Differenze tra le versioni di "Waterman No. 7 & No. 5"

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I modelli [[Waterman No. 7|No. 7]] e [[Waterman No. 5|No. 5]] vennero introdotti sul mercato dalla [[Waterman]] nel 1933.
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I modelli [[Waterman No. 7|No. 7]] e [[Waterman No. 5|No. 5]] trattati in questa pagina vennero introdotti sul mercato nel [[Production started::1933]],<ref>la fonte principale dei dati di questa pagina è il [http://www.richardspens.com/ref/profiles/no7.htm profilo] dedicato a questi modelli su sito di Richard Binder e [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=31049 questa] dettagliata ricostruzione storica di {{Author|Musicus}} nella presentazione del modello.</ref> ma questo questo nome era già stato adottato inizialmente dalla [[Produced by::Waterman]] parecchi anni prima per indicare la nuova serie di modelli che abbandonava il tradizionale sistema di numerazione del [[1917]] ma che i collezionisti identificano comunemente con il nome di [[Waterman Ripple|Ripple]] per via dell'uso esclusivo di [[Rippled|questo tipo]] di [[ebanite]]; questa prima serie, trattata a parte nella sua [[Ripple|pagina dedicata]], venne invece introdotta nel 1927 per la misura 7 e l'anno successivo per la misura 5.
  
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A differenza di quanto avvenne per le [[Waterman Ripple|Ripple]] entrambe le dimesioni vennero immesse sul mercato in contemporanea nello stesso anno (compaiono entrambe nel catalogo del [[1933]]) insieme al nuovo alimentatore [[Tip-Fill]], e sempre adottando per i pennini il nuovo codice di 7 colori. Inizialmente le penne vennero prodotte solo nel colore nero, ma nel [[1935]] venne introdotta, solo per la [[Waterman No. 7|No. 7]], una versione in celluloide colorata ''Emerald Ray'', in parallelo al lancio della [[Ink-Vue]]. La produzione cessò all'incirca nel [[Production ended::1939]].
  
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Le penne di questa serie utilizzano il sistema di [[caricamento a levetta]].
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La principale innovazione tecnica con cui vennero lanciati i nuovi modelli [[Waterman No. 7|No. 7]] e [[Waterman No. 5|No. 5]] è quella dell'alimentatore ''[[Tip-Fill]]'' (brevetto {{Cite_patent|US|1882644}}), che consentiva di caricare la penna immergendo la punta della stessa nell'inchiostro soltanto fino all'altezza del foro di alimentazione del pennino, in modo da rendere più semplice la pulizia dai residui di inchiostro. Le altre caratteristiche restano le stesse della produzione del periodo, con una clip montata ad incastro ed un cappuccio con chiusura a vite.  
  
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Al contrario delle antecedenti realizzate in ebanite ''[[rippled]]'', le penne di questa seconda serie erano realizzate in [[celluloide]]. Nelle versioni nere fino al [[1935]] il fondello era realizzato con un inserto del colore associato al pennino usato dalla penna. Fermaglio e veretta erano in metallo laminato in oro, il pennino era in oro a 14 carati.
  
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Le penne di questa serie utilizzano il sistema di [[caricamento a levetta]], realizzato nella particolare versione della [[Waterman]] che, per aggirare il brevetto della [[Sheaffer]], prevedeva che tutto il meccanismo della levetta fosse mantenuto all'interno di una intelaiatura metallica che veniva bloccata sulla fessura laterale della penna tramite delle linguette (brevetto {{Cite patent|US|1180946}}).
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Le versioni principali di questo modello, la [[Waterman No. 7|No. 7]] e la [[Waterman No. 5|No. 5]] si differenziano per le dimensioni, che sono più grandi di quelle dei modelli [[Waterman 94|94]] e [[Waterman 92|92]] di cui vengono considerate una alternativa di fascia più alta. Le penne ripredono comunque da quest'ultimo la caratteristica testina scalettata del cappuccio, ed una singola veretta di dimensione più ampia e con bordi zigrinati. Viene usata anche una diversa clip, con una parte superiore a pentagono allungato, che prosegue con linee svasate verso una terminazione a goccia.
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Le penne di queste linee sono in celluloide nera eccetto per il fondello che riporta il numero della penna, realizzato nello stesso colore del codice usato per il pennino.
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Una delle caratteristiche distintive di questi modelli era l'adozione del nuovo sistema di scelta del tipo di pennino basato su un apposito [[Waterman_Nib_Color_Code|codice di colori]], che proponeva gli stessi in 7 alternative: ''Red'', ''Yellow'', ''Purple'', ''Pink'', ''Blue'', ''Green'', ''Brown''. Almeno secondo quanto riportato nel catalogo del [[1933]] solo su questi modelli i pennini stessi erano esplicitamente marcati con il rispettivo nome di colore, anche se la stessa configurazione poteva esser richiesta per altre penne, che però avrebbero avuto delle stampigliature ordinarie.
  
