Differenze tra le versioni di "Omas 55x"

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Benché in una [[:File:1941-12-Omas-Invoice.jpg|fattura]] del 1941 siano citati modelli con questi numeri associati al nome ''Extra'', in genere ci si riferisce con questi alle penne prodotte nel dopoguerra. Infatti nel primo dopoguerra la [[Produced by::Omas]] effettuò una revisione della propria produzione e la linea [[Omas Extra|Extra]] venne completamente rinnovata sia sul piano tecnico che stilistico.  
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Benché in una [[:File:1941-12-Omas-Invoice.jpg|fattura]] del [[1941]] siano citati modelli con questi numeri associati al nome ''Extra'' e vengano usati sia per le ''[[Omas Extra]]'' a levetta che per [[Omas Extra Pistone|quelle]] a pistone, si è deciso di riferirsi con questi numeri solo alle penne prodotte nel dopoguerra e marcate come tali (con l'eccezione delle prime versioni ogivali). Infatti nel primo dopoguerra la [[Produced by::Omas]] effettuò una revisione della propria produzione.  
  
In particolare nel [[Production started::1946]] si passò dal [[caricamento a levetta]] al [[caricamento a stantuffo]], pur mantenendo le forme dei precedenti modelli, con la clip a rotellina ed i tre anelli sul cappuccio. Nel 1948, in conseguenza dell'introduzione della [[Omas 361|361]] venne effettuata una completa revisione stilistica, la versioni lisce passarono ad una forma ogivale, mentre quelle faccettate furono dotate di una nuova clip. Alcuni di modelli, in particolare quelli sfaccettati, sia pure in forma diversa, sono tutt'ora in produzione, anche se han subito diverse modifiche, la produzione è proseguita almeno fino al [[Production ended::1965]], dato che compaiono in un catalogo di quell'anno insieme alle nuove [[Omas CS|CS]] e [[Omas VS|VS]], considereremo pertanto questo come limite inferiore della fine della produzione.
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La linea [[Omas Extra]] venne prima rinnovata sia sul piano tecnico che sul piano stilistico. Nel [[1946]] si passò dal [[caricamento a levetta]] al [[caricamento a stantuffo]] con l'introduzione delle nuove [[Omas Extra Pistone]] pur mantenendo le forme dei precedenti modelli, con la clip a rotellina ed i tre anelli sul cappuccio. Nel [[Production started::1948]], in conseguenza dell'introduzione della [[Omas 361|361]], venne effettuata anche una completa revisione stilistica, e le versioni lisce passarono ad una forma ogivale, mentre quelle faccettate furono dotate di una nuova clip.  
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Alcuni di questi modelli, in particolare quelli sfaccettati, sia pure in forma diversa, sono rimasti in produzione fino al fallimento dell'azienda nel 2016. Per i modelli che esamineremo in questa pagina, anche se con diverse modifiche, la produzione è proseguita almeno fino al [[Production ended::1965]], dato che compaiono in un catalogo di quell'anno insieme alle nuove [[Omas CS|CS]] e [[Omas VS|VS]], considereremo pertanto questo come limite inferiore della fine della produzione.
  
 
=Caratteristiche tecniche=
 
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Le penne di questa serie videro come innovazione principale il passaggio al [[caricamento a stantuffo]], unito alla realizzazione di un corpo dotato di sezione trasparente finale per la visualizzazione del livello di inchiostro. Sulle penne sono riportati i riferimenti a due brevetti: {{Cite patent|IT|445846}} e {{Cite patent|IT|464162}} (sulle più recenti solo il secondo), il contenuto del primo si ricava da un [[:File:Omas-361-Bookl-Front.jpg|foglietto di istruzioni]] successivo che lo identifica come relativo al [[caricamento a stantuffo]], il secondo è purtroppo al momento ignoto. Il cappuccio era con chiusura a vite per tutti i modelli eccetto quelli realizzati con cappuccio laminato oro o completamente in metallo in cui la chiusura era a scatto.
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Le penne di questa serie videro come innovazione tecnica principale il passaggio al [[caricamento a stantuffo]], unito alla realizzazione di un corpo dotato di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Sulle penne sono riportati i riferimenti a due brevetti: {{Cite patent|IT|445846}} e {{Cite patent|IT|464162}} (sulle più recenti solo il secondo), il contenuto del primo si ricava da un [[:File:Omas-361-Bookl-Front.jpg|foglietto di istruzioni]] successivo che lo identifica come relativo al [[caricamento a stantuffo]], il secondo è purtroppo al momento ignoto. Il cappuccio era con chiusura a vite per tutti i modelli, eccetto quelli realizzati con cappuccio laminato oro o completamente in metallo per i quali esistono anche delle varianti con chiusura a scatto.
  
