Differenze tra le versioni di "Carter"

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Nel 1927 la [[Carter]] introdusse una nuova linea in celluloide, mantenendo lo stesso stile ''[[Flattop]]'' dei modelli in ebanite, ma realizzate in colori di grande impatto. Questi primi modelli erano prodotti in diverse dimensioni, con pennini di misure comprese fra la 2 e la 7, ed identificati da un numero la cui ultima cifra indicava appunto la misura del pennino. Vennero prodotti anche modelli da scrivania (ma in due sole misure, la 6 e la 2) e penne da donna con cappuccio ad anello senza clip.
 
Nel 1927 la [[Carter]] introdusse una nuova linea in celluloide, mantenendo lo stesso stile ''[[Flattop]]'' dei modelli in ebanite, ma realizzate in colori di grande impatto. Questi primi modelli erano prodotti in diverse dimensioni, con pennini di misure comprese fra la 2 e la 7, ed identificati da un numero la cui ultima cifra indicava appunto la misura del pennino. Vennero prodotti anche modelli da scrivania (ma in due sole misure, la 6 e la 2) e penne da donna con cappuccio ad anello senza clip.
  
Nel 1929 venne introdotto un nuovo materiale plastico iridescente, denominato ''Pearltex'' realizzato direttamente dalla madreperla con un procedimento brevettato, che spesso veniva abbinato ad un cappuccio di colore nero. Il materiale divenne anche il nome con cui venivano indicate le penne della fascia più alta, realizzate in diverse dimensioni con pennini di misura compresa fra la 2 e la 8 ed in diversi colori, denominati ''Rose Petal'', ''Wave Green'', ''Cerulean Blue'' e ''Pearl White''.
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Nel 1929 venne introdotto un nuovo materiale plastico iridescente, denominato ''Pearltex'' realizzato direttamente dalla madreperla con un procedimento brevettato, che spesso veniva abbinato ad un cappuccio di colore nero. Il materiale divenne anche il nome con cui venivano indicate le penne della fascia di punta, realizzate in diverse dimensioni con pennini di misura compresa fra la 2 e la 8 ed in diversi colori iridescenti, denominati ''Rose Petal'', ''Wave Green'', ''Cerulean Blue'' e ''Pearl White''.
  
Le penne della seconda fascia erano invece realizzate in celluloide, denominata ''Coralite'', anche queste vennero prodotte in diverse misure. Di nuovo la [[Carter]] si contraddistinse per lo stile delle  colorazioni disponibili che andavano ben oltre le classiche ''Jade Green'' e ''Pearl Black'' usate dalla gran parte dei concorrenti, proponendo colori come: ''Blue'', ''Lacquer Red'', ''Red Black mottled'', ''Turquoise Blue'', and ''Squirrel Gray''.  
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Le penne della seconda fascia erano invece realizzate in celluloide, denominata ''Coralite''; anche queste vennero prodotte in diverse misure. Di nuovo la [[Carter]] si contraddistinse per lo stile delle  colorazioni disponibili che andavano ben oltre le classiche ''Jade Green'' e ''Pearl Black'' usate dalla gran parte dei concorrenti, proponendo colori di grande impatto visivo: ''Blue'', ''Lacquer Red'', ''Red Black mottled'', ''Turquoise Blue'', e ''Squirrel Gray''.  
  
Per le penne di fascia più bassa la [[Carter]] continuò ad utilizzare l'ebanite, mantenendo però lo stesso stile e le stesse caratteristiche delle penne delle fasce superiori. Negli anni vennero introdotte variazioni stilistiche, come la presenza di anelli di rifinitura in testa al cappuccio o sul fondo del corpo penna, o l'uso di inserti colorati interposti nelle verette.  
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Per le penne di fascia più bassa la [[Carter]] continuò ad utilizzare l'ebanite, mantenendo però lo stesso stile e le stesse caratteristiche delle penne delle fasce superiori. Negli anni vennero inoltre introdotte variazioni stilistiche, come la presenza di anelli di rifinitura in testa al cappuccio o sul fondo del corpo penna, o l'uso di inserti colorati interposti nelle verette.
  
 
Con la grande depressione del 1929 però anche la [[Carter]] si trovò ad affrontare la prima grande crisi del mercato delle penne stilografiche: vennero eliminati molti modelli e la produzione venne tagliata. A partire del 1930 vennero introdotte estremità affusolate per il cappuccio ed il fondo penna, con l'adozione dello stile ''[[Streamlined]]'' appena entrato in voga. Vennero introdotte versioni più economiche senza anelli metallici di rifinitura, mantenendo i colori delle linee ''Pearltex'' e ''Coralite''.
 
