide]]</includeonly><noinclude>celluloide</noinclude> è un <includeonly>materiale</includeonly><noinclude>[[materiali|materiale]]</noinclude> inventato intorno al 1863,<ref>l'invenzione è attribuita a John Wesley Hyatt, ma esistono vari predecessori (le sue origini vengono fatte risalire al lavoro di Alexander Parker in Inghilterra); inoltre la data esatta della sua origine è incerta, al solito si possono consultare per dettagli le voci [http://it.wikipedia.org/wiki/Celluloide italiana] e [http://en.wikipedia.org/wiki/Celluloid inglese] di Wikipedia sulla celluloide.</ref> prodotto dalla lavorazione di nitrocellulosa e pigmenti in una soluzione di canfora e di alcool etilico. Il materiale se scaldato (intorno ai 60°) diventa malleabile e può essere piegato ed anche trattato a stampo; anche per questo è considerato come la prima resina termoplastica prodotta.
 
La <includeonly>[[celluloide]]</includeonly><noinclude>celluloide</noinclude> è un <includeonly>materiale</includeonly><noinclude>[[materiali|materiale]]</noinclude> inventato intorno al 1863,<ref>l'invenzione è attribuita a John Wesley Hyatt, ma esistono vari predecessori (le sue origini vengono fatte risalire al lavoro di Alexander Parker in Inghilterra); inoltre la data esatta della sua origine è incerta, al solito si possono consultare per dettagli le voci [http://it.wikipedia.org/wiki/Celluloide italiana] e [http://en.wikipedia.org/wiki/Celluloid inglese] di Wikipedia sulla celluloide.</ref> prodotto dalla lavorazione di nitrocellulosa e pigmenti in una soluzione di canfora e di alcool etilico. Il materiale se scaldato (intorno ai 60°) diventa malleabile e può essere piegato ed anche trattato a stampo; anche per questo è considerato come la prima resina termoplastica prodotta.
  
 +
<!--T:3-->
 
La celluloide è un materiale elastico ed infrangibile, resistente agli urti ed impermeabile all'acqua. La sua nascita ha origine dalla ricerca di un sostituto per la realizzazione di palle da biliardo, ma venne in breve tempo utilizzata per moltissime altre applicazioni, come pettini, manici di coltelli e soprattutto come supporto per le pellicole fotografiche. Oggi a parte alcune stilografiche, viene utilizzato per le palline da ping pong e per i plettri.  
 
La celluloide è un materiale elastico ed infrangibile, resistente agli urti ed impermeabile all'acqua. La sua nascita ha origine dalla ricerca di un sostituto per la realizzazione di palle da biliardo, ma venne in breve tempo utilizzata per moltissime altre applicazioni, come pettini, manici di coltelli e soprattutto come supporto per le pellicole fotografiche. Oggi a parte alcune stilografiche, viene utilizzato per le palline da ping pong e per i plettri.  
  
 +
<!--T:4-->
 
La celluloide è un materiale molto resistente, richiede comunque una lavorazione piuttosto lunga in particolare per l'essiccazione che consente di eliminare i residui di umidità dal materiale. Se questo non avviene infatti essa può dare subire una cristallizzazione, diventando estremamente fragile. Un altro problema comune con le penne in celluloide è la discolorazione, presente principalmente nei colori più chiari come il perla o il verde giada; questa è in genere dovuta al rilascio di gas solforosi da parte dei sacchetti di gomma. Inoltre la celluloide è estremamente infiammabile, e non è il caso di scaldare una penna in questo materiale con fiamme vive.
 
La celluloide è un materiale molto resistente, richiede comunque una lavorazione piuttosto lunga in particolare per l'essiccazione che consente di eliminare i residui di umidità dal materiale. Se questo non avviene infatti essa può dare subire una cristallizzazione, diventando estremamente fragile. Un altro problema comune con le penne in celluloide è la discolorazione, presente principalmente nei colori più chiari come il perla o il verde giada; questa è in genere dovuta al rilascio di gas solforosi da parte dei sacchetti di gomma. Inoltre la celluloide è estremamente infiammabile, e non è il caso di scaldare una penna in questo materiale con fiamme vive.
  