 
==Materiali==
 
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Le penne dell'immediato dopoguerra erano prodotte in [[celluloide]] lavorata dal pieno, con sezione trasparente. La clip ed i fermagli erano in metallo dorato o cromato. Il pennino era in oro a 14 carati, anche si sono ritrovati, abbinati alle finiture cromate, modelli con pennino in ''[[Permanio]]''.  A partire dalla ristilizzazione del 1948 vennero usati soltanto finiture dorate e pennini in oro. Le versioni con cappuccio o corpo in metallo erano laminate in oro.
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Le penne dell'immediato dopoguerra erano prodotte in [[celluloide]] lavorata dal pieno, con un innesto per fornire una sezione trasparente. La clip ed i fermagli erano in metallo dorato o cromato. Il pennino era in oro a 14 carati, anche si sono ritrovati, abbinati alle finiture cromate, modelli con pennino in ''[[Permanio]]''. Le versioni con cappuccio o corpo in metallo erano laminate in oro.
  
 
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Le prime versioni a stantuffo vennero prodotte in tre misure, grande, media e piccola, in seguito identificate rispettivamente dai numeri 557, 556 e 555. Le penne erano della classica forma cilindrica affusolata con terminazioni tronco coniche e dotate di clip a rotellina e con una decorazione con tre sottili anellini sul cappuccio sostanzialmente identiche alle [[Omas Extra]] tonde a levetta. Il corpo riportava la dicitura ''Omas Extra'' incisa a caratteri corsivi.  
 
 
Le prime versioni a stantuffo vennero prodotte in tre misure, grande, media e piccola, in seguito identificate rispettivamente dai numeri 557, 556 e 555. Le penne erano di forma cilindrica liscia, dotate di clip a rotellina e con una decorazione con tre sottili anellini sul cappuccio. Il corpo riportava la dicitura ''Omas Extra'' incisa a caratteri corsivi.  
 
 
 
[[Image:Omas-556S-Grigia-Capped.jpg|thumb|left|Una [[Omas]] 556/S ''ogiva'']]
 
  
 
Con la seconda ristilizzazione seguita all'introduzione della [[Omas 361]] la forma classica della versione liscia venne abbandonata per la nuova forma affusolata a forma di sigaro denominata ''Ogiva''. Questa versione era caratterizzata da una clip rettangolare liscia e da una singola veretta sul cappuccio. Sul corpo era riportata l'incisione ''Omas Extra'' a caratteri corsivi, eventualmente posta (sul modello di dimensioni maggiori) sopra ad una riga con la citazione del brevetto (''"brev. 445846-464162"'').  Venne ristilizzata anche la versione faccettata, con una nuova clip sfaccettata ed una unica veretta liscia sul fondo del cappuccio.  
 
Con la seconda ristilizzazione seguita all'introduzione della [[Omas 361]] la forma classica della versione liscia venne abbandonata per la nuova forma affusolata a forma di sigaro denominata ''Ogiva''. Questa versione era caratterizzata da una clip rettangolare liscia e da una singola veretta sul cappuccio. Sul corpo era riportata l'incisione ''Omas Extra'' a caratteri corsivi, eventualmente posta (sul modello di dimensioni maggiori) sopra ad una riga con la citazione del brevetto (''"brev. 445846-464162"'').  Venne ristilizzata anche la versione faccettata, con una nuova clip sfaccettata ed una unica veretta liscia sul fondo del cappuccio.  
  
