Differenze tra le versioni di "Pistone Aurora 88"

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Può capitare che durante le operazioni di smontaggio del pistone, o durante la sua manipolazione possa rompersi la parte filettata come si può vedere nella figura 1.
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Può capitare che durante le operazioni di smontaggio del pistone, o durante la sua manipolazione possa rompersi la parte filettata (M5, come quella dei dadi esagonali di 10 mm) come si può vedere nella figura 1. Se avete un pistone in queste condizioni, è molto probabile che vi si sia rotto nel tentativo di estrarlo dalla parte anteriore. La madrevite posteriore spinge il pistone solo fino al bordo della filettatura che alloggia il puntale. Questa filettatura ostacola l'uscita del pistone, e quindi è forte la tentazione di afferrare il pistone con una pinzetta e tirare. Talvolta va bene e ci si risparmia il lavoro di smontaggio completo, ma talvolta va male e ci si ritrova con un pistone come quello della figura 1. Quindi la miglior cosa da fare <u>'''invece'''</u> è di estrarre il pistone '''spingendolo''' dalla parte posteriore, come descritto nella pagina [[Smontare Aurora 88]].
  
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Possiamo chiaramente vedere tutto il gruppo pistone, con la madrevite, la ghiera, le guarnizioni ed il pistone privo della parte filettata.
 
Possiamo chiaramente vedere tutto il gruppo pistone, con la madrevite, la ghiera, le guarnizioni ed il pistone privo della parte filettata.
A questo punto, partendo dal presupposto che ricambi originali non ci sono, che non tutti hanno un piccolo tornio in casa e che non si ha a disposizione un'altra [[Aurora 88]] malconcia da cui riciclare il pezzo, non resta che cercare di utilizzare quello che si ha.
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A questo punto, partendo dal presupposto che i ricambi originali non ci sono, che non tutti hanno un piccolo tornio in casa e che non si ha a disposizione un'altra [[Aurora 88]] malconcia da cui riciclare il pezzo, non resta che cercare di utilizzare quello che si ha.
  
Il consiglio è: '''prima''' ''di fare qualunque cosa sedetevi davanti ai pezzi ed osservateli; pensate a come agire e soprattutto pensate a cosa potrebbe succedere se la soluzione pensata non dovesse funzionare. Prendetevi tutto il tempo che vi occorre, anzi, qualcosa in più. Questo perché le soluzioni possono essere molteplici in funzione di cosa si è rotto, ed ogni soluzione ha dei prò e dei contro. Non esiste una soluzione perfetta in assoluto letta o sentita in giro perché solo voi, con i pezzi davanti, avete la visione completa del problema ed i parametri per valutarlo.''
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Il consiglio è: '''prima''' ''di fare qualunque cosa sedetevi davanti ai pezzi ed osservateli; pensate a come agire e soprattutto pensate a cosa potrebbe succedere se la soluzione pensata non dovesse funzionare. Prendetevi tutto il tempo che vi occorre, anzi, qualcosa in più. Questo perché le soluzioni possono essere molteplici in funzione di cosa si è rotto, ed ogni soluzione ha dei pro e dei contro. Non esiste una soluzione perfetta in assoluto letta o sentita in giro perché solo voi, con i pezzi davanti, avete la visione completa del problema ed i parametri per valutarlo.''
  
