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''Tabo'' è il secondo dei due marchi usati dalla [[Stiassi e Tantini]] per la produzione di penne stilografiche, registrato nel 1940, data che si considera l'inizio della produzione di questa marca. Non sono note date esatte di inizio della produzione né le ragioni del cambiamento del marchio. | ''Tabo'' è il secondo dei due marchi usati dalla [[Stiassi e Tantini]] per la produzione di penne stilografiche, registrato nel 1940, data che si considera l'inizio della produzione di questa marca. Non sono note date esatte di inizio della produzione né le ragioni del cambiamento del marchio. | ||
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Tabo è il secondo dei due marchi usati dalla Stiassi e Tantini per la produzione di penne stilografiche, registrato nel 1940, data che si considera l'inizio della produzione di questa marca. Non sono note date esatte di inizio della produzione né le ragioni del cambiamento del marchio.
Le penne marchiate Tabo, come le precedenti The Scotland prodotte dalla stessa azienda, sono di ottima qualità e alcuni modelli sono realizzati con bellissime celluloidi semitrasparenti. La produzione sembra avere avuto un certo successo, e sono meno rare delle precedenti, ma continuano ad essere di elevato interesse collezionistico.
Tabo |
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Pagine marca |
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Altri documenti |
Storia
La produzione di delle stilografiche a marchio Tabo è piuttosto tardiva e viene fatta risalire alla fine degli anni '30. Le attività della Stiassi e Tantini risultano cessare nel 1939, ma è dell'anno precedente la fondazione, da parte dei due soci, della S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini), successivamente (nel 1940?) rinominata F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) che è la ditta da cui ha origine la produzione delle penne marchiate Tabo, sigla usata come abbreviazione della dicitura Tantini - Bologna. Negli anni successivi la ragione sociale venne nuovamente cambiata in Stiassi e Tantini S. A., dicitura che appare nelle prime pubblicità delle penne Tabo risalenti agli inizi degli anni '40 e nella registrazione del marchio Tabo (Reg. Gen. N. 62556) del settembre del 1940. La F.I.S.A. comunque viene riportata come azienda produttrice di stilografiche nell'annuario generale dell'industria del 1956.[1]
Le serie dei modelli Tabo della fine degli anni '30 erano prodotte in versioni diverse a seconda dei sistemi di caricamento, esistevano infatti modelli a pulsante di fondo, denominati Mentis, e modelli con caricamento a depressione simile a quello della Vacumatic denominati Trasparente oltre che modelli sfaccettati con il più ordinario caricamento a levetta, simili alla Omas Extra, identificati con la cifra 1931. Infine sono presenti anche modelli rientranti in ebanite o rivestiti, molto simili a quelli presenti nella produzione Montegrappa, denominati con un codice numerico a quattro cifre.
Oltre ai precedenti modelli marcati Tabo, che costituivano la produzione di maggior pregio e che non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità alle penne degli altri principali costruttori italiani, l'azienda realizzò anche stilografiche di seconda fascia, ad un prezzo minore, utilizzando una serie di sottomarche come StyBy, Stibi, EsseTibi, S.T.B..
Nel dopoguerra l'azienda dovette affrontare la crescita della concorrenza e l'impatto dell'introduzione delle resine plastiche nella produzione di stilografiche, la cui diffusione andava rapidamente aumentando anche in Europa. Le linee vennero riviste passando al caricamento a stantuffo, venne introdotta la linea Vertex a pennino coperto (sostituita poi dalla Tabo V) e le due linee S e CO ad indicare rispettivamente i modelli con pennino scoperto e con cappuccio metallico (CO è l'acronimo di Cappuccio Oro).
La fine della produzione della Tabo viene fatta coincidere con quella della azienda madre (la Stiassi e Tantini) che chiuse le attività nel 1948 anche se probabilmente le penne con questo marchio vennero prodotte ancora per qualche tempo, per cui non è determinabile una fine precisa della produzione. Data l'elevata qualità costruttiva, che non ha nulla da invidiare a quella delle altre marche italiane più famose, le penne Tabo sono considerate di elevato interesse collezionistico.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1934 | in Italia (R.D. 305 del 1934-02-05) tutti i pennini d'oro devono essere marcati a norma di legge con il numero di millesimi in una losanga |
1939 | l'azienda introduce le Tabo Rientrante (data indicativa, sta per la fine degli anni '30) |
1939 | l'azienda introduce le Tabo Trasparente (data indicativa, sta per la fine degli anni '30) |
1939 | l'azienda introduce le Tabo Mentis (data indicativa, sta per la fine degli anni '30) |
1939 | la Stiassi e Tantini diventa la S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini), inizia l'uso del marchio Tabo |
1940 | la S.I.S.A., detentore del archio Tabo, diventa la F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) (data approssimata[2]) |
1946 | l'azienda introduce le Tabo S |
1946 | l'azienda introduce le Vertex |
1946 | l'azienda introduce le Tabo V |
1946 | l'azienda introduce le Tabo CO |
Riferimenti esterni
- nessuno per ora
Note
- ↑ come risulta da questo estratto.
- ↑ si suppone l'anno seguente la fondazione della S.I.S.A.