[[Image:Omas-556F-GrayBrown-Inscr.jpg|thumb|Iscrizione su una [[Omas]] 556/F]]
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Le nuove penne vennero prodotte sempre nelle tre dimensioni grande, media e piccola, identificate rispettivamente, per la versione tonda, dai numeri 557/S, 556/S e 555/S e per la versione faccettata dai numeri 557/F, 556/F e 555/F.  In seguito la iscrizione corsiva venne sostituita da una dicitura in stampatello, con lo stesso stile della [[Extra Lucens]], con la scritta ''Omas'' seguita dal numero del modello (uno dei precedenti) e dal riferimento al brevetto (''brevetto 445846'').
 
Le nuove penne vennero prodotte sempre nelle tre dimensioni grande, media e piccola, identificate rispettivamente, per la versione tonda, dai numeri 557/S, 556/S e 555/S e per la versione faccettata dai numeri 557/F, 556/F e 555/F.  In seguito la iscrizione corsiva venne sostituita da una dicitura in stampatello, con lo stesso stile della [[Extra Lucens]], con la scritta ''Omas'' seguita dal numero del modello (uno dei precedenti) e dal riferimento al brevetto (''brevetto 445846'').
  
Vennero anche realizzate, seguendo la tendenza stilistica della [[Crest]] della [[Sheaffer]], versioni con cappuccio in metallo laminato (distinte per la sigla ''/C'') ed interamente in metallo laminato (distinte per la sigla ''/R'').  
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Per le versioni tonde vennero anche realizzate, seguendo la tendenza stilistica della [[Crest]] della [[Sheaffer]], modelli con cappuccio in metallo laminato distinti nella nomenclatura dalla sigla ''/C'', anche se sulle penne la stampigliatura sul cappuccio, a seconda dei casi, non riporta che il solo numero, o il numero con la sigla ''/S'' come per le versioni ordinarie. Vennero realizzati inoltre anche modelli interamente in metallo laminato, distinti nella nomenclatura dalla sigla ''/R'', che come per le ''/C'' non trova comunque riscontro nelle stampigliature sulle penne.  
  
Si è classificata poi in questa linea anche la ''Omas Gentlemen'' (da non confondere con la successiva ''"Gentleman"'' in plastica), essendo in sostanza una 557 sfaccettata parzialmente ristilizzata, realizzata sempre in celluloide, con pennino marchiato ''Omas Extra Lucens'', e contraddistinta dal cappuccio decorato da una vera grecata fra anellini, come per le prime [[Omas Extra|Extra]].
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Si è classificata poi in questa linea anche la ''Omas Gentlemen'' (da non confondere con la successiva ''"Gentleman"'' in plastica), essendo questo modello in sostanza una 557 sfaccettata parzialmente ristilizzata, realizzata sempre in [[celluloide]], con pennino marchiato ''Omas Extra Lucens'', e contraddistinta dal cappuccio decorato da una vera grecata fra anellini, come per le prime [[Omas Extra|Extra]].
  
 
==Colori==
 
==Colori==
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==Pennini==
 
==Pennini==
  
I pennini erano in oro a 14 carati, decorati con la incisione a forma di freccia già utilizzata per la [[Extra Lucens]]; sotto la freccia sono poi riportate le diciture ''OMAS'' e ''Extra'' poste sopra e sotto la caratura riportata in un rombo orizzontale.
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I pennini erano in oro a 14 carati e foro di areazione a forma di cuore. Quelli delle versioni sfaccettati erano decorati con la incisione a forma di freccia già utilizzata per la [[Extra Lucens]] e sotto la freccia erano riportate le diciture ''OMAS'' e ''EXTRA'' poste sopra e sotto la caratura riportata in un rombo orizzontale. Quelli delle versioni ogivali riprendono le stampigliature ordinari già presenti sulla precedenti [[Omas Extra Pistone]] con il titolo della caratura con la percentuale in millesimi inscritta in un rombo orizzontale posto fra le due diciture ''OMAS'' ed ''EXTRA'' poste rispettivamente al di sopra ed al di sotto dello stesso.  
  