Una possibile riparazione è quella illustrata in questa pagina. Occorrono: una vite autofilettante da 1,9x4,5mm (diametro della filettatura 1,9mm - lunghezza 4,5mm); una rondella isolante per le viti poste sui dissipatori dei transistor, una siringa da 2,5ml. dalla quale ricavare una nuova guarnizione.
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Una possibile riparazione è quella illustrata in questa pagina. Occorrono i seguenti pezzi, illustrati anche in figura 2:
Nota: la rondella non deve necessariamente avere il colletto, possono essere usate in alternativa: 2 rondelle oppure una rondella unica purché lo spessore totale sia da 2,3 a 2,5mm. (diametro esterno da 6 a 6,5mm); inoltre, se riuscite a trovare la vite autofilettante da 1,9mm con la testa svasata, avrete il vantaggio di ridurre l'ingombro totale.
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* una vite autofilettante da 1,9 x 4,5 mm (diametro della filettatura 1,9 mm - lunghezza 4,5 mm) in acciaio inox od ottone, o meglio ancora, in nylon. In quest'ultimo caso è necessario anche un maschio di idoneo passo e diametro per filettare il pistone;
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* una rondella isolante per le viti poste sui dissipatori dei transistor;
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* una siringa da 2,5 ml dalla quale ricavare una nuova guarnizione.  
  
[[File:Aurora-88K-Black-pezzi riparazione filettatura pistone.jpeg|400px|thumb|center|fig.2 - pezzi necessari]]
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''N.B. Da prove effettuate, la vite dovrà essere di acciaio inox od ottone, in quanto se realizzata in normale acciaio trattato, a contatto con l'inchiostro e/o l'acqua utilizzata per la pulizia del serbatoio, potrebbe arrugginire!!''
  
Iniziamo preparando la nuova guarnizione che ricaveremo da una siringa da 2,5 ml. come descritto sulla pagina [[Guarnizioni Aurora 88]].
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Nota: la rondella non deve necessariamente avere il colletto, possono essere usate in alternativa: 2 rondelle oppure una rondella unica purché lo spessore totale sia da 2,3 a 2,5 mm. (diametro esterno da 6 a 6,5 mm); inoltre, se riuscite a trovare la vite autofilettante da 1,9 mm con la testa svasata, avrete il vantaggio di ridurre l'ingombro totale.
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Iniziamo preparando la nuova guarnizione che ricaveremo da una siringa da 2,5 ml come descritto sulla pagina [[Guarnizioni Aurora 88]].
  
 
In secondo luogo spianiamo la zona deteriorata della filettatura al fine di poter forare il pistone in centro come in figura 3.
 
In secondo luogo spianiamo la zona deteriorata della filettatura al fine di poter forare il pistone in centro come in figura 3.
  
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Il foro dovrà essere di circa 1,6-1,65 mm e profondo circa 3 mm, fatto nel centro del pistone.
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Il modo rapido per determinare il diametro di foratura appropriato per una vite autofilettante inserita in materie plastiche è quello di moltiplicare il diametro nominale della vite per 0,85 (es. 1,9x0,85 = 1,615 mm)
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A questo punto provate ad alloggiare la guarnizione per verificare che entri liberamente sul pistone, se questo avviene, potete passare un poco di collante per materie plastiche "difficili" (nel nostro caso nylon e gomma) sul colletto e sulla battuta del pistone ed alloggiare la guarnizione.
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Prendete la rondella (diametro esterno 6,4 mm - diametro foro 2,9 mm spessore, totale circa 2,3 mm), dategli un poco di colla sulla parte piatta e mettetela contro la guarnizione. Ed infine, prendete la vite, sporcatene il filetto con un poco di colla e piano piano avvitatela avendo cura di restare assiali al pistone. Il risultato sarà come nella figura 4.
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Se usate, come nel mio caso, una rondella con il collare, quest'ultimo dovrà essere verso il lato esterno!
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[[File:Aurora-88K-Black-gruppo pistone riparati.jpeg|400px|thumb|center|fig. 4 - gruppo pistone riparato]]
  
Il foro dovrà essere di circa 1,6-1,65mm e profondo circa 3mm, fatto nel centro del pistone.
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Lasciate alla colla il tempo di agire (almeno un paio d'ore) e poi, come da indicazioni della pagina [[Smontare Aurora 88]] procedete a rimontare la penna. Se il lavoro è stato fatto bene, il vostro pistone funzionerà nuovamente.
Il modo rapido per determinare il diametro di foratura appropriato per una vite autofilettante inserita in materie plastiche è quello di moltiplicare il diametro nominale della vite per 0,85 (es. 1,9x0,85=1,615mm)
 
