Differenze tra le versioni di "Osmia 7x"
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Si tratta di penne di costruzione tradizionale, senza caratteristiche tecniche peculiari. La clip è fissata da una testina, il cappuccio è a vite. | Si tratta di penne di costruzione tradizionale, senza caratteristiche tecniche peculiari. La clip è fissata da una testina, il cappuccio è a vite. | ||
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Per questi modelli venne usato esclusivamente il [[caricamento a stantuffo]] che già si trovava nei modelli prodotti in precedenza prima della guerra. | Per questi modelli venne usato esclusivamente il [[caricamento a stantuffo]] che già si trovava nei modelli prodotti in precedenza prima della guerra. | ||
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Le versioni di maggiore dimensione erano solo di colore nero, con la possibilità di averle liscie o cesellate. Per le versioni di dimensioni inferiori, erano invece disponibile anche i colori ''grauperl'' (grigio marmorizzato) e ''rotperl'' (rosso marmorizzato). La versione "74D" era prevista (almeno nel catalogo citato) solo in nero. | Le versioni di maggiore dimensione erano solo di colore nero, con la possibilità di averle liscie o cesellate. Per le versioni di dimensioni inferiori, erano invece disponibile anche i colori ''grauperl'' (grigio marmorizzato) e ''rotperl'' (rosso marmorizzato). La versione "74D" era prevista (almeno nel catalogo citato) solo in nero. | ||
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== Riferimenti esterni == | == Riferimenti esterni == |
Versione attuale delle 20:44, 13 lug 2022
Storia
Nel dopoguerra (la prima data certa è il 1950 che risulta da questo listino) la Osmia proseguì la produzione di modelli con linee analoghe a quelle prodotte prima del conflitto, proposti in varie varianti identificate da un numero, e caratterizzati dall'uso della cifra "7" nella colonna delle decine.
Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1960, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.
Caratteristiche tecniche
Si tratta di penne di costruzione tradizionale, senza caratteristiche tecniche peculiari. La clip è fissata da una testina, il cappuccio è a vite.
Materiali
La penna era realizzata in celluloide, in alcune versioni colorata per corpo e cappuccio, più comunemente nera sia liscia che cesellata. Le finiture e la clip erano in metallo dorato o cromato, il pennino era proposto a seconda delle versioni in acciaio, oro a 14 carati o rigido nella lega denominata "Palliag".
Sistema di riempimento
Per questi modelli venne usato esclusivamente il caricamento a stantuffo che già si trovava nei modelli prodotti in precedenza prima della guerra.
Versioni
Erano previste quattro dimensioni, extra grande, grande, da uomo e da signora, identificate dal valore numerico della colonna delle unità, corrispondente alla misura del pennino, rispettivamente "8", "6", "4" e "2". Solo per le due versioni più piccole era previsto, indicato con un "7" anche nella cifra delle centinaia, il pennino d'oro. Inoltre della versione 74 era prevista la variante "74D" per ricalco dotata di un pennino rigido "Palliag".
Colori
Le versioni di maggiore dimensione erano solo di colore nero, con la possibilità di averle liscie o cesellate. Per le versioni di dimensioni inferiori, erano invece disponibile anche i colori grauperl (grigio marmorizzato) e rotperl (rosso marmorizzato). La versione "74D" era prevista (almeno nel catalogo citato) solo in nero.
Pennini
Il pennino era in acciaio con punta in osmiridio per le versioni più economiche, nelle misure "8", "6", "4" e "2" oppure in oro 14 carati ma solo per le misure "4" e "2", mentre la versione "74D" montava un pennino rigido Palliag.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
78 | -- | |
76 | -- | |
74/774/74D | -- | |
72/772 | -- |
Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1951 | la Faber-Castell incorpora definitivamente la Osmia |
Riferimenti esterni
nessuno per ora
Note
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.