Stiassi e Tantini

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The Stiassi e Tantini company (which historically has gone through many name changes) is one of the oldest fountain pens manufacturers on the Italian market, but unlike the other major Italian brands its production has been deployed with a variety of different names, of which the best known are The Scotland and Tabo. The brand The Scotland is the older of the two, and dates back to 1920, the brand Tabo instead was adopted from the late '30s.

The company was active in Bologna and often is assumed that there are ties (in particular for the The Scotland brand production) with OMAS (but none is clearly documented). It is considered for the quality of its pens one of the most interesting historic Italian producers. The company produced high-quality fountain pens until all the 40s, but suffered heavily in the post-war from the effects the success of the ballpoint pen, and production ceased in the '50s.

History

The company's origins are between the oldest ones in Italy and at the Chamber of Commerce of Bologna the company appears to have been founded as Stiassi e Tantini in 1919 (12/17/1919) by Giuseppe Tantini and Giorgio Stiassi having a corporate purpose as Commercio di articoli di cancelleria e carta da scrivere (stationery and paper commerce). It was based in "via Combusti 5" and "via Nazario Sauro 1", in Bologna.[1]

The Stiassi e Tantini activities remained predominantly in the field of the stationery commerce and the firm was until 1924 the only representative for Italy of Woodstok typewriters. The fountain pens production was presumably stared with the brand The Scotland, although some believe that this brand has been primarily used for marking pens produced by others (presumably OMAS and Montegrappa).

La storia del marchio The Scotland resta comunque molto incerta, nel 1920 i due soci della Stiassi e Tantini fondarono la A.S.C.A. (Azienda Specializzata in Cancelleria ed Affini) e registrarono la ditta The Scotland Pen Italiana presso la Camera di Commercio di Bologna, presumibilmente in forza delle forti tendenze esterofile presenti sul mercato italiano della penna stilografica, che all'epoca videro nascere numerosi marchi con denominazioni anglosassone. L'unico altro documento noto a proposito del marchio è una fattura del 4 febbraio 1930 a nome dell'azienda Armando Merighi in cui viene raffigurata una stilografica denominata The Scotland Pen Self Filling, in cui l'azienda viene qualificata come concessionario per l'Italia, questi in seguito risulta aver registrato il marchio Mercurio, molto comune sui pennini economici.

La registrazione del marchio risulta essere avvenuta nel 1931 (Reg. Gen. N. 44193), mentre in seguito è registrata una variazione in Scotland Italiana (marchio depositato nel 1936 e riconosciuto nel 1937 Reg. Gen. N. 54732), e frutto probabilmente delle cambiamenti di clima dovuto alla lotta contro le tendenze esterofile ed alla esaltazione della italianità portata avanti dalla propaganda del regime fascista. Il legame con la Tabo viene comunque confermato dalla presenza di un modello di grosse dimensioni marcato Scotland Italiana - Tabo Mod 1926.

Le penne della Scotland vedono, per gli esemplari più antichi, la presenza di modelli safety, realizzati sia in ebanite nera cesellata che in versione rivestita con metallo laminato in oro decorato con incisioni geometriche. Non sono note denominazioni precise di questi modelli se non quelle presenti nella fattura citata precedentemente che riporta i seguenti nomi: special, junior, 9I safetj, zigrinato tipo Waterman 40.

I primi modelli in celluloide sono, come per molta altra produzione dello stesso periodo, imitazioni della Duofold. A dimostrare l'influenza della produzione anglosassone, si tratta in questo caso di modelli recante le incisioni The Scotland Pen e Self filling su due righe sul corpo e pennino in oro marcato The Scotland Pen e Made in England, che nei modelli degli anni '30 verranno sostituiti da pennini marcati Scotland Italiana e Made in Italy.

