Differenze tra le versioni di "Stiloforo"
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Uno ''stiloforo'' è, come più propriamente illustrato dal nome inglese di ''"desk pen"'', una penna da scrivania. In genere si indica con questo nome l'insieme della base, su cui si innesta il cappuccio o calice che in genere può essere orientato in varie direzioni, e della penna stessa, anche se l'etimologia del nome italiano indicherebbe più propriamente soltanto la base che ''porta'' la stilografica. Quasi sempre comunque viene usato lo stesso termine anche per indicare la sola penna, quando trattasi di una versione, appunto, da ''stiloforo''. | Uno ''stiloforo'' è, come più propriamente illustrato dal nome inglese di ''"desk pen"'', una penna da scrivania. In genere si indica con questo nome l'insieme della base, su cui si innesta il cappuccio o calice che in genere può essere orientato in varie direzioni, e della penna stessa, anche se l'etimologia del nome italiano indicherebbe più propriamente soltanto la base che ''porta'' la stilografica. Quasi sempre comunque viene usato lo stesso termine anche per indicare la sola penna, quando trattasi di una versione, appunto, da ''stiloforo''. | ||
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+ | Gli stilofori iniziarono a comparire sul mercato relativamente tardi rispetto alle stilografiche, solo nel [[1925]], quando la [[Wahl-Eversharp]] lanciò una campagna natalizia in cui compariva un ''"Fountain Pen Desk Set"'' (si veda ad esempio [[:File:1925-12-Wahl-AllMetal-Right.jpg|questa pubblicità]]), che probabilmente è il primo stiloforo introdotto sul mercato, lanciato come ''"something entirely new"''.<ref>per una ricostruzione dettagliata si rimanda a [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=31664 questo] approfondito articolo di Giorgio Fascicolo sul forum dedicato a questo modello, in cui ne viene illustrata la storia e la prima comparsa su riviste di settore del primo modello di stiloforo fin dall'ottobre [[1925]].</ref> Nello stesso anno anche la [[Sheaffer]], praticamente in contemporanea, promosse una sua penna da scrivania, che però era molto meno sofisticata, essendo caratterizzata da un calice a posizione fissa. | ||
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− | Con l'eccezione della [[Duofold]], per cui venne prodotto anche uno speciale fondello che convertiva la penna per l'uso da scrivania, in genere la stilografica di uno stiloforo non è dotata di cappuccio, in quanto la penna deve essere risposta nel suo alloggiamento una volta usata e non trasportata. | + | In breve tempo gli stilofori ebbero un grandissimo successo, e vennero messe in produzione penne da scrivania da parte di tutte le principali marche di stilografiche, tanto che nel [[1929]] tre delle più importanti aziende del settore, [[Parker]], [[Sheaffer]] ed [[Eversharp]], crearono la [[Pen Desk Set Company]] per mettere in comune i brevetti e le competenze relative alla loro produzione. |
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+ | Con l'eccezione della [[Duofold]], per cui venne prodotto anche uno speciale fondello che convertiva la penna per l'uso da scrivania, in genere la stilografica di uno stiloforo non è dotata di cappuccio, in quanto la penna deve essere risposta nel suo alloggiamento una volta usata, e non trasportata. Per lo stesso motivo in genere non è neanche presente una filettatura, visto che il principale vantaggio dello stiloforo è la possibilità di usare la penna in maniera immediata. | ||
+ | Tradizionalmente la parte posteriore della penna di uno stiloforo viene dotata di una estremità allungata, che ricorda la forma delle cannucce per i pennini da intinzione, presumibilmente riprendendo le forme note per i vecchi calamai da scrivania, ma anche per il motivo pratico di avere una migliore raggiungibilità della stessa nell'estrazione e nel reinserimento sulla base. | ||
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Uno stiloforo è, come più propriamente illustrato dal nome inglese di "desk pen", una penna da scrivania. In genere si indica con questo nome l'insieme della base, su cui si innesta il cappuccio o calice che in genere può essere orientato in varie direzioni, e della penna stessa, anche se l'etimologia del nome italiano indicherebbe più propriamente soltanto la base che porta la stilografica. Quasi sempre comunque viene usato lo stesso termine anche per indicare la sola penna, quando trattasi di una versione, appunto, da stiloforo.
Gli stilofori iniziarono a comparire sul mercato relativamente tardi rispetto alle stilografiche, solo nel 1925, quando la Wahl-Eversharp lanciò una campagna natalizia in cui compariva un "Fountain Pen Desk Set" (si veda ad esempio questa pubblicità), che probabilmente è il primo stiloforo introdotto sul mercato, lanciato come "something entirely new".[1] Nello stesso anno anche la Sheaffer, praticamente in contemporanea, promosse una sua penna da scrivania, che però era molto meno sofisticata, essendo caratterizzata da un calice a posizione fissa.
In breve tempo gli stilofori ebbero un grandissimo successo, e vennero messe in produzione penne da scrivania da parte di tutte le principali marche di stilografiche, tanto che nel 1929 tre delle più importanti aziende del settore, Parker, Sheaffer ed Eversharp, crearono la Pen Desk Set Company per mettere in comune i brevetti e le competenze relative alla loro produzione.
Con l'eccezione della Duofold, per cui venne prodotto anche uno speciale fondello che convertiva la penna per l'uso da scrivania, in genere la stilografica di uno stiloforo non è dotata di cappuccio, in quanto la penna deve essere risposta nel suo alloggiamento una volta usata, e non trasportata. Per lo stesso motivo in genere non è neanche presente una filettatura, visto che il principale vantaggio dello stiloforo è la possibilità di usare la penna in maniera immediata.
Tradizionalmente la parte posteriore della penna di uno stiloforo viene dotata di una estremità allungata, che ricorda la forma delle cannucce per i pennini da intinzione, presumibilmente riprendendo le forme note per i vecchi calamai da scrivania, ma anche per il motivo pratico di avere una migliore raggiungibilità della stessa nell'estrazione e nel reinserimento sulla base.