Differenze tra le versioni di "Gold Starry/it"
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− | Le origini della | + | Le origini della ''Gold Starry]'' si fanno risalire al [[1909]] quando ''Maurice Jandelle'' iniziò la commercializzazione in Francia con il marchio ''Gold Star'' di penne della [[Conway Stewart]]. Questo marchio però era già stato depositato per cui nel [[1912]] venne trasformato in ''Gold Starry'', con una scelta che rimarcava le origini inglesi delle penne, che vennero commercializzate fino al [[1919]]. Le prime penne commercializzate dalla ''Gold Starry'' erano delle [[rientranti]] in ebanite nera o marmorizzata. I primi modelli, introdotti all'incirca nel [[1913]], erano stilografiche a [[caricamento a contagocce|contagocce]] o [[safety]], identificate da due cifre (modelli [[Goldstarry 36 e 39|36]] e [[Goldstarry 36 e 39|39]]), che indicavano il prezzo in franchi. |
− | All'inizio degli anni '20 ''Paul Jeanvrin'' e ''André Petit'' iniziarono una produzione di stilografiche in un padiglione alla periferia di Parigi. Nel [[1921]] i due si associarono a ''Maurice Jandelle'' e la | + | All'inizio degli anni '20 ''Paul Jeanvrin'' e ''André Petit'' iniziarono una produzione di stilografiche in un padiglione alla periferia di Parigi. Nel [[1921]] i due si associarono a ''Maurice Jandelle'' e la ''Gold Starry'' venne fondata come azienda a capitale totalmente francese, iniziando la produzione in proprio di proprie stilografiche e cessando l'importazione della produzione inglese. Con la fabbricazione in Francia l'azienda adottò lo slogan ''"le stylo qui marche"'', ad indicare sia il dinamismo che l'affidabilità delle proprie penne. |
− | Le prime penne erano con pennini in oro e corpo in ebanite nera o marmorizzata, e con [[caricamento a contagocce]] e senza fermaglio. Nel [[1925]] vennero introdotti i modelli [[Goldstarry 25x|256]] e [[Goldstarry 25x|257]] con caricamento [[safety]], caratterizzati dal marchio di fabbrica costituito da una stella, dall'incisione ''Manifacture Francaise'' sul corpo e da delle verette punteggiate sulla cima del cappuccio. Le penne erano sempre senza clip, che venne introdotta sul successivo modello [[Goldstarry 25x|254]]. Nel [[1927]] venne introdotto un modello con [[caricamento a levetta]]. | + | Le prime penne erano con pennini in oro e corpo in ebanite nera o marmorizzata, e con [[caricamento a contagocce]] e senza fermaglio. Nel [[1925]] vennero introdotti i modelli [[Goldstarry 25x|256]] e [[Goldstarry 25x|257]] con caricamento [[safety]], caratterizzati dal marchio di fabbrica costituito da una stella, dall'incisione ''Manifacture Francaise'' sul corpo e da delle verette punteggiate sulla cima del cappuccio. Le penne erano sempre senza clip, che venne introdotta sul successivo modello [[Goldstarry 25x|254]]. Di questo periodo (illustrato in [[:File:1925-12-Science-et-Vie-p586.jpg|un articolo]] del dicembre 1925) è anche la produzione di una particolarissima [[rientrante]] con caricamento a depressione che testimonia ancora dei legami con il mondo inglese (il brevetto usato, {{Cite patent|FR|574169}}, è inglese, creato da una persona che aveva lavorato per la [[Lang]]). Nel [[1927]] venne introdotto un modello con [[caricamento a levetta]]. |
− | La | + | La ''Gold Starry'' fu una delle primi ditte francesi ad utilizzare la [[celluloide]] ottenendo penne colorate di ottima qualità con colori vivaci, dotate di finiture placcate e pennini in oro, in grado di competere con le penne americane di importazione. Nel [[1929]] circa i modelli precedenti vennero dismessi e venne lanciata una nuova gamma in [[celluloide]] nei colori nero, rosso e nero marmorizzato, blu lapislazzulo, rosso cardinale, verde giada e diaspro. Vennero inoltre realizzate penne in oro massiccio. |
