Differenze tra le versioni di "Safety"

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Vengono chiamate in questo modo, o anche ''rientranti'', le penne dotate del cosiddetto [[safety filler|sistema di riempimento di sicurezza]] o ''safety filler'', per la caratteristica dello stesso di far rientrare il gruppo pennino all'interno della penna e chiudere la stessa in maniera ermetica garantendo appunto la sicurezza rispetto ad eventuali perdite di inchiostro della stessa. Benché il nome ''rientrante'' sia utilizzato solo per questa tipologia di penne, quello ''safety'', che nell'ambito collezionistico del mondo anglossassone è sostanzialmente un sinonimo, storicamente è stato utilizzato anche con per penne che nulla hanno a che fare con le rientranti, ma che fornivano una qualche forma di maggiore ''sicurezza'' rispetto alle altre.
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Vengono usualmente chiamate ''"safety"'' (usando la terminologia anglosassone), le penne dotate di un sistema di caricamento che consente di far rientrare il gruppo pennino all'interno della penna e chiudere la stessa in maniera ermetica, garantendo appunto la sicurezza rispetto ad eventuali perdite di inchiostro della stessa. Per questa caratteristica in Italia si fa solitamente riferimento a penne di questo tipo con il nome di ''"rientranti"''.
  
Trattandosi di penne dotate di quello che è stato uno dei primi sistemi di riempimento meccanici, tra l'altro anche parecchio sofisticato in termini di realizzazione, le ''safety''/''rientranti'' sono in genere penne antiche che destano un notevole interesse collezionistico. In particolare poi la produzione europea (e quella italiana in particolare) si distingue anche per la realizzazione di elaborati [[rivestimenti]] decorativi.  
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Nel caso più comune le ''"rientranti"'' sono dotate di quello che nel nostro caso abbiamo chiamato ''sistema di riempimento di sicurezza'' o ''[[safety filler]]'', in cui il pennino viene ritratto con la rotazione del fondello attraverso una vite senza fine. Ma esistono anche sistemi di caricamento basati sullo stesso principio (far rientrare il pennino) dotati di meccanismi totalmente diversi che ottengono lo stesso risultato, come ad esempio il ''[[non-leakable filler]]'' della [[Moore]], in cui si esegue direttamente una traslazione longitudinale.  
  
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Benché il nome ''rientrante'' sia utilizzato solo per questa tipologia di penne, il nome ''"safety"'', che nell'ambito collezionistico del mondo anglosassone è sostanzialmente un sinonimo, è più ambiguo. Si tenga presente infatti che storicamente il termine è stato utilizzato dalle aziende anche per penne che nulla hanno a che fare con le rientranti come le si sono caratterizzate qui, usandolo invece per indicare la presenza di una qualche caratteristica (ad esempio nelle [[Swan]] il cappuccio con chiusura a vite) che fornisse una forma di maggiore ''sicurezza'' nei confronti di perdite di inchiostro.
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Trattandosi di penne dotate di quello che è stato uno dei primi sistemi di caricamento realizzato tramite un apparato meccanico, tra l'altro anche parecchio sofisticato in termini di realizzazione, le ''"safety"''/''"rientranti"'' sono in genere penne antiche che destano un notevole interesse collezionistico. In particolare poi la produzione europea (e quella italiana eccelle al riguardo) si distingue anche per la presenza di versioni dotate di elaborati [[rivestimenti]] decorativi.
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== Riferimenti esterni ==
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* [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=10455#p128141] articolo una foto dei meccanismi interni
 
[[Categoria:Vocabolario]]
 
[[Categoria:Vocabolario]]

Versione attuale delle 01:05, 4 mar 2023

Una rientrante Montblanc

Vengono usualmente chiamate "safety" (usando la terminologia anglosassone), le penne dotate di un sistema di caricamento che consente di far rientrare il gruppo pennino all'interno della penna e chiudere la stessa in maniera ermetica, garantendo appunto la sicurezza rispetto ad eventuali perdite di inchiostro della stessa. Per questa caratteristica in Italia si fa solitamente riferimento a penne di questo tipo con il nome di "rientranti".

Nel caso più comune le "rientranti" sono dotate di quello che nel nostro caso abbiamo chiamato sistema di riempimento di sicurezza o safety filler, in cui il pennino viene ritratto con la rotazione del fondello attraverso una vite senza fine. Ma esistono anche sistemi di caricamento basati sullo stesso principio (far rientrare il pennino) dotati di meccanismi totalmente diversi che ottengono lo stesso risultato, come ad esempio il non-leakable filler della Moore, in cui si esegue direttamente una traslazione longitudinale.

Benché il nome rientrante sia utilizzato solo per questa tipologia di penne, il nome "safety", che nell'ambito collezionistico del mondo anglosassone è sostanzialmente un sinonimo, è più ambiguo. Si tenga presente infatti che storicamente il termine è stato utilizzato dalle aziende anche per penne che nulla hanno a che fare con le rientranti come le si sono caratterizzate qui, usandolo invece per indicare la presenza di una qualche caratteristica (ad esempio nelle Swan il cappuccio con chiusura a vite) che fornisse una forma di maggiore sicurezza nei confronti di perdite di inchiostro.

Trattandosi di penne dotate di quello che è stato uno dei primi sistemi di caricamento realizzato tramite un apparato meccanico, tra l'altro anche parecchio sofisticato in termini di realizzazione, le "safety"/"rientranti" sono in genere penne antiche che destano un notevole interesse collezionistico. In particolare poi la produzione europea (e quella italiana eccelle al riguardo) si distingue anche per la presenza di versioni dotate di elaborati rivestimenti decorativi.

Riferimenti esterni

  • [1] articolo una foto dei meccanismi interni