  
A questo punto provate ad alloggiare la guarnizione per verificare che entri liberamente sul pistone, se questo avviene, potete passare un poco di collante per materie plastiche "difficili" (nel ns. caso nylon e gomma) sul colletto e sulla battuta del pistone ed alloggiare la guarnizione.
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== Riparazione alternativa per chi dispone di un po' di attrezzi ==
Prendete la rondella (diametro esterno 6,4mm - diametro foro 2,9mm spessore, totale circa 2,3mm), dategli un poco di colla sulla parte piatta e mettetela contro la guarnizione. Ed infine, prendete la vite, sporcatene il filetto con un poco di colla e piano piano avvitatela avendo cura di restare assiali al pistone. Il risultato sarà come nella figura 4.  
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In [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=9890#p122105 questo intervento sul forum] la ricostruzione completa del moncone e alcuni accorgimenti e suggerimenti per effettuare il lavoro.
Se usate,come nel mio caso, una rondella con il collare, quest'ultimo dovrà essere verso il lato esterno!
 
  
[[File:Aurora-88K-Black-gruppo pistone riparati.jpeg|400px | thumb|center|fig.4 - gruppo pistone riparato]]
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Anche [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?p=276562#p276562 qui] altra alternativa
  
Lasciate alla colla il tempo di agire (almeno un paio d'ore) e poi, come da indicazioni della pagina [[Smontare Aurora 88]] procedete a rimontare la penna. Se il lavoro è stato fatto bene, il vostro pistone funzionerà nuovamente
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== Varianti del pistone ==
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La coppia pistone e l'alberino con la filettatura, presenta alcune varianti a seconda dei modelli, la galleria seguente illustra alcune di quelle finora rilevate. Per maggiori dettagli riguardo alle differenze delle varianti cliccate sulle foto.
  
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File:Aurora-88-Pistoni-1.jpg|Due varianti del pistone.
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File:Aurora-88-Pistoni-2.jpg|Due varianti del pistone.
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File:Aurora-88-Pistoni-3.jpg|Variante del pistone
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File:Aurora-88-Pistoni-4.jpg|Due varianti del pistone
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</gallery></center>
 
[[Categoria:Riparazioni]]
 
[[Categoria:Riparazioni]]

Versione attuale delle 11:44, 4 gen 2021

Può capitare che durante le operazioni di smontaggio del pistone, o durante la sua manipolazione possa rompersi la parte filettata (M5, come quella dei dadi esagonali di 10 mm) come si può vedere nella figura 1. Se avete un pistone in queste condizioni, è molto probabile che vi si sia rotto nel tentativo di estrarlo dalla parte anteriore. La madrevite posteriore spinge il pistone solo fino al bordo della filettatura che alloggia il puntale. Questa filettatura ostacola l'uscita del pistone, e quindi è forte la tentazione di afferrare il pistone con una pinzetta e tirare. Talvolta va bene e ci si risparmia il lavoro di smontaggio completo, ma talvolta va male e ci si ritrova con un pistone come quello della figura 1. Quindi la miglior cosa da fare invece è di estrarre il pistone spingendolo dalla parte posteriore, come descritto nella pagina Smontare Aurora 88.

fig. 1 - gruppo pistone

Possiamo chiaramente vedere tutto il gruppo pistone, con la madrevite, la ghiera, le guarnizioni ed il pistone privo della parte filettata. A questo punto, partendo dal presupposto che i ricambi originali non ci sono, che non tutti hanno un piccolo tornio in casa e che non si ha a disposizione un'altra Aurora 88 malconcia da cui riciclare il pezzo, non resta che cercare di utilizzare quello che si ha.

