Pelikan 100N

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Storia

Pubblicità della 100N degli anni '40.

La 100N, in cui la "N" era stata introdotta come il suffisso di neu (nuovo), venne introdotta sul mercato da Pelikan nel 1937, ma soltanto sui mercati esteri,[1] il lancio sul mercato tedesco avvenne invece nel 1938, in occasione del centenario dell'azienda. Rispetto alla precedente 100 la 100N era dotata di una linea più affusolata, maggiormente adeguata alle tendenze stilistiche del momento. La penna inoltre era di 5 mm più lunga e pure leggermente più larga, garantendo una maggiore quantità di inchiostro.

La prima apparizione di questa penna però deve essere spostata all'indietro almeno di un anno, almeno per la versione Magnum, prodotta in dimensioni maggiori per il mercato portoghese e spagnolo a favore di Monteiro Guimarães e finora ritenuta una variante realizzata in un secondo tempo. Infatti per la Magnum, che a questo punto diventa più probabilmente un prototipo, è stato ritrovato questo ordine dell'ottobre 1935, consegnato nel 1936.[2]

Insieme alla versione base vennero lanciate da subito anche le versioni con corpo e cappuccio colorati, che restarono comunque destinate prevalentemente al mercato estero. Con il lancio sul mercato interno vennero introdotte anche le versioni di lusso con il corpo in oro, o con corpo e cappuccio in metallo laminato o in oro massiccio. Venne prodotta anche la versione Toledo come per la 100, e nel 1939 vennero introdotti dei modelli da tavolo.

La produzione della 100N risentì comunque notevolmente delle difficoltà causate dall'incombente periodo bellico, in particolare dal 1938 incominciò a scarseggiare (e poi ne venne vietato l'uso) l'oro per i pennini, prima sostituito dal palladio e poi dall'acciaio. La produzione proseguì comunque fino all'incirca il 1942 per il mercato interno, data dopo la quale sul mercato interno rimase in produzione soltanto il modello 100, mentre la produzione della 100N venne destinata solo all'esportazione. Nel 1943 la produzione di stilografiche e relative parti di ricambio divenne illegale a partire dal 1 maggio, ma alla Pelikan fu consentito di mantenere una produzione principalmente rivolta al mercato estero.

La produzione della penna riprese nel 1947, con una nuova versione sostanzialmente identica alla precedente[3] inoltre non venne ripresa la produzione delle varianti di lusso dismesse nel 1942. La produzione proseguì con poche variazioni tecniche fino alla dimissione definitiva del modello nel 1954, quattro anni dopo l'introduzione della nuova Pelikan 400.

Caratteristiche tecniche

La 100N è una evoluzione della 100 di cui eredita tutte le caratteristiche di funzionamento, la sola variazione tecnica degna di nota (a parte quella relativa al cambiamento delle dimensioni) è l'uso di una testa del pistone in materiale plastico al posto del sughero avvenuta all'incirca nel 1941. Il cappuccio resta con chiusura a vite e la clip con montaggio ad anello.

Materiali

Le versioni iniziali presentano cappuccio e meccanismo in ebanite, anche se il cappuccio venne in seguito realizzato in celluloide, come la banda decorativa del corpo (la binde) ed il resto del corpo. Le finiture e la clip erano in metallo dorato, a parte le versioni di lusso che presentano finiture, corpo e cappuccio in oro a 14 carati. I pennini erano in oro a 14 carati, sostituito nel periodo bellico da pennini in palladio o acciaio al cromo-nichel.

Sistema di riempimento

Come la 100, anche la 100N venne realizzata esclusivamente con il caricamento a stantuffo, rimasto sostanzialmente invariato rispetto al precedente fino al 1942, anno in cui il sigillo finale in sughero venne sostituito da un sigillo in materiale plastico scuro, a sua volta sostituito, nel 1953, da un altro materiale plastico, stavolta trasparente.

Versioni

Le versioni iniziali sono sostanzialmente due, la versione di base, la vera e propria 100N di colore nero tranne la banda decorativa, e le versioni colorate, denominate 101N. Entrambe comunque sono della stessa forma e dimensione; come la 100 infatti anche la 100N venne prodotta in una sola dimensione, con una unica eccezione, una variante prodotta soltanto sul mercato portoghese, denominata Magnum, dotata di maggiori dimensioni, ed estremamente rara. Come avvenuto per la 100 vennero mantenute anche per le 101N le versioni colorate con la testina del cappuccio ribassata e la clip alta, che non vennero però commercializzate in Germania.

A queste si aggiungono le versioni di lusso, con corpo o corpo e cappuccio in metallo laminato in oro o in oro bianco o totalmente in oro massiccio, e la versione Toledo; in questo caso però per queste penne non venne utilizzato un numero diverso od una diversa sigla, come in precedenza, ma vennero identificate con un riferimento esplicito al tipo di decorazione, come 100N Gold (corpo in oro 14 carati), 101N Weisgold (corpo e cappuccio laminati in oro bianco), 100N Toledo (corpo con lavorazione Toledo), 101N Gold (corpo e cappuccio in oro).

Nel 1939 vennero anche lanciate sul mercato due versioni da scrivania, denominate 100Na e 100Nf, e distinte per il fatto che la prima aveva una estensione del fondello rimovibile, mentre la seconda la aveva fissa. La differenziazione consentiva così di rivolgersi sia ai privati che potevano riutilizzare la penna in maniera normale, sia alle aziende che potevano fornire ai dipendenti delle penne senza doversi preoccupare che queste potessero "smarrirsi", grazie alla loro scarsa usabilità come penne ordinarie al di fuori dell'ufficio.

