Differenze tra le versioni di "Manutenzione di una penna stilografica"

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* "[[Lavaggio]]", una serie di considerazioni relative al lavaggio ordinario, sufficienti nel 99% dei casi.
 
* "[[Lavaggio]]", una serie di considerazioni relative al lavaggio ordinario, sufficienti nel 99% dei casi.
 
* "[[Pulizia del sistema di alimentazione]]", come procedere in caso di ostruzioni del flusso.
 
* "[[Pulizia del sistema di alimentazione]]", come procedere in caso di ostruzioni del flusso.
* "[[Pulitoreidrodinamicoaflussocontrollato]]", come costruirsi una ''lavatrice'' fai-da-te a costo nullo.
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* "[[Pulitoreidrodinamicoaflusso controllato]]", come costruirsi una ''lavatrice'' fai-da-te a costo nullo.
 
* "[[Ripristino di una penna inchiostrata ferma da decenni]]", un istruttivo caso estremo.
 
* "[[Ripristino di una penna inchiostrata ferma da decenni]]", un istruttivo caso estremo.
 
* "[[Vasca a ultrasuoni]]", da provare '''solo''' se tutto il resto fallisce, mai per la manutenzione ordinaria.
 
* "[[Vasca a ultrasuoni]]", da provare '''solo''' se tutto il resto fallisce, mai per la manutenzione ordinaria.
  
In estrema sintesi: l'acqua di rubinetto è sufficiente e adeguata. Se volete esagerare, nei collegamenti precedenti trovate una serie di informazioni ulteriori e nel forum potete leggere le discussioni relative alle esperienze sulle soluzioni di lavaggio un po' più energiche, referenziate nei collegamenti esterni in fondo alla pagina.
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In estrema sintesi: l'acqua di rubinetto è sufficiente e adeguata. Se volete esagerare, nei collegamenti precedenti trovate una serie di informazioni ulteriori e nel forum potete leggere le discussioni relative alle esperienze sugli [[ausili chimici di pulizia]] un po' più energici, riportati anche  nei collegamenti esterni in fondo alla pagina.
  
 
==Riporre la penna ==
 
==Riporre la penna ==
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Il mantenimento di una stilografica quando non viene usata per scrivere può essere fonte di perplessità e di domande. Una prima distinzione la si può fare in base alla durata del periodo di inutilizzo.  
 
Il mantenimento di una stilografica quando non viene usata per scrivere può essere fonte di perplessità e di domande. Una prima distinzione la si può fare in base alla durata del periodo di inutilizzo.  
  
Per periodi brevi - di qualche giorno o settimana - tutti i produttori di stilografiche hanno sempre tradizionalmente consigliato di riporre la penna carica in posizione verticale con il pennino verso l'alto. Riporla sdraiata infatti permette che l'inchiostro rimanga in contatto con l'[[alimentatore]]: in un paio di giorni esso si può saturare, con il rischio di perdita di inchiostro nel cappuccio.
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Per periodi brevi - di qualche giorno o settimana - tutti i produttori di stilografiche hanno sempre tradizionalmente consigliato di riporre la penna carica in posizione verticale con il pennino verso l'alto. Il riporla sdraiata permette all'inchiostro di rimanere a contatto con l'[[alimentatore]]: in un paio di giorni esso si può saturare, generando probabili perdite nel cappuccio.
  
Per un periodo di inattività di mesi o anni, è invece necessario riporre la penna scarica ed asciutta. Al suo "risveglio" sarà pronta ad essere caricata come quando uscita di fabbrica. Il primo passo è quello di effettuare un normale [[lavaggio]], non esistono accorgimenti significativi al riguardo rispetto a quello che fareste in caso di cambio di inchiostro, ma se si è davvero paranoici rispetto al permanere di residui di inchiostro si può fare utilizzare la [[lavatrice]] ideata dal reparto tecnico del forum.
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Quando si prevede un periodo di inattività di mesi o anni, è necessario riporre la penna scarica ed asciutta, in modo che al suo "risveglio" possa essere pronta ad essere caricata come quando uscita di fabbrica. Quindi, anche in questo caso, si può procedere con un normalissimo [[lavaggio]], non diverso da quello che si effettua per un cambio di colore dell'inchiostro.
  