 +
<!--T:5-->
 
Il nome celluloide è in realtà il nome commerciale dato a questo materiale dal primo produttore, la ''Celluloid Manufacturing Company'', che deteneva i relativi diritti sul marchio; per cui negli anni successivi sarà chiamato, in particolar modo dai vari produttori di stilografiche, nei modi più diversi: ''[[Radite]]'' dalla [[Sheaffer]], ''[[Permanite]]''  dalla [[Parker]], ''[[Pyroxalin]]'' dalla [[Eversharp]], ''[[Aurolite]]'' dall'[[Aurora]], ''[[Coralite]]'' dalla [[Carter]] ...
 
Il nome celluloide è in realtà il nome commerciale dato a questo materiale dal primo produttore, la ''Celluloid Manufacturing Company'', che deteneva i relativi diritti sul marchio; per cui negli anni successivi sarà chiamato, in particolar modo dai vari produttori di stilografiche, nei modi più diversi: ''[[Radite]]'' dalla [[Sheaffer]], ''[[Permanite]]''  dalla [[Parker]], ''[[Pyroxalin]]'' dalla [[Eversharp]], ''[[Aurolite]]'' dall'[[Aurora]], ''[[Coralite]]'' dalla [[Carter]] ...
  
 +
<!--T:6-->
 
Oltre all'uso diretto, la celluloide si presta alla combinazione con altri materiali, in particolare la [[Carter]] realizzò un caratteristico materiale iridescente, denominato [[Pearltex]], combinando la celluloide con madreperla. Un effetto simile si trova nella celluloide denominata ''[[Abalone]]'' dalla [[Sheaffer]].
 
Oltre all'uso diretto, la celluloide si presta alla combinazione con altri materiali, in particolare la [[Carter]] realizzò un caratteristico materiale iridescente, denominato [[Pearltex]], combinando la celluloide con madreperla. Un effetto simile si trova nella celluloide denominata ''[[Abalone]]'' dalla [[Sheaffer]].
  
 +
<!--T:7-->
 
[[File:Aurora-Internazionale-Serie-Color-Body.jpg|thumb|left|Esempio di diverse colorazioni]]
 
[[File:Aurora-Internazionale-Serie-Color-Body.jpg|thumb|left|Esempio di diverse colorazioni]]
  
Per le sue caratteristiche di resistenza meccanica, infrangibilità, impermeabilità, per la facilità di lavorazione e ma soprattutto per l'infinita capacità di colorazioni diverse, a partire dalla metà degli anni '20 la celluloide divenne il principale materiale usato dai produttori di penne stilografiche e rimase tale fino agli anni '40 quando iniziò la diffusione delle varie [[:Category:Materiali#Resina plastica|resine plastiche]].  
+
<!--T:8-->
 +
Per le sue caratteristiche di resistenza meccanica, infrangibilità, impermeabilità, per la facilità di lavorazione e ma soprattutto per l'infinita capacità di colorazioni e motivi diversi (si è iniziata una classificazione in [[Elenco tipologie celluloide|questa pagina]]) a partire dalla metà degli anni '20 la celluloide divenne il principale materiale usato dai produttori di penne stilografiche e rimase tale fino agli anni '40 quando iniziò la diffusione delle varie [[:Category:Materiali#Resina plastica|resine plastiche]].  
  
 +
<!--T:9-->
 
Benché su alcuni testi sia riportato che la celluloide venne introdotta sul mercato dalla [[Sheaffer]] in realtà la prima azienda americana ad averla usata estensivamente nella sua produzione è stata la [[LeBoeuf]], che la utilizzò per le proprie penne a partire dal 1920 circa grazie ad un brevetto ({{Cite patent|US|1302935}}) per la produzione di tubi in questo materiale, la [[Conway Stewart]] ne contesta il primato, asserendo di essere stato il primo costruttore ad aver prodotto (sempre in quegli anni) la prima penna in celluloide.  
 