Con la grande depressione del 1929 però anche la [[Carter]] si trovò ad affrontare la prima grande crisi del mercato delle penne stilografiche: vennero eliminati molti modelli e la produzione venne tagliata. A partire del 1930 vennero introdotte estremità affusolate per il cappuccio ed il fondo penna, con l'adozione dello stile ''[[Streamlined]]'' appena entrato in voga. Vennero introdotte versioni più economiche senza anelli metallici di rifinitura, mantenendo i colori delle linee ''Pearltex'' e ''Coralite''.
  
Come per gli inchiostri i tratti distintivi delle penne prodotte dalla [[Carter]] erano l'eleganza, l'eccellenza tecnica ed un confezionamento di altissima qualità, che distingueva i prodotti dell'azienda. Le penne erano con caricamento a levetta, prodotte in celluloide, e con una elegante clip.
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In questo ultimo periodo le penne sono di minore qualità, prodotte con materiali molto più sottili e di minor pregio.  Nel 1932, in una situazione di crisi in cui il mercato delle penne stilografiche aveva subito una fortissima flessione, la [[Carter]] decise di concentrarsi sul suo prodotto principale ed abbandonò la produzione, benché si potessero trovare penne [[Carter]] fino all'incirca al 1938, presumibilmente il risultato dell'assemblaggio dei pezzi derivati dagli avanzi di produzione.
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Come per gli inchiostri i tratti distintivi delle penne prodotte dalla [[Carter]] erano l'eleganza, l'eccellenza tecnica ed un confezionamento di altissima qualità, che distingueva i prodotti dell'azienda. Essendo state prodotte per pochi anni le penne [[Carter]] sono molto ricercate dai collezionisti, la celluloide usata inoltre è suscettibile di forte scolorimento, per cui modelli in buone condizioni possono raggiungere prezzi elevati.
  
 
== Cronologia ==
 
== Cronologia ==

Versione delle 19:48, 1 nov 2007

La William Carter Company nasce come azienda nel 1858, come produttore di inchiostri, ma verso fine negli anni '20 fece ingresso sul mercato delle penne stilografiche, allora in pieno sviluppo. Con la grande depressione del 1929, che comportò una forte riduzione del mercato delle stilografiche, l'azienda decise di interrompere la produzione di penne e matite agli inizi degli anni '30.

Le penne prodotte dalla Carter erano di ottima qualità e prodotte in colori inusuali rispetto a quelle dei concorrenti. A causa del breve periodo di attività della ditta queste penne sono piuttosto rare e abbastanza ricercate dai collezionisti.

Storia

La Carter venne fondata nel 1858 a Boston da William Carter, un cartolaio che iniziò a commercializzare con marchio proprio inchiostri prodotti da altri, passando in seguito alla produzione. L'attività ebbe un grande successo, tanto che nel 1884 la Carter era divenuta il primo produttore mondiale di inchiostri; pochi anni dopo, nel 1888, la Carter si trasformò in società di capitali con il nome di Carter's Ink Company.

A metà degli anni '20, nel periodo d'oro dello sviluppo delle penna stilografica, la Carter decise di lanciarsi nella produzione degli strumenti di scrittura. Le modalità di questo ingresso non sono molto chiare: secondo alcuni la produzione iniziò con l'acquisizione di brevetti, materiali e apparecchiature di un'altra azienda fallita da poco, la Laughlin Pen Company, secondo altri le penne venivano invece realizzate dalla DeWitt-LaFrance, un produttore di penne i cui impianti erano vicini a quelli della Carter, e che già produceva per la Laughlin e forniva penne per la catena di negozi Rexall.

Anche i rapporti con questa ditta non sono chiari, alcuni sostengono che la Carter acquisì la DeWitt-LaFrance, altri che la Carter era semplicemente il proprietario del terreno su cui sorgevano gli impianti ed il maggior acquirente dei loro prodotti; la DeWitt-LaFrance infatti non produceva penne a marchio proprio, ma faceva da produttore per altri (negli anni '30 si legherà alla Chilton). Le penne erano comunque di ottima qualità (con nulla da invidiare alle più famose Waterman, Parker e Sheaffer), inoltre la 'DeWitt-LaFrance possedeva un brevetti significativi: per una clip a molla molto funzionale e facile da produrre, per un particolare caricamento a levetta la cui escursione verticale veniva limitata da una sorta di guinzaglio, e per un efficiente alimentatore.