− | Nel [[1931]], con la ricerca di un sistema di riempimento che consentisse una maggiore capacità di inchiostro, venne prodotto un particolare modello, la [[Rapex]], con | + | Nel [[1929]],<ref>nei riferimenti riportato il 1931, ma il ritrovamento di [[:File:1929-11-GoldStarry-Rapex.jpg|questa pubblicità]] consente di retrodatare l'introduzione almeno al 1929, anno in cui è stato richiesto in Germania il relativo brevetto ({{Cite patent|FR|691384}}), anche se questo è stato assegnato in Francia solo nel 1930.</ref> con la ricerca di un sistema di riempimento che consentisse una maggiore capacità di inchiostro, venne prodotto un particolare modello, la [[Rapex]], con un originale sistema (vedi brevetto {{Cite patent|FR|691384}}) pilotato dalla rotazione del fondello. La penna ebbe poco successo per la delicatezza del sistema, ed è pertanto piuttosto rara. Nel [[1933]] a ''Maurice Jandelle'' subentrò ''M. Perouse'', un dirigente della ditta ''Viala Lilliput'' che produceva penne di lusso in oro e argento smaltato, che vennero realizzate anche dalla ''Gold Starry''. Inoltre con l'affermarsi dello stile ''[[streamlined]]'' introdotto dalla [[Balance]] negli anni '30 anche la produzione della ''Gold Starry'' passò dalle forme squadrate degli anni '20 a linee affusolate. Restava distintivo del marchio la clip, di forma scalettata e terminante a freccia. |
− | Durante la guerra l'azienda subì le ovvie difficoltà affrontate anche da tutte le concorrenti, con forse l'aggravante di dover sostenere un marchio anglofono. Nel dopoguerra la produzione venne aumentata, a scapito purtroppo della qualità, che rimase comunque accettabile, ma non all'altezza del periodo migliore dell'azienda. Come gli altri produttori la | + | Durante la guerra l'azienda subì le ovvie difficoltà affrontate anche da tutte le concorrenti, con forse l'aggravante di dover sostenere un marchio anglofono. Nel dopoguerra la produzione venne aumentata, a scapito purtroppo della qualità, che rimase comunque accettabile, ma non all'altezza del periodo migliore dell'azienda. Come gli altri produttori la ''Gold Starry'' subì pesantemente la crisi dovuta all'introduzione della penna a sfera, a cui cercò di reagire con la costruzione di stilografiche con [[caricamento a cartuccia]] e partecipando nel [[1959]] al consorzio per la produzione della [[Visor Pen]]. |
− | La | + | La ''Gold Starry'' riuscì ad andare avanti e a superare il periodo di crisi con la differenziazione della produzione, lanciandosi sul mercato degli accessori da ufficio di lusso (con calendari, regoli, tagliacarte) prodotti in metallo placcato oro. Inoltre una linea di penne a sfera di lusso, sempre in metallo placcato, riscosse un notevole successo. L'azienda però subì pesantemente gli effetti dovuti al blocco imposto sul prezzo dell'oro, che quando cessò rese troppo cari i suoi prodotti, mandandola fuori mercato. Nonostante tutti gli sforzi nel [[1980]] la ''Gold Starry'' chiuse definitivamente i battenti. |
− | + | ==Riferimenti esterni== | |
− | * https://web.archive.org/web/20091001201351/http://www.stylos-francais.fr/goldstarry.php | + | * [https://web.archive.org/web/20091001201351/http://www.stylos-francais.fr/goldstarry.php] Pagina sull'azienda in un sito dismesso |
− | * https://web.archive.org/web/20140103135250/http://goldstarry.penandco.com/accueil_us.html | + | * [https://web.archive.org/web/20140103135250/http://goldstarry.penandco.com/accueil_us.html] Pagina sull'azienda in un sito dismesso |
+ | * [http://www.tourismesaintleu.fr/patrimoine-industriel.htm] Informazioni sul sito sulla storia di Saint-Leu-la-Forêt | ||
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− | + | ==Note== | |
<references/> | <references/> | ||
− | + | {{BrandData|Founder=Maurice Jandelle|Place=Parigi|OrigDate=1909|Date=1912|Country=FR|Closing=1980}} | |
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Gold Starry |
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Le origini della Gold Starry] si fanno risalire al 1909 quando Maurice Jandelle iniziò la commercializzazione in Francia con il marchio Gold Star di penne della Conway Stewart. Questo marchio però era già stato depositato per cui nel 1912 venne trasformato in Gold Starry, con una scelta che rimarcava le origini inglesi delle penne, che vennero commercializzate fino al 1919. Le prime penne commercializzate dalla Gold Starry erano delle rientranti in ebanite nera o marmorizzata. I primi modelli, introdotti all'incirca nel 1913, erano stilografiche a contagocce o safety, identificate da due cifre (modelli 36 e 39), che indicavano il prezzo in franchi.