Benché su alcuni testi sia riportato che la celluloide venne introdotta sul mercato dalla [[Sheaffer]] in realtà la prima azienda americana ad averla usata estensivamente nella sua produzione è stata la [[LeBoeuf]], che la utilizzò per le proprie penne a partire dal 1920 circa grazie ad un brevetto ({{Cite patent|US|1302935}}) per la produzione di tubi in questo materiale, la [[Conway Stewart]] ne contesta il primato, asserendo di essere stato il primo costruttore ad aver prodotto (sempre in quegli anni) la prima penna in celluloide.  
  
 
In realtà esistono riferimenti alla produzione di penne in celluloide fino dal 1905<ref>David Nishimura in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=136998&st=0&gopid=1360934&#entry1360934 questa discussione] fa riferimento ad un articolo del 1905 che parla di penne in celluloide (nera).</ref> ma in questo caso si tratta comunque di celluloide nera, e non di quella celluloide realizzata in molteplici colorazioni e motivi che diventerà il materiale più significativo a partire dalla seconda metà degli anni '20.
 
In realtà esistono riferimenti alla produzione di penne in celluloide fino dal 1905<ref>David Nishimura in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=136998&st=0&gopid=1360934&#entry1360934 questa discussione] fa riferimento ad un articolo del 1905 che parla di penne in celluloide (nera).</ref> ma in questo caso si tratta comunque di celluloide nera, e non di quella celluloide realizzata in molteplici colorazioni e motivi che diventerà il materiale più significativo a partire dalla seconda metà degli anni '20.
 
<noinclude>
 
<noinclude>
== Note ==
+
== Riferimenti esterni== <!--T:10-->
<references/>
+
* [https://journals.openedition.org/cahierscfv/799] Quality Matters for Historical Plastics: The Past-Making of Cellulose Nitrates for Future Preservation
== Riferimenti Esterni ==
 
 
* [http://www.getty.edu/conservation/publications_resources/pdf_publications/cellulose_ethers.html] Evaluation of Cellulose Ethers for Conservation
 
* [http://www.getty.edu/conservation/publications_resources/pdf_publications/cellulose_ethers.html] Evaluation of Cellulose Ethers for Conservation
 
* [http://pickcollecting.presspublisher.us/issue/summer-2010/article/pick-degradation] Sulla degradazione dei plettri
 
* [http://pickcollecting.presspublisher.us/issue/summer-2010/article/pick-degradation] Sulla degradazione dei plettri
Riga 29: Riga 37:
 
* [http://chestofbooks.com/reference/Henley-s-20th-Century-Formulas-Recipes-Processes-Vol1/Mending-Celluloid.html] Ancora ricette
 
* [http://chestofbooks.com/reference/Henley-s-20th-Century-Formulas-Recipes-Processes-Vol1/Mending-Celluloid.html] Ancora ricette
 
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=11452] Discussione sul forum
 
* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=11452] Discussione sul forum
[[Category:Vocabolario]]
+
== Note ==
[[Category:Tecnica]]
+
<references/>
[[Category:Materiali]]
+
{{CategorizeArticle|Tecnica|Vocabolario|Materiali}}
 
<noinclude></translate>
 
<noinclude></translate>

Versione attuale delle 02:38, 22 feb 2023

Una Vacumatic in celluloide di particolare trasparenza

La celluloide è un materiale inventato intorno al 1863,[1] prodotto dalla lavorazione di nitrocellulosa e pigmenti in una soluzione di canfora e di alcool etilico. Il materiale se scaldato (intorno ai 60°) diventa malleabile e può essere piegato ed anche trattato a stampo; anche per questo è considerato come la prima resina termoplastica prodotta.