Anche l'inizio della produzione delle penne della Carter non è chiaro, alcuni lo fanno risalire al 1924, quando pare siano comparse le prime penne commercializzate dalla Carter, sembra comunque che queste fossero residui di produzione della Laughlin, altri lo pongono nel 1926, quando comparvero le prime penne a marchio Carter, che vennero lanciati con lo slogan You know the ink. Queste erano modelli Flattop in ebanite dotate della caratteristica clip a molla brevettata dalla DeWitt-LaFrance, ottenuti presumibilmente dai materiali ereditati dalla Laughlin.

Nel 1927 la Carter introdusse una nuova linea in celluloide, mantenendo lo stesso stile Flattop dei modelli in ebanite, ma realizzate in colori di grande impatto. Questi primi modelli erano prodotti in diverse dimensioni, con pennini di misure comprese fra la 2 e la 7, ed identificati da un numero la cui ultima cifra indicava appunto la misura del pennino. Vennero prodotti anche modelli da scrivania (ma in due sole misure, la 6 e la 2) e penne da donna con cappuccio ad anello senza clip.

Nel 1929 venne introdotto un nuovo materiale plastico iridescente, denominato Pearltex realizzato direttamente dalla madreperla con un procedimento brevettato, che spesso veniva abbinato ad un cappuccio di colore nero. Il materiale divenne anche il nome con cui venivano indicate le penne della fascia di punta, realizzate in diverse dimensioni con pennini di misura compresa fra la 2 e la 8 ed in diversi colori iridescenti, denominati Rose Petal, Wave Green, Cerulean Blue e Pearl White.

Le penne della seconda fascia erano invece realizzate in celluloide, denominata Coralite; anche queste vennero prodotte in diverse misure. Di nuovo la Carter si contraddistinse per lo stile delle colorazioni disponibili che andavano ben oltre le classiche Jade Green e Pearl Black usate dalla gran parte dei concorrenti, proponendo colori di grande impatto visivo: Blue, Lacquer Red, Red Black mottled, Turquoise Blue, e Squirrel Gray.

Per le penne di fascia più bassa la Carter continuò ad utilizzare l'ebanite, mantenendo però lo stesso stile e le stesse caratteristiche delle penne delle fasce superiori. Negli anni vennero inoltre introdotte variazioni stilistiche, come la presenza di anelli di rifinitura in testa al cappuccio o sul fondo del corpo penna, o l'uso di inserti colorati interposti nelle verette.

Con la grande depressione del 1929 però anche la Carter si trovò ad affrontare la prima grande crisi del mercato delle penne stilografiche: vennero eliminati molti modelli e la produzione venne tagliata. A partire del 1930 vennero introdotte estremità affusolate per il cappuccio ed il fondo penna, con l'adozione dello stile Streamlined appena entrato in voga. Vennero introdotte versioni più economiche senza anelli metallici di rifinitura, mantenendo i colori delle linee Pearltex e Coralite.

In questo ultimo periodo le penne sono di minore qualità, prodotte con materiali molto più sottili e di minor pregio. Nel 1932, in una situazione di crisi in cui il mercato delle penne stilografiche aveva subito una fortissima flessione, la Carter decise di concentrarsi sul suo prodotto principale ed abbandonò la produzione, benché si potessero trovare penne Carter fino all'incirca al 1938, presumibilmente il risultato dell'assemblaggio dei pezzi derivati dagli avanzi di produzione.

Come per gli inchiostri i tratti distintivi delle penne prodotte dalla Carter erano l'eleganza, l'eccellenza tecnica ed un confezionamento di altissima qualità, che distingueva i prodotti dell'azienda. Essendo state prodotte per pochi anni le penne Carter sono molto ricercate dai collezionisti, la celluloide usata inoltre è suscettibile di forte scolorimento, per cui modelli in buone condizioni possono raggiungere prezzi elevati.

Cronologia

Anno Avvenimenti
1857 Nasce la William Carter Company
1884 La Carter diventa il più grande produttore di inchiostri del mondo.
1888 Viene rifondata come società di capitali la Carter's Ink Company
1924 Vengono commercializzate dalla Carter le prime penne stilografiche
1926 Introdotta la prima linea a marchio Carter
1927 Introdotti i primi modelli in celluloide
1929 Introdotti i modelli in Pearltex
1932 La Carter cessa la produzione di penne stilografiche

Modelli

Modello Anni Dimensioni/Versioni
XX 19XX XX, ?


Riferimenti esterni