Una volta effettuato il lavaggio è opportuno lasciare asciugare la penna, dato che il compito dell'alimentatore è trattenere l'inchiostro, non basta dare una asciugatura superficiale, inoltre se la si chiude si deve tener conto che alcuni cappucci sono a tenuta, cosa che risulta molto utile per evitare che l'inchiostro si secchi rapidamente durante l'uso ordinario, ma è un ostacolo quando si vuole asciugare la penna per riporla. Occorre pertanto lasciare la penna aperta ed dare all'acqua il tempo di evaporare, si può accelerare la fuoriuscita del residuo liquido nell'alimentatore appoggiando la punta del pennino su un foglio di carta assorbente.
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Per eliminare del tutto i residui di inchiostro, si può utilizzare la [[lavatrice]], uno strumento ideato appositamente dal reparto tecnico del forum per fugare certe paranoie.
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Una volta effettuato il lavaggio, prima del riposo a lungo termine, è opportuno lasciare asciugare '''''completamente''''' la penna. Il compito dell'alimentatore è quello di trattenere l'inchiostro, e quindi un ridotto periodo di asciugatura potrebbe causare la non completa evaporazione dell'acqua di lavaggio.
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Alcuni cappucci sono anche ermetici, ovvero non ventilati. Sono molto efficaci nell'uso quotidiano per mantenere l'inchiostro fluido, ma anche molto deleteri se l'ermeticità viene mantenuta per molti mesi: il vapor d'acqua intrappolato può causare corrosione dei particolari metallici interni al cappuccio, pennino compreso.  
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Occorre pertanto lasciare la penna aperta col pennino in su per un paio di settimane,  in modo che l'acqua abbia tutto il tempo di evaporare. Inizialmente si può accelerare la sua fuoriuscita appoggiando la punta del pennino su un foglio di carta assorbente.
  
 
Altri argomenti da esaminare:
 
Altri argomenti da esaminare:
  
 
* lasciare o no dell'acqua nello stantuffo se questo è in sughero?  
 
* lasciare o no dell'acqua nello stantuffo se questo è in sughero?  
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Direi di no. Glicerina ?
 
* scatola non ermetica per celluloide
 
* scatola non ermetica per celluloide
 
* effetto dei contenitori in plastica e/o pelle sulle parti metalliche
 
* effetto dei contenitori in plastica e/o pelle sulle parti metalliche

Versione delle 20:11, 28 feb 2015

In questa pagina sono stati raccolti tutti i riferimenti agli articoli che trattano le pratiche migliori per una corretta manutenzione di una penna stilografica. Questo dovrebbe permettere un buon funzionamento a lungo nel tempo e rinviare o evitare del tutto la lettura della sezione riparazioni.


Pulizia

La pulizia della penna è molto importante, specie quando la si deve riporre, oppure quando la si è rinvenuta inusata da anni. Per questo motivo è opportuno lavarla per rimuovere i residui di inchiostro. Lo stesso vale quando si vuole cambiare colore di inchiostro e non si vogliono avere effetti di viraggio dovuti a resti dell'inchiostro precedente. A questo scopo sono disponibili alcune istruzioni, che indicano metodologie di pulizia progressivamente più sofisticate e profonde; è consigliabile partire dalla prima fra quelle indicate qui di seguito e quindi passare alla successiva solo in caso di risultati insoddisfacenti:

In estrema sintesi: l'acqua di rubinetto è sufficiente e adeguata. Se volete esagerare, nei collegamenti precedenti trovate una serie di informazioni ulteriori e nel forum potete leggere le discussioni relative alle esperienze sugli ausili chimici di pulizia un po' più energici, riportati anche nei collegamenti esterni in fondo alla pagina.

Riporre la penna

Il mantenimento di una stilografica quando non viene usata per scrivere può essere fonte di perplessità e di domande. Una prima distinzione la si può fare in base alla durata del periodo di inutilizzo.