La celluloide è un materiale elastico ed infrangibile, resistente agli urti ed impermeabile all'acqua. La sua nascita ha origine dalla ricerca di un sostituto per la realizzazione di palle da biliardo, ma venne in breve tempo utilizzata per moltissime altre applicazioni, come pettini, manici di coltelli e soprattutto come supporto per le pellicole fotografiche. Oggi a parte alcune stilografiche, viene utilizzato per le palline da ping pong e per i plettri.

La celluloide è un materiale molto resistente, richiede comunque una lavorazione piuttosto lunga in particolare per l'essiccazione che consente di eliminare i residui di umidità dal materiale. Se questo non avviene infatti essa può dare subire una cristallizzazione, diventando estremamente fragile. Un altro problema comune con le penne in celluloide è la discolorazione, presente principalmente nei colori più chiari come il perla o il verde giada; questa è in genere dovuta al rilascio di gas solforosi da parte dei sacchetti di gomma. Inoltre la celluloide è estremamente infiammabile, e non è il caso di scaldare una penna in questo materiale con fiamme vive.

Il nome celluloide è in realtà il nome commerciale dato a questo materiale dal primo produttore, la Celluloid Manufacturing Company, che deteneva i relativi diritti sul marchio; per cui negli anni successivi sarà chiamato, in particolar modo dai vari produttori di stilografiche, nei modi più diversi: Radite dalla Sheaffer, Permanite dalla Parker, Pyroxalin dalla Eversharp, Aurolite dall'Aurora, Coralite dalla Carter ...

Oltre all'uso diretto, la celluloide si presta alla combinazione con altri materiali, in particolare la Carter realizzò un caratteristico materiale iridescente, denominato Pearltex, combinando la celluloide con madreperla. Un effetto simile si trova nella celluloide denominata Abalone dalla Sheaffer.

Esempio di diverse colorazioni

Per le sue caratteristiche di resistenza meccanica, infrangibilità, impermeabilità, per la facilità di lavorazione e ma soprattutto per l'infinita capacità di colorazioni e motivi diversi (si è iniziata una classificazione in questa pagina) a partire dalla metà degli anni '20 la celluloide divenne il principale materiale usato dai produttori di penne stilografiche e rimase tale fino agli anni '40 quando iniziò la diffusione delle varie resine plastiche.

Benché su alcuni testi sia riportato che la celluloide venne introdotta sul mercato dalla Sheaffer in realtà la prima azienda americana ad averla usata estensivamente nella sua produzione è stata la LeBoeuf, che la utilizzò per le proprie penne a partire dal 1920 circa grazie ad un brevetto (nº US-1302935) per la produzione di tubi in questo materiale, la Conway Stewart ne contesta il primato, asserendo di essere stato il primo costruttore ad aver prodotto (sempre in quegli anni) la prima penna in celluloide.

In realtà esistono riferimenti alla produzione di penne in celluloide fino dal 1905[2] ma in questo caso si tratta comunque di celluloide nera, e non di quella celluloide realizzata in molteplici colorazioni e motivi che diventerà il materiale più significativo a partire dalla seconda metà degli anni '20.

Riferimenti esterni

  • [1] Quality Matters for Historical Plastics: The Past-Making of Cellulose Nitrates for Future Preservation
  • [2] Evaluation of Cellulose Ethers for Conservation
  • [3] Sulla degradazione dei plettri
  • [4] Celluloid objects: their chemistry and preservation
  • [5] degradazione delle plastiche
  • [6] Ricette di solventi per celluloide
  • [7] Ancora ricette
  • [8] Discussione sul forum

Note

  1. l'invenzione è attribuita a John Wesley Hyatt, ma esistono vari predecessori (le sue origini vengono fatte risalire al lavoro di Alexander Parker in Inghilterra); inoltre la data esatta della sua origine è incerta, al solito si possono consultare per dettagli le voci italiana e inglese di Wikipedia sulla celluloide.
  2. David Nishimura in questa discussione fa riferimento ad un articolo del 1905 che parla di penne in celluloide (nera).