Differenze tra le versioni di "Hatchet filler/en"
(Creata pagina con "In reality two completely different filling systems are called ''hatchet filler'', as they were given this name by their respective manufacturers. The first is the one used by...") |
(Creata pagina con "center|500px|Diagram of a pen with ''hatchet filler''") |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
In reality two completely different filling systems are called ''hatchet filler'', as they were given this name by their respective manufacturers. The first is the one used by [[Holland]] from 1908 to 1912. The filling always involved the use of a pressure bar placed at a slit, except that in this case the slit was left open on one side, while on the other side a 'P' shaped lever was placed. | In reality two completely different filling systems are called ''hatchet filler'', as they were given this name by their respective manufacturers. The first is the one used by [[Holland]] from 1908 to 1912. The filling always involved the use of a pressure bar placed at a slit, except that in this case the slit was left open on one side, while on the other side a 'P' shaped lever was placed. | ||
− | [[Image:HatchetFillerHolland.svg|center|500px| | + | [[Image:HatchetFillerHolland.svg|center|500px|Diagram of a pen with ''hatchet filler'']] |
La leva era incernierata su uno dei suoi estremi (il gambo della "P") in corrispondenza della fine della fenditura, e rientrava con la parte sporgente all'interno del corpo della penna, sul fondo della stessa. Per il caricamento la leva veniva estratta e ribaltata di 180°, per poter andare a premere sulla [[barra di pressione]] usando la parte sporgente; una volta portata la leva in posizione di pressione in sostanza il meccanismo diventa analogo al ''[[crescent filler]]'', con il vantaggio del non avere sezioni sporgenti (ma con lo svantaggio di una certa fragilità e complessità meccanica). | La leva era incernierata su uno dei suoi estremi (il gambo della "P") in corrispondenza della fine della fenditura, e rientrava con la parte sporgente all'interno del corpo della penna, sul fondo della stessa. Per il caricamento la leva veniva estratta e ribaltata di 180°, per poter andare a premere sulla [[barra di pressione]] usando la parte sporgente; una volta portata la leva in posizione di pressione in sostanza il meccanismo diventa analogo al ''[[crescent filler]]'', con il vantaggio del non avere sezioni sporgenti (ma con lo svantaggio di una certa fragilità e complessità meccanica). |
Versione delle 01:06, 23 ago 2019
In reality two completely different filling systems are called hatchet filler, as they were given this name by their respective manufacturers. The first is the one used by Holland from 1908 to 1912. The filling always involved the use of a pressure bar placed at a slit, except that in this case the slit was left open on one side, while on the other side a 'P' shaped lever was placed.
La leva era incernierata su uno dei suoi estremi (il gambo della "P") in corrispondenza della fine della fenditura, e rientrava con la parte sporgente all'interno del corpo della penna, sul fondo della stessa. Per il caricamento la leva veniva estratta e ribaltata di 180°, per poter andare a premere sulla barra di pressione usando la parte sporgente; una volta portata la leva in posizione di pressione in sostanza il meccanismo diventa analogo al crescent filler, con il vantaggio del non avere sezioni sporgenti (ma con lo svantaggio di una certa fragilità e complessità meccanica).
Il secondo sistema è quello usato dalla Crocker intorno al 1910, in questo caso il fondello stesso è ancorato ad una leva, che alzata in posizione verticale va a comprimere il sacchetto. Per essere utilizzato il fondello veniva svitato, dopo di che si poteva azionare la leva. Tenendolo avvitato la leva veniva bloccata in posizione di riposo, evitando così pressioni accidentali.
Entrambi questi sistemi si possono annoverare fra i vari tentativi di creare un sistema di compressione del sacchetto basato su meccanismi che si distinguessero da quelli brevettati dagli altri produttori. Data la relativa complessità realizzativa e la tutto sommato scarsa efficienza tecnica, entrambi non hanno avuto alcun seguito significativo. La loro rarità li rende però interessanti dal punto di vista collezionistico.
Brevetti correlati
- Brevetto n° US-1214310, del 1917-01-30, richiesto il 1916-09-18, di Stormont Josselyn, Crocker. Precursore dell'hatchet filler.
- Brevetto n° US-RE14397, del 1917-11-27, richiesto il 1917-07-18, di Stormont Josselyn, Crocker. Caricamento hatchet filler.
- Brevetto n° US-1390366, del 1921-09-13, richiesto il 1919-12-03, di Roderick J. Mackenzie, Crocker. Caricamento hatchet filler.
- Brevetto n° US-1567059, del 1925-12-29, richiesto il 1924-11-25, di Stormont Josselyn, Crocker. Variante dell'hatchet filler.