Kaweco Elite
Storia
Il modello Elite venne introdotto sul mercato da Kaweco nel 1937, come nuova linea di punta dell'azienda, andando a sostituire il precedente modello Dia. La produzione venne ripresa nel dopoguerra, e non è nota una data di dismissione, assumeremo pertanto in maniera arbitraria, ai fini della gestione della cronologia, il 1955, come indicativo degli anni '50.
Caratteristiche tecniche
La Elite non si contraddistingue per particolari innovazioni tecniche rispetto alla produzione tedesca del suo tempo. Una caratteristica comune è l'uso di un fondello rimuovibile per l'accesso al pomello che aziona il meccanismo di caricamento. Il cappuccio è con chiusura a vite. La clip è montata ad anello con una testina di plastica con un inserto metallico con il logo della ditta.
Materiali
Le versioni iniziali erano realizzate in celluloide, con la sezione finale del corpo trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Le finiture erano in metallo laminato oro, il pennino in oro a 14 carati.
Sistema di riempimento
Le penne di questa serie sono tutte dotate di un ordinario (per la produzione tedesca dell'epoca) caricamento a stantuffo, realizzato in ebanite. Il sughero è montato, come nel resto della produzione Kaweco tramite un pomello a forma di fungo che si incastra nella parte terminale dell'albero, fissato da una sottile asticella metallica (da finire, mettere lo schema nella sezione riparazioni).
Versioni
Di questo modello esistono almeno due versioni, la prima, introdotta nel 1937, prevede quattro(?) diverse dimensioni (183?, 185, 187?, 190), ha una veretta cesellata bicolore (due bordi dorati esterni con la cesellatura centrale argentata).
La seconda versione (dopoguerra?) prevede tre dimensioni (583, 585, 587) e due semplici anelli sul cappuccio.
Colori
Le penne vennero prodotte prevalentemente in colore nero, ma come elemento decorativo la celluloide veniva incisa con lavorazioni ad incisioni geometriche analoghe al guilloché. Sono comunque note anche versioni in celluloide colorata (più rare), anche se non è nota una lista completa di colori, sono stati trovati esemplari nei colori: rosso marmorizzato, ecc. .
Pennini
I pennini erano in oro a 14 carati con il foro di areazione tondo. La stampigliatura prevedeva la presenza della scritta "Kaweco" in stampatello sopra il nuovo logo ottagonale Kaweco e la caratura indicata sotto ques'ultimo nella parte bassa del pennino. Non è nota una lista di misure della punta, ma almeno negli anni '50 erano senz'altro presenti quelle indicate nella tabella mostrata in questa brochure.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
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Riepilogo delle informazioni disponibili
Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.
Cronologia
Anno | Avvenimento |
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1937 | l'azienda introduce le Kaweco Elite |
Riferimenti esterni
- nessuno per ora
Note
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.