 
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Versione attuale delle 01:17, 24 mar 2023

Una Omas 555/F

Storia

Una Omas 556/F

Benché in una fattura del 1941 siano citati modelli con questi numeri associati al nome Extra e vengano usati sia per le Omas Extra a levetta che per quelle a pistone, si è deciso di riferirsi con questi numeri solo alle penne prodotte nel dopoguerra e marcate come tali (con l'eccezione delle prime versioni ogivali). Infatti nel primo dopoguerra la Omas effettuò una revisione della propria produzione.

La linea Omas Extra venne prima rinnovata sia sul piano tecnico che sul piano stilistico. Nel 1946 si passò dal caricamento a levetta al caricamento a stantuffo con l'introduzione delle nuove Omas Extra Pistone pur mantenendo le forme dei precedenti modelli, con la clip a rotellina ed i tre anelli sul cappuccio. Nel 1948, in conseguenza dell'introduzione della 361, venne effettuata anche una completa revisione stilistica, e le versioni lisce passarono ad una forma ogivale, mentre quelle faccettate furono dotate di una nuova clip.

Alcuni di questi modelli, in particolare quelli sfaccettati, sia pure in forma diversa, sono rimasti in produzione fino al fallimento dell'azienda nel 2016. Per i modelli che esamineremo in questa pagina, anche se con diverse modifiche, la produzione è proseguita almeno fino al 1965, dato che compaiono in un catalogo di quell'anno insieme alle nuove CS e VS, considereremo pertanto questo come limite inferiore della fine della produzione.

Caratteristiche tecniche

Le penne di questa serie videro come innovazione tecnica principale il passaggio al caricamento a stantuffo, unito alla realizzazione di un corpo dotato di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Sulle penne sono riportati i riferimenti a due brevetti: nº IT-445846 e nº IT-464162 (sulle più recenti solo il secondo), il contenuto del primo si ricava da un foglietto di istruzioni successivo che lo identifica come relativo al caricamento a stantuffo, il secondo è purtroppo al momento ignoto. Il cappuccio era con chiusura a vite per tutti i modelli, eccetto quelli realizzati con cappuccio laminato oro o completamente in metallo per i quali esistono anche delle varianti con chiusura a scatto.

Materiali

Le penne dell'immediato dopoguerra erano prodotte in celluloide lavorata dal pieno, con un innesto per fornire una sezione trasparente. La clip ed i fermagli erano in metallo dorato o cromato. Il pennino era in oro a 14 carati, anche si sono ritrovati, abbinati alle finiture cromate, modelli con pennino in Permanio. Le versioni con cappuccio o corpo in metallo erano laminate in oro.

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie erano dotate di sistema di caricamento a stantuffo, il relativo brevetto è il nº IT-445846 i cui contenuti specifici sono purtroppo ignoti. Il sistema (visto che viene citato in un libretto di istruzioni) venne mantenuto anche per le Omas 361.

Versioni

Iscrizione su una Omas 556/F

Le prime versioni a stantuffo vennero prodotte in tre misure, grande, media e piccola, in seguito identificate rispettivamente dai numeri 557, 556 e 555. Le penne erano della classica forma cilindrica affusolata con terminazioni tronco coniche e dotate di clip a rotellina e con una decorazione con tre sottili anellini sul cappuccio sostanzialmente identiche alle Omas Extra tonde a levetta. Il corpo riportava la dicitura Omas Extra incisa a caratteri corsivi.

Con la seconda ristilizzazione seguita all'introduzione della Omas 361 la forma classica della versione liscia venne abbandonata per la nuova forma affusolata a forma di sigaro denominata Ogiva. Questa versione era caratterizzata da una clip rettangolare liscia e da una singola veretta sul cappuccio. Sul corpo era riportata l'incisione Omas Extra a caratteri corsivi, eventualmente posta (sul modello di dimensioni maggiori) sopra ad una riga con la citazione del brevetto ("brev. 445846-464162"). Venne ristilizzata anche la versione faccettata, con una nuova clip sfaccettata ed una unica veretta liscia sul fondo del cappuccio.

