Differenze tra le versioni di "Parkette"
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Si tratta di penne di fascia bassa, di altrettanto bassa qualità costruttiva. In particolare le finiture delle parti metalliche sono estremamente sottili ed è praticamente impossibile trovare un esemplare con dorature o cromature intatte. L'usura è sempre significativa, segno di materiali e lavorazioni di bassa qualità. Sul piano strettamente tecnico le ''Parkette'' si distinguono, oltre che per il sistema di caricamento, per una clip montata ad incastro con quattro linguette sul cappuccio invece del classico montaggio ad anello adottato dall'azienda sulle altre penne marchiate [[Parker]]. Varie versioni presentano una sezione con una parte parzialmente trasparente, usata per visualizzare il livello di inchiostro, denominata [[Visometer]]. Il cappuccio mantiene la normale chiusura a vite. | Si tratta di penne di fascia bassa, di altrettanto bassa qualità costruttiva. In particolare le finiture delle parti metalliche sono estremamente sottili ed è praticamente impossibile trovare un esemplare con dorature o cromature intatte. L'usura è sempre significativa, segno di materiali e lavorazioni di bassa qualità. Sul piano strettamente tecnico le ''Parkette'' si distinguono, oltre che per il sistema di caricamento, per una clip montata ad incastro con quattro linguette sul cappuccio invece del classico montaggio ad anello adottato dall'azienda sulle altre penne marchiate [[Parker]]. Varie versioni presentano una sezione con una parte parzialmente trasparente, usata per visualizzare il livello di inchiostro, denominata [[Visometer]]. Il cappuccio mantiene la normale chiusura a vite. | ||
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Si tratta sia per la serie originale, che per la nuova versione rimessa in produzione nel 1950, di penne equipaggiate con il [[caricamento a levetta]], un caso assolutamente a parte rispetto a tutto il resto della produzione della [[Parker]], che non lo ha mai usato nei modelli ufficiali marchiati con il proprio nome. | Si tratta sia per la serie originale, che per la nuova versione rimessa in produzione nel 1950, di penne equipaggiate con il [[caricamento a levetta]], un caso assolutamente a parte rispetto a tutto il resto della produzione della [[Parker]], che non lo ha mai usato nei modelli ufficiali marchiati con il proprio nome. | ||
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− | * http://www.vacumania.com/parkette/parkerparkette.htm | + | * [http://www.vacumania.com/parkette/parkerparkette.htm] Pagina sul sito Vacumania |
− | * http://www.richardspens.com/?page=coll/col_12.htm | + | * [http://www.richardspens.com/?page=coll/col_12.htm] Pagina sul sito di Richard Binder |
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Versione attuale delle 18:08, 14 nov 2023
Storia
Nel 1932, in piena depressione, la Parker introdusse una prima linea di penne economiche con le cosiddette Thrift Time, nello stesso anno però, constatando l'interesse permanente verso il caricamento a levetta iniziò a produrre un'altra linea di penne economiche destinate agli studenti equipaggiata con questo sistema di caricamento, denominata inizialmente Parco.
Il nome venne cambiato in seguito; una data precisa non è nota, ma secondo quanto riportato da Davis Isaacson[1] nel Novembre 1932 era ancora in uso il nome Parco, mentre almeno a partire dal Dicembre 1933 venne usato Parkette, per cui assumeremo il 1933. Il cambiamento iniziale fu esclusivamente nel nome (e nelle stampigliature) mantenendo identico il modello.
Nel 1934 introdotta pure la versione De Luxe, in due misure. Entrambe le versioni (normale e De Luxe) rimasero in produzione fino al 1940, subendo diverse ristilizzazioni. Le due linee vennero dismesse nel 1940, ma per il 1941 venne introdotta una nuova penna economica, denominata Parkette Zephyr, ritirata lo stesso anno. La produzione di penne economiche marchiate Parkette venne ripresa con scarso successo per due anni dal 1950 al 1952.
Caratteristiche tecniche
Si tratta di penne di fascia bassa, di altrettanto bassa qualità costruttiva. In particolare le finiture delle parti metalliche sono estremamente sottili ed è praticamente impossibile trovare un esemplare con dorature o cromature intatte. L'usura è sempre significativa, segno di materiali e lavorazioni di bassa qualità. Sul piano strettamente tecnico le Parkette si distinguono, oltre che per il sistema di caricamento, per una clip montata ad incastro con quattro linguette sul cappuccio invece del classico montaggio ad anello adottato dall'azienda sulle altre penne marchiate Parker. Varie versioni presentano una sezione con una parte parzialmente trasparente, usata per visualizzare il livello di inchiostro, denominata Visometer. Il cappuccio mantiene la normale chiusura a vite.
Diversa per caratteristiche tecniche, ma non per qualità realizzativa, la riedizione degli anni '50, mantiene il caricamento a levetta tipico di tutte le penne di questa serie. Si tratta però di una penna con pennino coperto e cappuccio ad incastro, non più realizzata in celluloide.
Materiali
A parte le rifiniture e la clip in metallo dorato, tutte le penne della prima serie dal 1932 al 1941 vennero realizzate in celluloide, ma differenza della Thrift Time la selezione di colori è più ridotta, ed abbastanza ordinaria. Le versioni dei primi anni erano comunque dotate di pennini in oro a 14 carati, progressivamente sostituiti da pennini in metallo dorato o in metallo. La riedizione del 1950 venne realizzata in plastica a stampo, con il cappuccio in metallo cromato ed il pennino in acciaio.
Sistema di riempimento
Si tratta sia per la serie originale, che per la nuova versione rimessa in produzione nel 1950, di penne equipaggiate con il caricamento a levetta, un caso assolutamente a parte rispetto a tutto il resto della produzione della Parker, che non lo ha mai usato nei modelli ufficiali marchiati con il proprio nome.
Versioni
Da fare.
Colori
Per la Parkette sono citati: "Black", "Marine Green", "Burgundy" e "Gray and Red". Per la Parkette De Luxe sono citati: "Black", "Green Pearl", "Burgundy Pearl" e "Gray Pearl". Gli stessi colori vengono chiamati semplicemente "black", "green", "burgundy" e "gray " in un catalogo del 1937.
Pennini
Da fare.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
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Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
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1932 | l'azienda introduce le Parco |
1933 | l'azienda cambia nome alla Parco in Parkette |
1934 | l'azienda ristilizza le Parkette introducendo la versione De Luxe |
1940 | l'azienda dismette le Parkette sia la versione ordinaria che la De Luxe |
1941 | l'azienda introduce e poi ritira la Parkette Zephyr |
1950 | l'azienda reintroduce la linea Parkette |
Riferimenti esterni
Note
- ↑ nel primo dei riferimenti esterni citati.
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.