Differenze tra le versioni di "Minerva Ellittica"
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Versione delle 19:43, 15 feb 2020
Storia
Non è noto un anno preciso per l'inizio della produzione da parte di Omas dei modelli Minerva che vengono usualmente identificati dai collezionisti con questo nome, introdotto per la prima volta da Emilio Dolcini nel volume Stilografiche Omas dal 1925 ad oggi. Ne compaiono alcuni comunque in un catalogo dell'inizio degli anni '30 ed assumeremo come data indicativa il 1931. Pur trattandosi di prodotti di seconda fascia sono penne di ottima costruzione e di grande interesse collezionistico.
Rispetto alle precedenti versioni marchiate Minerva, semplici imitazioni della Duofold in questo caso si tratta di penne che presentano una originale linea affusolata), prodotte in una grande varietà di versioni, e dotati in alcuni casi di decorazioni molto raffinate, sia per la particolarità della celluloide che per l'uso di bande lavorate e anelli.
Benché esistano alcune versioni principali, di questo modello, che è stato usato da Omas anche come base per numerose produzioni effettuate per conto terzi, esistono numerosissime varianti, sia nelle decorazioni che nelle clip. In particolare pare essere più tarda una versione con una decorazione ad tre anelli sottili al posto della banda decorata con motivi a scacchiera. Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1945, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.
Caratteristiche tecniche
Queste penne non hanno specifiche caratteristiche tecniche degne di nota nei confronti delle omologhe della stessa epoca. Le penne sono di eccellente qualità costruttiva, come il resto della produzione Omas di quel periodo. La clip è realizzata sia con montaggio ad anello che ad incastro nel controcappuccio, a seconda dei modelli. Il cappuccio è a vite.
Materiali
Le penne sono prodotte in celluloide lavorata dal pieno. La clip e le finiture sono realizzate in metallo laminato oro ed il pennino in oro a 14 carati.
Sistema di riempimento
Le penne vennero prodotte, a seconda della versione, sia con caricamento a levetta che con caricamento a pulsante di fondo.
Versioni
Nel primo catalogo degli anni '30 vengono riportate tre diverse versioni di questi modelli. La prima versione era con caricamento a pulsante di fondo, dotata di due verette sul cappuccio, con forme simili a quelle di una Duofold streamlined, clip montata ad anello ma di forma piatta, svasata al centro e con una estremità rotondeggiante.
Le altre due versioni, dotate di caricamento a levetta, presentano una forma più affusolata sia nel corpo che nel cappuccio, ed una clip a forma di lancia montata ad incastro sul sottocappuccio; la prima è decorata con una sola veretta, mentre la seconda, di maggior pregio, presenta una banda decorata con motivo a scacchiera posta fra due sottili anelli, che poi vengono usati anche, a gruppi di due, per decorare la sommità del cappuccio, il fondo del corpo e la sua parte intermedia, all'altezza della posizione del bordo del cappuccio quando la penna viene chiusa.
Di tutte e tre le versioni erano disponibili quattro misure, identificate da una numerazione che ricalca quella adottata dalla Waterman per le sue penne: la 52½ V (corta e sottile, da signora, ad anello), la 52½ (media e sottile), la 52 (media) e la 55 (grande). Su tutte le versioni è riportata sul corpo la dicitura MINERVA e MARC. DEP. incisa su due righe sovrapposte in caratteri maiuscoli.
Infine è presente una versione, forse successiva, dotata di tre anellini sottili al posto della vera decorata, che si può presumere corrisponda allo stesso tipo di passaggio effettuato pure sulle Lucens. In questa versione anche le decorazioni con doppi anelli su cappuccio e corpo vengono sostituite da un anellino singoli, posto nelle stesse tre posizioni descritte in precedenza.
Colori
Una delle caratteristiche più interessanti di questi modelli è la varietà di colori in cui essi venivano prodotti. Vennero utilizzati sostanzialmente gli stessi colori già presenti per la Omas Extra, ed altri colori non presenti sulla marca principale, utilizzati forse anche in via sperimentale.
Dimensioni
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
55 | XX" ? | XX il corpo, XX il cappuccio |
52 | XX" ? | XX il corpo, XX il cappuccio |
52½ | XX" ? | XX il corpo, XX il cappuccio |
52½ V | XX" ? | XX il corpo, XX il cappuccio |
Pennini
I pennini sono in oro a 14 carati, e recano la dicitura MINERVA incisa ad arco in caratteri maiuscoli sopra la caratura (espressa in millesimi all'interno di un rombo). Al di sotto di questa è riportata orizzontalmente la incisione 1QUALITA' in caratteri più piccoli.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1931 | l'azienda introduce le Minerva Ellittica (data indicativa, si fa riferimento all'inizio degli anni '30) |
Riferimenti esterni
- nessuno per ora
Note
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.