Una Omas 556/S ogiva

Le nuove penne vennero prodotte sempre nelle tre dimensioni grande, media e piccola, identificate rispettivamente, per la versione tonda, dai numeri 557/S, 556/S e 555/S e per la versione faccettata dai numeri 557/F, 556/F e 555/F. In seguito la iscrizione corsiva venne sostituita da una dicitura in stampatello, con lo stesso stile della Extra Lucens, con la scritta Omas seguita dal numero del modello (uno dei precedenti) e dal riferimento al brevetto (brevetto 445846).

Per le versioni tonde vennero anche realizzate, seguendo la tendenza stilistica della Crest della Sheaffer, modelli con cappuccio in metallo laminato distinti nella nomenclatura dalla sigla /C, anche se sulle penne la stampigliatura sul cappuccio, a seconda dei casi, non riporta che il solo numero, o il numero con la sigla /S come per le versioni ordinarie. Vennero realizzati inoltre anche modelli interamente in metallo laminato, distinti nella nomenclatura dalla sigla /R, che come per le /C non trova comunque riscontro nelle stampigliature sulle penne.

Si è classificata poi in questa linea anche la Omas Gentlemen (da non confondere con la successiva "Gentleman" in plastica), essendo questo modello in sostanza una 557 sfaccettata parzialmente ristilizzata, realizzata sempre in celluloide, con pennino marchiato Omas Extra Lucens, e contraddistinta dal cappuccio decorato da una vera grecata fra anellini, come per le prime Extra.

Colori

Le penne di questa serie vennero realizzate sia in celluloide nera a tinta unita, che in celluloide marmorizzata, che nella peculiare lavorazione denominata arco (con motivi a venature di legno). A parte la tinta unita della versione nera sono presenti diversi colori, quelli noti sono il grigio striato e molto rari, il blu ed il grigio e marrone arco.

Pennini

I pennini erano in oro a 14 carati e foro di areazione a forma di cuore. Quelli delle versioni sfaccettati erano decorati con la incisione a forma di freccia già utilizzata per la Extra Lucens e sotto la freccia erano riportate le diciture OMAS e EXTRA poste sopra e sotto la caratura riportata in un rombo orizzontale. Quelli delle versioni ogivali riprendono le stampigliature ordinari già presenti sulla precedenti Omas Extra Pistone con il titolo della caratura con la percentuale in millesimi inscritta in un rombo orizzontale posto fra le due diciture OMAS ed EXTRA poste rispettivamente al di sopra ed al di sotto dello stesso.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
557 --
556/S 13.8 cm Lunghezze: 12.5 cm fusto; 6.3 cm cappuccio e 15.8 cm calzata. Diametri: 11.6 mm fusto; 12.1 mm cappuccio e 9.0 mm sezione. Peso: 15.0 g; 10.2 g fusto e 4.8 g cappuccio.
555/S 12.0 cm Lunghezze: 10.6 cm fusto e 13.8 cm calzata. Diametri: 10.5 mm fusto e 8.5 mm sezione. Peso: 14 g; 10.2 g fusto e 7 g cappuccio.
555/C 11.5 cm Diametri: 11.5 mm fusto e 12.0 mm cappuccio.
55x/F VP 11 cm Lunghezze: 9.85 cm fusto; 4.9 cm cappuccio e 13.15 cm calzata. Diametri: 11.5 mm fusto; 12.5 mm cappuccio e 8 mm sezione. Peso: 13 g; 10.2 g fusto e 6 g cappuccio.

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1948 l'azienda introduce le Omas 55x ristilizzando le Omas Extra Pistone con nuove versioni ogivali (55x/S) e faccettate (55x/F)

Riferimenti esterni

  • [1] Presentazione sul forum di una 555/F striata grigia

Note

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.