Uso delle spazzole per lucidare

Da FountainPen.
Versione del 13 gen 2018 alle 13:13 di Piccardi (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Jump to navigation Jump to search

La soluzione più rapida ed efficace per effettuare la lucidatura di una penna è senza dubbio quella dell'uso delle apposite spazzole per lucidare. Benché si tratti di una soluzione che da risultati che spesso lasciano a bocca aperta, si deve avere ben presente che questi sono ottenuti per via di una azione abrasiva, e che una maggiore velocità e facilità di lucidatura significano anche una maggiore velocità e facilità nel far danni. Per questo in molti casi, un panno, una buona pasta lucidante e tanto olio di gomito sono più che sufficienti.

Esistono diversi tipi di spazzole, più o meno morbide (a setole o a strisce di stoffa) e diversi tipi di paste, più o meno abrasive, da impiegare in maniera diversa. In generale si opera con spazzole più dure, come quelle di fig. 2, quando di va ad operare sul metallo. Si usano spazzole più morbide, come quella in fig. 1, quando si opera su materiali più delicati (celluloide o ebanite).

Benché l'attrezzo più adatto per l'uso delle spazzole sia un motore dedicato a velocità e direzioni regolabili, come quello di fig. 3, si può ottenere un risultato sostanzialmente equivalente montando le spazzole su un trapano, e bloccando lo stesso con una morsa, come illustrato in figg. 4 e 5.

Una volta predisposta la spazzola il primo passo è quello di caricare la spazzola con la pasta lucidante, da fare usando la spazzola sul panetto di quest'ultima in modo che venga assorbita dalle strisce di stoffa (o dalle setole) della stessa, come illustrato in fig. 6.

Fig. 6 - Caricamento della spazzola. Fig. 6 - Caricamento della spazzola.
Fig. 6 - Caricamento della spazzola.

Fotografie dell'articolo: