Differenze tra le versioni di "Ford Patent Pen"
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La ''Ford Patent Pen'' è caratterizzata dal particolarissimo sistema di caricamento di cui è dotata, che la rende, anche per le dimensioni molto generose, una delle penne a caricamento automatico più capienti mai realizzate. Data la particolarità della penna ed il complesso sistema di caricamento, questo modello è molto ricercato in ambito collezionistico. | La ''Ford Patent Pen'' è caratterizzata dal particolarissimo sistema di caricamento di cui è dotata, che la rende, anche per le dimensioni molto generose, una delle penne a caricamento automatico più capienti mai realizzate. Data la particolarità della penna ed il complesso sistema di caricamento, questo modello è molto ricercato in ambito collezionistico. | ||
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Versione attuale delle 13:51, 22 giu 2024
L'azienda, nota come "T. B. Ford" dal nome del suo fondatore Thomas Burch Ford, era un noto produttore di carta e carta assorbente attivo almeno dal 1861,[1] ma nel mondo delle stilografiche è nota per aver commercializzato, a partire dal 1931, un unico modello (un po' come avvenuto in Italia per la Zerollo e la Itala, anche se in questo caso c'era una ditta preesistente) una penna ideata da George Steward Vivien, che aveva lavorato per la Valentine prodotta, (forse dalla Valentine stessa, o dalla Wyvern, ma non c'è sicurezza e viene ipotizzata anche la Onoto) sulla base di una serie di brevetti (nº GB-337794, nº GB-337835, nº GB-359230, nº GB-375457, nº GB-375458).
La Ford Patent Pen è caratterizzata dal particolarissimo sistema di caricamento di cui è dotata, che la rende, anche per le dimensioni molto generose, una delle penne a caricamento automatico più capienti mai realizzate. Data la particolarità della penna ed il complesso sistema di caricamento, questo modello è molto ricercato in ambito collezionistico.
Riferimenti: [1], [2], [3], [4], [5]
Materiale disponibile:
Note
- ↑ la data di fondazione dell'azienda è incerta, si è usato quella riportata su Grace Guide per la prima attività nota del fondatore, come per la data di dismissione si è usato sempre l'indicazione sullo stesso sito di esser diventata parte della Birfield Industries.