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Oltre al nome del colore che ne identifica le caratteristiche, stampigliato in stampatello subito sotto il foro di areazione, un'altra peculiarità dei pennini di questi modelli è la forma dello stesso a foro della serratura. Al di sotto del colore era stampigliato ad arco ''"WATERMAN'S" ''in stampatello, ed al di sotto ancora, dritto, su due righe: ''"IDEAL"'' (più grande) e ''"REG. U.S."'' chiusi da un ''"PAT. OFF."'' sempre disposto ad arco ma nell'altro senso.  
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| Introdotte le linee [[Waterman No. 7|No. 7]] e [[Waterman No. 5|No. 5]]
 
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== Materiale disponibile ==
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{{CronoModello|Waterman No. 7 & No. 5}}
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== Riferimenti esterni ==
 
== Riferimenti esterni ==
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* [http://www.richardspens.com/ref/profiles/no7.htm] Profilo della No. 7 sul sito di Richard Binder
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* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=31049] Approfondita presentazione storica di una No. 7 Emerald Ray
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== Note ==
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<references/>
  
* nessuno, per ora
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== Materiale disponibile ==
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{{GenerateMaterialGallery|Waterman|Waterman No. 7 & No. 5}}
  
[[Category:Modelli]]
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[[Category:Waterman]]

Versione attuale delle 23:33, 2 mag 2024

Storia

Pubblicità del 1933

I modelli No. 7 e No. 5 trattati in questa pagina vennero introdotti sul mercato nel 1933,[1] ma questo questo nome era già stato adottato inizialmente dalla Waterman parecchi anni prima per indicare la nuova serie di modelli che abbandonava il tradizionale sistema di numerazione del 1917 ma che i collezionisti identificano comunemente con il nome di Ripple per via dell'uso esclusivo di questo tipo di ebanite; questa prima serie, trattata a parte nella sua pagina dedicata, venne invece introdotta nel 1927 per la misura 7 e l'anno successivo per la misura 5.

A differenza di quanto avvenne per le Ripple entrambe le dimesioni vennero immesse sul mercato in contemporanea nello stesso anno (compaiono entrambe nel catalogo del 1933) insieme al nuovo alimentatore Tip-Fill, e sempre adottando per i pennini il nuovo codice di 7 colori. Inizialmente le penne vennero prodotte solo nel colore nero, ma nel 1935 venne introdotta, solo per la No. 7, una versione in celluloide colorata Emerald Ray, in parallelo al lancio della Ink-Vue. La produzione cessò all'incirca nel 1939.

Caratteristiche tecniche

La principale innovazione tecnica con cui vennero lanciati i nuovi modelli No. 7 e No. 5 è quella dell'alimentatore Tip-Fill (brevetto nº US-1882644), che consentiva di caricare la penna immergendo la punta della stessa nell'inchiostro soltanto fino all'altezza del foro di alimentazione del pennino, in modo da rendere più semplice la pulizia dai residui di inchiostro. Le altre caratteristiche restano le stesse della produzione del periodo, con una clip montata ad incastro ed un cappuccio con chiusura a vite.