All'inizio degli anni '20 Paul Jeanvrin e André Petit iniziarono una produzione di stilografiche in un padiglione alla periferia di Parigi. Nel 1921 i due si associarono a Maurice Jandelle e la Gold Starry venne fondata come azienda a capitale totalmente francese, iniziando la produzione in proprio di proprie stilografiche e cessando l'importazione della produzione inglese. Con la fabbricazione in Francia l'azienda adottò lo slogan "le stylo qui marche", ad indicare sia il dinamismo che l'affidabilità delle proprie penne.
Le prime penne erano con pennini in oro e corpo in ebanite nera o marmorizzata, e con caricamento a contagocce e senza fermaglio. Nel 1925 vennero introdotti i modelli 256 e 257 con caricamento safety, caratterizzati dal marchio di fabbrica costituito da una stella, dall'incisione Manifacture Francaise sul corpo e da delle verette punteggiate sulla cima del cappuccio. Le penne erano sempre senza clip, che venne introdotta sul successivo modello 254. Di questo periodo (illustrato in un articolo del dicembre 1925) è anche la produzione di una particolarissima rientrante con caricamento a depressione che testimonia ancora dei legami con il mondo inglese (il brevetto usato, nº FR-574169, è inglese, creato da una persona che aveva lavorato per la Lang). Nel 1927 venne introdotto un modello con caricamento a levetta.
La Gold Starry fu una delle primi ditte francesi ad utilizzare la celluloide ottenendo penne colorate di ottima qualità con colori vivaci, dotate di finiture placcate e pennini in oro, in grado di competere con le penne americane di importazione. Nel 1929 circa i modelli precedenti vennero dismessi e venne lanciata una nuova gamma in celluloide nei colori nero, rosso e nero marmorizzato, blu lapislazzulo, rosso cardinale, verde giada e diaspro. Vennero inoltre realizzate penne in oro massiccio.
Nel 1929,[1] con la ricerca di un sistema di riempimento che consentisse una maggiore capacità di inchiostro, venne prodotto un particolare modello, la Rapex, con un originale sistema (vedi brevetto nº FR-691384) pilotato dalla rotazione del fondello. La penna ebbe poco successo per la delicatezza del sistema, ed è pertanto piuttosto rara. Nel 1933 a Maurice Jandelle subentrò M. Perouse, un dirigente della ditta Viala Lilliput che produceva penne di lusso in oro e argento smaltato, che vennero realizzate anche dalla Gold Starry. Inoltre con l'affermarsi dello stile streamlined introdotto dalla Balance negli anni '30 anche la produzione della Gold Starry passò dalle forme squadrate degli anni '20 a linee affusolate. Restava distintivo del marchio la clip, di forma scalettata e terminante a freccia.
Durante la guerra l'azienda subì le ovvie difficoltà affrontate anche da tutte le concorrenti, con forse l'aggravante di dover sostenere un marchio anglofono. Nel dopoguerra la produzione venne aumentata, a scapito purtroppo della qualità, che rimase comunque accettabile, ma non all'altezza del periodo migliore dell'azienda. Come gli altri produttori la Gold Starry subì pesantemente la crisi dovuta all'introduzione della penna a sfera, a cui cercò di reagire con la costruzione di stilografiche con caricamento a cartuccia e partecipando nel 1959 al consorzio per la produzione della Visor Pen.
La Gold Starry riuscì ad andare avanti e a superare il periodo di crisi con la differenziazione della produzione, lanciandosi sul mercato degli accessori da ufficio di lusso (con calendari, regoli, tagliacarte) prodotti in metallo placcato oro. Inoltre una linea di penne a sfera di lusso, sempre in metallo placcato, riscosse un notevole successo. L'azienda però subì pesantemente gli effetti dovuti al blocco imposto sul prezzo dell'oro, che quando cessò rese troppo cari i suoi prodotti, mandandola fuori mercato. Nonostante tutti gli sforzi nel 1980 la Gold Starry chiuse definitivamente i battenti.
Riferimenti esterni
- [1] Pagina sull'azienda in un sito dismesso
- [2] Pagina sull'azienda in un sito dismesso
- [3] Informazioni sul sito sulla storia di Saint-Leu-la-Forêt
Note
- ↑ nei riferimenti riportato il 1931, ma il ritrovamento di questa pubblicità consente di retrodatare l'introduzione almeno al 1929, anno in cui è stato richiesto in Germania il relativo brevetto (nº FR-691384), anche se questo è stato assegnato in Francia solo nel 1930.