Per periodi brevi - di qualche giorno o settimana - tutti i produttori di stilografiche hanno sempre tradizionalmente consigliato di riporre la penna carica in posizione verticale con il pennino verso l'alto. Il riporla sdraiata permette all'inchiostro di rimanere a contatto con l'alimentatore: in un paio di giorni esso si può saturare, generando probabili perdite nel cappuccio.

Quando si prevede un periodo di inattività di mesi o anni, è necessario riporre la penna scarica ed asciutta, in modo che al suo "risveglio" possa essere pronta ad essere caricata come quando uscita di fabbrica. Quindi, anche in questo caso, si può procedere con un normalissimo lavaggio, non diverso da quello che si effettua per un cambio di colore dell'inchiostro.

Per eliminare del tutto i residui di inchiostro, si può utilizzare la lavatrice, uno strumento ideato appositamente dal reparto tecnico del forum per fugare certe paranoie.

Una volta effettuato il lavaggio, prima del riposo a lungo termine, è opportuno lasciare asciugare completamente la penna. Il compito dell'alimentatore è quello di trattenere l'inchiostro, e quindi un ridotto periodo di asciugatura potrebbe causare la non completa evaporazione dell'acqua di lavaggio.

Alcuni cappucci sono anche ermetici, ovvero non ventilati. Sono molto efficaci nell'uso quotidiano per mantenere l'inchiostro fluido, ma anche molto deleteri se l'ermeticità viene mantenuta per molti mesi: il vapor d'acqua intrappolato può causare corrosione dei particolari metallici interni al cappuccio, pennino compreso.

Occorre pertanto lasciare la penna aperta col pennino in su per un paio di settimane, in modo che l'acqua abbia tutto il tempo di evaporare. Inizialmente si può accelerare la sua fuoriuscita appoggiando la punta del pennino su un foglio di carta assorbente.

Altri argomenti da esaminare:

  • lasciare o no dell'acqua nello stantuffo se questo è in sughero?

Direi di no. Glicerina ?

  • scatola non ermetica per celluloide
  • effetto dei contenitori in plastica e/o pelle sulle parti metalliche
  • riporre al buio (solo per l'ebanite e l'argento?)

Lucidatura

Nel paragrafo precedente si è parlato della pulizia interna della penna e del lavaggio della stessa. In questo caso le indicazioni sono sostanzialmente generiche dato che attengono alle modalità per rimuovere l'inchiostro e che il gruppo pennino vede l'uso di materiale sostanzialmente analoghi.

Un secondo aspetto della pulizia invece è quello dell'esterno della penna, che in questo caso dipende in maniera essenziale da come questo è realizzato ed in particolare dai materiali usati per lo stesso, pertanto prenderemo in esame alcune casistiche specifiche.

Celluloide

da fare

Ebanite

da fare

Metallo laminato

da fare

Argento

Due link ad alcune metodologie per la ripulitura di oggetti in argento utilizzabili anche per le penne stilografiche:

Un consiglio: prima di imbarcarvi nell'impresa con la vostra penna preferita, provate con qualche oggetto di argento a cui non tenete. Questo vi servirà a vedere l'effetto e per convincervi della bontà del metodo. Vi accorgerete allora che è fondamentale la sgrassatura dell'oggetto da pulire. Se ci sono delle macchie di grasso, (ditate) la pulizia le evidenzia. Quindi è opportuno lavarsi bene le mani per togliere il grasso e poi lavare accuratamente l'argento della penna col sapone per non lasciarci impronte.

Bisogna tener conto che questo metodo di pulizia, riporta l'argento al suo stato naturale e quindi rimuove le parti nere che talvolta danno l'aspetto antico alla penna sottolineando incisioni, sbalzi e quant'altro. Valutate se il vostro desiderio è di avere una penna con l'aspetto come se fosse uscita di fabbrica stamattina. Ne potreste rimanere delusi.


Resina plastica

da fare

Riferimenti esterni