Differenze tra le versioni di "Pagliero/en"
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La costruzione di stilografiche da parte della Pagliero si ritiene sia iniziata negli anni '20 con la diffusione della [[celluloide]] che veniva usata anche per i bottoni e alcuni degli altri oggetti prodotti dall'azienda; essa divenne il principale prodotto dell'azienda solo a partire dagli anni '30. La scelta dell'azienda era comunque quella di rivolgersi alla produzione di fascia intermedia o economica, anche su commissione o per scopi promozionali, puntando ad una maggiore diffusione con una rete di distribuzione molto vasta. | La costruzione di stilografiche da parte della Pagliero si ritiene sia iniziata negli anni '20 con la diffusione della [[celluloide]] che veniva usata anche per i bottoni e alcuni degli altri oggetti prodotti dall'azienda; essa divenne il principale prodotto dell'azienda solo a partire dagli anni '30. La scelta dell'azienda era comunque quella di rivolgersi alla produzione di fascia intermedia o economica, anche su commissione o per scopi promozionali, puntando ad una maggiore diffusione con una rete di distribuzione molto vasta. |
Versione delle 15:46, 12 feb 2012
The Pagliero brand was founded in 1917 by Luigi Pagliero in Settimo Torinese, and it is between the few Italian hystorical brand still active. Although the birth of the company is very old, the production of pens is much less, and is believed to be started only in the '20s. The company was mainly active in the production of mid-range fountain pens, also for others brands, and used a wide variety of names (such as Red Circle, Plevonia, Condor, Stilnova, Fulgens) for its own models.
The production, although it was mainly directed to the low tiers, is characterized by a rather good overall quality, but the scale of production and the proliferation of brand names often makes this company, which also remains one of the most important on the Italian scene, less appreciated within the collector.
Hystory
The Ditta Luigi Pagliero company, later renamed Fratelli Pagliero and then Luigi Pagliero e F. was founded by Luigi Pagliero in 1917 in Settimo Torinese, as a company working various materials (bone, horn, tortoiseshell, mother of pearl) for the production of everyday objects (buttons for the most part, but also combs, mouthpieces for pipes, etc..). With the fountain pens production boom of the '20s it was not too difficult for the company, which had already the necessary type of working machinery, to start producing and processing pens or parts of pens on behalf of other companies.[1]
La costruzione di stilografiche da parte della Pagliero si ritiene sia iniziata negli anni '20 con la diffusione della celluloide che veniva usata anche per i bottoni e alcuni degli altri oggetti prodotti dall'azienda; essa divenne il principale prodotto dell'azienda solo a partire dagli anni '30. La scelta dell'azienda era comunque quella di rivolgersi alla produzione di fascia intermedia o economica, anche su commissione o per scopi promozionali, puntando ad una maggiore diffusione con una rete di distribuzione molto vasta.
La produzione propria vede come marchio più rilevante negli anni '30 la Red Circle, registrato nel 1934, che venne promossa anche con una vasta campagna pubblicitaria. A questa seguono una grande varietà di marchi, come Regale, Stilnova, Condor. La fascia più bassa era invece marchiata Vereletta (o anche Verelite o Verelyte), mentre con il marchio Plevonia vennero prodotte alcune penne di fascia alta. Purtroppo non esistono dati certi o approfonditi al riguardo della produzione fra gli anni '30 e '40.
Nel 1937 la ditta venne ristrutturata cambiando nome in Luigi Pagliero e F., e nel 1939 venne registrato come marchio di fabbrica la sigla LPF iscritta in un rombo (Reg. Gen. N. 58632). Il marchio più noto di questo periodo era Stilnova, che venne usato dalla seconda metà degli anni '30 fino al dopoguerra. La produzione iniziale Stilnova era costituita da penne in celluloide variegata o anellata, e clip a rotellina o a punta di lancia svasata, con pennini in oro a 14 carati marchiati Stilnova. Le penne erano di buona fattura, ma piuttosto spartane con decorazioni con semplici anellini sul cappuccio e caricamento a pulsante di fondo.
Di questo periodo erano anche le penne marchiate Plevonia, che costituiscono la produzione di maggior pregio dell'azienda. Si tratta di penne in celluloide anellata trasparente, chiare imitazioni della Vacumatic, di cui copiano anche il sistema di caricamento. Vennero prodotte in due versioni (con tre anellini o con banda decorata fra due anellini) ma in misura unica, e dotate di pennino in oro marcato Plevonia e 585.
La produzione della Stilnova proseguì anche nel dopoguerra, con modelli di chiara impostazione economica, con linee più affusolate e decorazioni molto semplice. Si tratta in genere di penne in celluloide di forma ogivale, prodotte oltre che con il precedente pulsante di fondo anche con caricamento a levetta e a stantuffo.
Un secondo marchio utilizzato nell'anteguerra dalla ditta era Condor, usato per le penne di fascia più economica. Sono noti modelli in stile flat top con clip a goccia, denominati Condor B e altri leggermente affusolati con estremità coniche e clip a freccia denominati Condor S, entrambi con caricamento a pulsante di fondo. Si tratta di penne economiche la cui celluloide è di qualità inferiore, e dotate di pennino in acciaio dorato marchiato Condor. Il marchio Regale venne usato invece per penne simili alle Condor ma con celluloide di migliore qualità, sul corpo delle quali veniva inciso il marchio in una corona stilizzata.
Sempre agli anni '40 si fa risalire la produzione delle penne marchiate Vereletta (gli altri due nomi utilizzati, Verelite e Verelyte si suppone fossero usati per modelli destinati all'esportazione) visto la propaganda fascista sull'italianizzazione dei nomi. Si tratta di penne molto economiche con pennini in acciaio.
Nel dopoguerra la produzione dell'azienda riprende con il lancio in grande stile di un nuovo modello, la Fulgens, che si ascrive comunque alla linea Stilnova (veniva infatti pubblicizzata come Fulgens Stilnova). Si tratta di una penna di forma ogivale con una clip squadrata montata sopra il cappuccio nello stile della Skyline della Eversharp, si cui si sente l'influenza. La penna venne prodotta in tre versioni, con cappuccio totalmente in celluloide con due anellini decorativi, con cappuccio in metallo ed una versione mista in cui buona parte del cappuccio era coperto da una ampia banda metallica. La penna era di buona qualità con pennino in oro a 14 carati marchiato 'Fulgens Stilnova.
Ci sono pochi dati precisi riguardo i tempi ed i modelli prodotti nel dopoguerra, ma è noto il fatto che nel 1955 acquisì il marchio Stilus (Reg. Gen. N. 126664) producendo alcune penne. Altri marchi registrati a nome dell'azienda negli anni '50 sono Ever-Roll, Stilnova, Condor, Fulgens, Secolgraf, Verelyte. Ma l'azienda fu una delle poche ad essere in grado di adeguarsi all'uso dei nuovi materiali produttivi (le resine plastiche) e all'ingresso delle penne a sfera, sempre restando nel settore della produzione di fascia economica riuscendo a sopravvivere alla grande crisi che spazzò via la gran parte dei produttori storici italiani.
Template:CronoMarche |- | 1917 || Nascita della Pagliero |- | 1934 || Registrato il marchio Red Circle |- | 1937 || Cambio nome in Luigi Pagliero e F. |- | 1939 || Registrato il marchio LPF iscritto in un rombo (Reg. Gen. N. 58632) |- | 1946 || Lanciata la Fulgens Stilnova |- | 1955 || Il marchio Stilus viene acquisito dalla Pagliero |- |}
Template:LegendaModelli |- | Fulgens || 1946 || XX, ? |}