A questi modelli seguono, databili anche questi agli anni '30, dei modelli ogivali dotati dello stesso tipo di fermagli e finiture dei precedenti modelli imitazioni della Duofold, ma con testa del cappuccio e fondo del corpo affusolati. Pare invece esservi un coinvolgimento della Omas nella produzione, probabilmente successiva, di modelli sfaccettati derivati in maniera abbastanza evidente dalla Omas Extra, denominate The Scotland Prisma. La produzione di penne a marchio The Scotland pare essersi interrotta con l'avvento della seconda guerra mondiale.

File:1943-Tabo-Trasparente.jpg
Una pubblicità della Tabo

La produzione di delle stilografiche a marchio Tabo è piuttosto tardiva e viene fatta risalire alla fine degli anni '30. Le attività della Stiassi e Tantini risultano cessare nel 1939, ma è dell'anno precedente la fondazione, da parte dei due soci, della S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini), successivamente (nel 1940?) rinominata F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) che è la ditta da cui ha origine la produzione delle penne marchiate Tabo, sigla usata come abbreviazione della dicitura Tantini - Bologna. Negli anni successivi la ragione sociale venne nuovamente cambiata in Stiassi e Tantini S. A., dicitura che appare nelle prime pubblicità delle penne Tabo risalenti agli inizi degli anni '40.

Le serie dei modelli Tabo della fine degli anni '30 erano prodotte in versioni diverse a seconda dei sistemi di caricamento, esistevano infatti modelli a pulsante di fondo, denominati Mentis, e modelli con caricamento a depressione simile a quello della Vacumatic denominati Trasparente oltre che modelli sfaccettati con il più ordinario caricamento a levetta, simili alla Omas Extra, identificati con la cifra 1931. Infine sono presenti anche modelli rientranti in ebanite o rivestiti, molto simili a quelli presenti nella produzione Montegrappa, denominati con un codice numero a quattro cifre.

Oltre ai precedenti modelli marcati Tabo, che costituivano la produzione di maggior pregio e che non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità alle penne degli altri principali costruttori italiani, l'azienda realizzò anche stilografiche di seconda fascia, ad un prezzo minore, utilizzando una serie di sottomarche come StyBy, Stibi, EsseTibi, S.T.B..

Una Tabo S

Nel dopoguerra l'azienda dovette affrontare la crescita della concorrenza e l'impatto dell'introduzione delle resine plastiche nella produzione di stilografiche, la cui diffusione andava rapidamente aumentando anche in Europa. Le linee vennero riviste passando al caricamento a stantuffo, venne introdotta la linea Vertex a pennino coperto (sostituita poi dalla Tabo V) e le due linee S e CO ad indicare rispettivamente i modelli con pennino scoperto e con cappuccio metallico (Cappuccio Oro).

Nel 1948 la Stiassi e Tantini si sciolse definitivamente, ma la famiglia Tantini proseguì per un certo periodo le attività con la P. Tantini & C Srl; venne aperta a Bologna una attività commerciale sotto questo nome, ma la produzione delle stilografiche non si estende oltre gli anni '50. Con la crisi derivante dal successo della penna a sfera usa e getta le attività dell'azienda si diversificarono nel commercio di inchiostri, materiale da cancelleria e chincaglierie, fino al fallimento avvenuto nel 1972.

Template:CronoMarche |- | 1919 || Fondata a Bologna la Stiassi e Tantini |- | 1920 || Stiassi e Tantini registrano il marchio The Scotland Pen Italiana |- | 1939 || La Stiassi e Tantini chiude, sostituta dalla S.I.S.A. (Società Italiana Stilografiche e Affini) |- | 1940?[2] || La S.I.S.A. diventa la F.I.S.A. (Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini) |- | 1941?[3] || La F.I.S.A. diventa la Stiassi e Tantini S. A. |- | 1948 || La Stiassi e Tantini S. A. chiude le attività |- |}

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Note

  1. information about this brand were found mainly by the second volume of La storia della stilografica in Italia by Letizia Iacopini, and in the sources cited therein.
  2. data incerta, si suppone l'anno seguente la fondazione della S.I.S.A.
  3. data indicativa, si intendono i primi anni '40

Riferimenti esterni

  • nessuno, per ora