Materiali

Al contrario delle antecedenti realizzate in ebanite rippled, le penne di questa seconda serie erano realizzate in celluloide. Nelle versioni nere fino al 1935 il fondello era realizzato con un inserto del colore associato al pennino usato dalla penna. Fermaglio e veretta erano in metallo laminato in oro, il pennino era in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie utilizzano il sistema di caricamento a levetta, realizzato nella particolare versione della Waterman che, per aggirare il brevetto della Sheaffer, prevedeva che tutto il meccanismo della levetta fosse mantenuto all'interno di una intelaiatura metallica che veniva bloccata sulla fessura laterale della penna tramite delle linguette (brevetto nº US-1180946).

Versioni

Una No. 7 Steel Quartz

Le versioni principali di questo modello, la No. 7 e la No. 5 si differenziano per le dimensioni, che sono più grandi di quelle dei modelli 94 e 92 di cui vengono considerate una alternativa di fascia più alta. Le penne ripredono comunque da quest'ultimo la caratteristica testina scalettata del cappuccio, ed una singola veretta di dimensione più ampia e con bordi zigrinati. Viene usata anche una diversa clip, con una parte superiore a pentagono allungato, che prosegue con linee svasate verso una terminazione a goccia.

Colori

Le penne di queste linee vennero realizzata inizialmente (dal 1933) solo in celluloide nera, eccetto per il fondello che riporta il numero della penna, realizzato nello stesso colore del codice usato per il pennino. A questo colore si aggiunse, nel 1935 e solo per la No. 7, il colore Emerald Ray, nella stessa versione di celluloide, il ray design (brevetto nº US-D096914) usata per le Ink-Vue introdotte sul mercato in quell'anno, che perde però il dischetto colorato corrispondente al codice di colore del pennino, con un fondello in celluloide nera che riporta solo la stampigliatura del numero 7. Sempre a partire da quell'anno alla finiture dorate si aggiunsero, per la No. 5 quelle cromate.

Pennini

Una delle caratteristiche distintive di questi modelli era l'adozione del nuovo sistema di scelta del tipo di pennino basato su un apposito codice di colori, che proponeva gli stessi in 7 alternative: Red, Yellow, Purple, Pink, Blue, Green, Brown. Almeno secondo quanto riportato nel catalogo del 1933 solo su questi modelli i pennini stessi erano esplicitamente marcati con il rispettivo nome di colore, anche se la stessa configurazione poteva esser richiesta per altre penne, che però avrebbero avuto delle stampigliature ordinarie.

Oltre al nome del colore che ne identifica le caratteristiche, stampigliato in stampatello subito sotto il foro di areazione, un'altra peculiarità dei pennini di questi modelli è la forma dello stesso a foro della serratura. Al di sotto del colore era stampigliato ad arco "WATERMAN'S" in stampatello, ed al di sotto ancora, dritto, su due righe: "IDEAL" (più grande) e "REG. U.S." chiusi da un "PAT. OFF." sempre disposto ad arco ma nell'altro senso.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
No. 7 13.8 cm Lunghezze: 12.8 cm fusto; 6.3 cm cappuccio e 16.7 cm calzata. Diametri: 11.8 mm fusto; 13.4 mm cappuccio e 10.0 mm sezione. Peso: 20 g; 13 g fusto e 7 g cappuccio.
No. 5 --

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1933 l'azienda introduce i modelli No. 7 e No. 5 in celluloide
1937 l'azienda immette sul mercato francese come concessionaria Waterman dei modelli con caricamento a cartuccia di vetro[2]
1938 l'azienda introduce con la filiale francese JiF l'inchiostro azzurro "Blue des Mers du Sud"
1939 l'azienda dismette le Waterman No. 7 & No. 5

Riferimenti esterni

  • [1] Profilo della No. 7 sul sito di Richard Binder
  • [2] Approfondita presentazione storica di una No. 7 Emerald Ray

Note

  1. la fonte principale dei dati di questa pagina è il profilo dedicato a questi modelli su sito di Richard Binder e questa dettagliata ricostruzione storica di Giorgio (utente forum Musicus) nella presentazione del modello.
  2. in questa pagina David Nishimura indica il 1936, ma le pubblicità più antiche note sono del 1937, ed in questa compare fra le novità.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.