La penna venne inizialmente realizzata con il cappuccio in ebanite, ed i primi modelli (molto rari) sono caratterizzati dal vecchio logo con quattro pulcini sulla testa del cappuccio. Le uniche incisioni presenti sono quelle presenti sulla testina del cappuccio, in orizzontale appena sopra la clip, queste possono riportare una fra le seguenti scritte: "Pelikan PATENT Pelikan PATENT", "GÜNTER WAGNER GERMANY Pelikan", "GÜNTER WAGNER Pelikan", "GÜNTER WAGNER GERMANY PELIKAN 100N", "Pelikan D.R.P. Pelikan D.R.P.".

Delle penne esistono anche delle varianti prodotte per il mercato italiano e marcate "Pelikan GERMANIA", non è chiaro se prodotte direttamente in Germania e poi importate, o create negli stabilimenti di Milano dopo il passaggio dei macchinari per la lavorazione dell'ebanite, passaggio di data incerta, attribuito al 1939 o all'immediato dopoguerra.[4]

Una serie di 100N e 101N

Le due varianti principali sono comunque quella con due verette sottili o con una veretta rigata singola sul cappuccio, accompagnate rispettivamente da una clip liscia e da una clip rigata. Per il resto la forma, con l'eccezione dei modelli con testina del cappuccio sottile, è identica, con le estremità affusolate. L'unica variazione è l'eliminazione, a partire dal 1949 dello scalino presente sulla parte finale della sezione pennino.

Colori

La 100N venne introdotta nel 1937 in tre colori base per la banda decorativa, il verde, il nero ed il grigio, mentre il cappuccio ed il fondello erano in ebanite o celluloide nera. I primi due colori vennero mantenuti fino alla fine della produzione nel 1954, mentre il grigio venne dismesso nel 1951. Nel 1950 vennero anche introdotte delle versioni con la banda sul corpo in verde striato o in marrone striato (simile alla 400).

Nel 1937 vennero anche introdotte le 101N con corpo e cappuccio colorati, la versione in color tartaruga era prodotta sia con il solo corpo che con il corpo ed il cappuccio in celluloide color tartaruga, con le restanti parti (sezione, fondello e talvolta testina del cappuccio) in ebanite rossa. Una seconda variante era prodotta con corpo e cappuccio in celluloide a pelle di lucertola con le restanti parti (sezione e fondello) di colore nero. Tutte queste versioni vennero dismesse nel 1951.

Pennini

Le 101N erano dotate dello stesso pennino in oro a 14 carati montato sulla 100, con l'incisione "Pelikan" e la caratura (con le due scritte "585" e "14Karat") disposte su tre linee. Nel 1938 (a partire da maggio), in conseguenza delle limitazioni imposte all'uso dell'oro, vennero introdotti i primi pennini in palladio, marcati "Pd", quando l'anno successivo anche l'uso del palladio venne ristretto vennero introdotti i pennini i acciaio al cromo-nichel, marchiati "CN".

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
100N 5" ? come è fatta
Magnum 5" ? come è fatta


Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1937 l'azienda introduce le Pelikan 100N (nei mercati esteri)
1937 l'azienda modifica l'alimentatore passando dalla lamella centrale corta alle tre lamelle lunghe[5]
1938 l'azienda inizia l'uso generico dei pennini in palladio (marcati "Pd")
1938 l'azienda introduce sul mercato tedesco la 100N
1938 l'azienda introduce le varianti di lusso 100N Gold, 101N Weisgold, 100N Toledo, 101N Gold della 100N
1938 l'azienda passa al logo con due pulcini (?)
1939 l'azienda introduce su tutti i modelli i pennini in cromo-nichel (marcati "CN") come sostituti di quelli in oro o palladio
1942 l'azienda ferma la produzione delle versioni di lusso della Pelikan 100N
1942 l'azienda sostituisce il sughero dello stantuffo con materiale plastico nero (ottobre)
1942 l'azienda produce la Pelikan 100N senza verette metalliche per il mercato interno
1943 l'azienda ferma totalmente la produzione per il mercato interno
1944 l'azienda ferma totalmente la produzione in Germania
1947 l'azienda riprende la produzione
1949 l'azienda introduce una nuova versione della 100N con una sola vera sul cappuccio e clip rigata[6]
1949 l'azienda riprende la produzione di pennini in oro
1949 l'azienda rimuove lo scalino dalla sezione della 100N
1950 l'azienda introduce e poi ritira i colori verde/nero e marrone/nero a righe come per la 400
1951 l'azienda ritira il colore grigio della 100N
1952 l'azienda dismette il pennino CN
1953 l'azienda introduce il nuovo stantuffo con pistone in plastica trasparente per la 100N
1953 l'azienda rende il gruppo pennino della 100N rimuovibile con l'aiuto di una apposita chiave
1954 l'azienda dismette le Pelikan 100N

Riferimenti esterni

Note

  1. Dittmer e Lehman riportano la data del 25 marzo 1937.
  2. la scoperta è stata riportata da Vasco Pisco in questa discussione.
  3. è stata avanzata l'ipotesi che la versione con una sola veretta più ampia sul cappuccio sia quella prodotta nel dopoguerra, ma questo non pare corretto, infatti Dittmer e Lehaman dicono che entrambi i modelli con una o due verette erano riportati su Pelikan Blatter del 1938, anche se nelle appendici dello stesso libro datano la versione con una sola veretta al dopoguerra e quella con due all'anteguerra.
  4. questo almeno quanto asserito in questa dicussione.
  5. secondo Martin Lehemann, vedi questa pagina.
  6. secondo quanto riportato da Dittmer e Lehemann.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.