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Procedura di smontaggio e rimontaggio per penna Aurora 88

Smontare una stilografica è sempre una soluzione estrema. Normalmente, come per la medicina, prima di intervenire sul paziente si provano delle terapie alternative ( prima regola:non fare male!). Se qualcosa è incurabile, o nel nostro caso rotto, allora si opera… ma con giudizio!

Questa piccola guida, redatta sull’esperienza di appassionati, vi illustrerà una sequenza per smontare e rimontare l’Aurora 88 (nelle varie versioni).

L’ Aurora 88 è una penna molto ricca di particolari: solo il corpo penna conta circa 20 pezzi. Vediamo come disassembrarli:


1. Estrazione del pennino. La prima cosa da fare è preservare il pennino da possibili colpi e/o cadute durante le fasi di smontaggio. L’estrazione del pennino può essere effettuata prendendolo per la punta con un oggetto morbido (panno o carta da cucina) e, tirandolo verso l’esterno stretto tra le dita. Nel caso questo non vi riesca facilmente, non tentate di aiutarvi con attrezzi quali pinze e simili, esiste un piano B: passate al punto 2!


2. Svitare la sezione porta pennino dal corpo. Normalmente, tutte le penne che devono garantire una tenuta tra queste due parti hanno uno strato di collante che seccandosi rende difficoltosa l’operazione di svitamento. Per ovviare a ciò, potete riscaldare la zona di giunzione con l’aria calda di un phon. (vedi zona indicata nella fig. 1). Naturalmente l'azione deve essere eseguita su tutta la circonferenza interessata. Un altro metodo per riscaldare la zona è quello di passare la penna (solo per la parte interessata) sopra ad un fornelletto a spirito. E’ una tecnica da riparatori provetti che richiede una discreta maestria. Se vi distraete un attimo la resina della vostra penna potrebbe deteriorarsi, quindi se volete provare… fatevi le ossa su una penna da rottamare

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fig.1 - zona da riscaldare

3. Separazione della sezione porta pennino dal corpo. Dopo aver scaldato la zona indicata nel punto 2, prendete con le mani le 2 parti ed agite con una torsione in senso antiorario, ovvero svitate. Se forzando non vi riesce, scaldate ancora un poco e riprovate. (NON usate le pinze). Il risultato lo potete vedere nella figura 2. L’anellino è evidenziato con una freccia perché è asimmetrico,ha un verso. Se lo smontate, avrete il 50% di possibilità che rimontandolo non entri nella sede. Non forzatelo ma provate a girarlo.

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fig.2 - separazione della sezione porta pennino dal corpo

4. Estrazione dell’alimentatore e del pennino. Ora che avete il pezzo in mano, potete procedere all’estrazione dell’alimentatore. Per fare ciò, occorre un tubetto che abbia un Øest. max. di 5,5 mm ed un Øint. min. di 2,8mm. (vedi esempio nella figura 3)

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fig.3 - tubetto per estrazione alimentatore

Inseritelo nella sezione porta pennino e spingete. (vedi figura 4). Non ci sono ritenute meccaniche, per cui lo sforzo è dovuto solo all’attrito tra le parti.

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fig.4 - inserzione del tubetto