Il consiglio è: prima di fare qualunque cosa sedetevi davanti ai pezzi ed osservateli; pensate a come agire e soprattutto pensate a cosa potrebbe succedere se la soluzione pensata non dovesse funzionare. Prendetevi tutto il tempo che vi occorre, anzi, qualcosa in più. Questo perché le soluzioni possono essere molteplici in funzione di cosa si è rotto, ed ogni soluzione ha dei pro e dei contro. Non esiste una soluzione perfetta in assoluto letta o sentita in giro perché solo voi, con i pezzi davanti, avete la visione completa del problema ed i parametri per valutarlo.

Una possibile riparazione è quella illustrata in questa pagina. Occorrono i seguenti pezzi, illustrati anche in figura 2:

  • una vite autofilettante da 1,9 x 4,5 mm (diametro della filettatura 1,9 mm - lunghezza 4,5 mm) in acciaio inox od ottone, o meglio ancora, in nylon. In quest'ultimo caso è necessario anche un maschio di idoneo passo e diametro per filettare il pistone;
  • una rondella isolante per le viti poste sui dissipatori dei transistor;
  • una siringa da 2,5 ml dalla quale ricavare una nuova guarnizione.

N.B. Da prove effettuate, la vite dovrà essere di acciaio inox od ottone, in quanto se realizzata in normale acciaio trattato, a contatto con l'inchiostro e/o l'acqua utilizzata per la pulizia del serbatoio, potrebbe arrugginire!!

Nota: la rondella non deve necessariamente avere il colletto, possono essere usate in alternativa: 2 rondelle oppure una rondella unica purché lo spessore totale sia da 2,3 a 2,5 mm. (diametro esterno da 6 a 6,5 mm); inoltre, se riuscite a trovare la vite autofilettante da 1,9 mm con la testa svasata, avrete il vantaggio di ridurre l'ingombro totale.

fig. 2 - pezzi necessari

Iniziamo preparando la nuova guarnizione che ricaveremo da una siringa da 2,5 ml come descritto sulla pagina Guarnizioni Aurora 88.

In secondo luogo spianiamo la zona deteriorata della filettatura al fine di poter forare il pistone in centro come in figura 3.

fig. 3 - foratura pistone

Il foro dovrà essere di circa 1,6-1,65 mm e profondo circa 3 mm, fatto nel centro del pistone. Il modo rapido per determinare il diametro di foratura appropriato per una vite autofilettante inserita in materie plastiche è quello di moltiplicare il diametro nominale della vite per 0,85 (es. 1,9x0,85 = 1,615 mm)

A questo punto provate ad alloggiare la guarnizione per verificare che entri liberamente sul pistone, se questo avviene, potete passare un poco di collante per materie plastiche "difficili" (nel nostro caso nylon e gomma) sul colletto e sulla battuta del pistone ed alloggiare la guarnizione. Prendete la rondella (diametro esterno 6,4 mm - diametro foro 2,9 mm spessore, totale circa 2,3 mm), dategli un poco di colla sulla parte piatta e mettetela contro la guarnizione. Ed infine, prendete la vite, sporcatene il filetto con un poco di colla e piano piano avvitatela avendo cura di restare assiali al pistone. Il risultato sarà come nella figura 4. Se usate, come nel mio caso, una rondella con il collare, quest'ultimo dovrà essere verso il lato esterno!

fig. 4 - gruppo pistone riparato

Lasciate alla colla il tempo di agire (almeno un paio d'ore) e poi, come da indicazioni della pagina Smontare Aurora 88 procedete a rimontare la penna. Se il lavoro è stato fatto bene, il vostro pistone funzionerà nuovamente.

Riparazione alternativa per chi dispone di un po' di attrezzi

In questo intervento sul forum la ricostruzione completa del moncone e alcuni accorgimenti e suggerimenti per effettuare il lavoro.

Anche qui altra alternativa

Varianti del pistone

La coppia pistone e l'alberino con la filettatura, presenta alcune varianti a seconda dei modelli, la galleria seguente illustra alcune di quelle finora rilevate. Per maggiori dettagli riguardo alle differenze delle varianti cliccate sulle foto.