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piston filler

Sistemi di caricamento

Il caricamento a stantuffo (chiamato usualmente piston filler nel mondo anglosassone) venne ideato da Theodor Kovacs, un ingegnere ungherese che aveva prestato servizio come ufficiale dell'esercito durante la prima guerra mondiale, che lo brevettò nel 1923, anche se la prima stilografica ad utilizzarlo comparve solo nel 1929, con il lancio della Pelikan 100 che segnò l'ingresso della Pelikan nel mercato delle stilografiche.

Il meccanismo originale, di cui sono state comunque realizzate numerose varianti, prevede la presenza di una doppia vite elicoidale azionata da un fondello. La rotazione di quest'ultimo consente di far scendere e salire il pistone dello stantuffo all'interno del corpo della penna, che assume la funzione di serbatoio. Da allora sono state elaborate innumerevoli varianti del meccanismo che consente lo spostamento dello stantuffo.

Dalla sua introduzione il meccanismo venne adottato in breve tempo prima da tutti i produttori tedeschi e poi da buona parte di quelli italiani. A parte la Nozac della Conklin non ebbe invece praticamente alcuna diffusione negli Stati Uniti, ed una scarsa diffusione anche negli altri principali paesi produttori (Giappone e Regno Unito).

Il principale vantaggio del caricamento a stantuffo è la maggiore capienza, a parità di volume, rispetto a qualunque altro meccanismo basato su un sacchetto di gomma, insieme alla possibilità di consentire la visualizzazione dell'inchiostro in caso di corpo trasparente. Inoltre questo tipo di caricamento, ancorché più complesso meccanicamente, si è sempre rivelato molto più resistente all'usura di altri sistemi, sia per l'assenza di parti in gomma che tendono a indurirsi, che di parti in metallo flessibile che tendono ad arrugginire o rompersi.

Esso risulta però nettamente inferiore in termini di capacità, per il volume necessario ad ospitare il meccanismo, rispetto ad altri caricamenti come quello a siringa rovesciata. Il sistema infatti prevede che la parte superiore del corpo penna sia occupata dal meccanismo, e la parte utilizzabile come serbatoio (quella coperta dall'escursione del pistone) resta solo una frazione del corpo della penna. Alcune varianti, come lo stantuffo telescopico introdotto dalla Luxor e adottato poi anche dalla Montblanc nel 1935, consentono però di diminuire nettamente la lunghezza del meccanismo, ottenendo una capacità superiore, al prezzo di una notevole complessità meccanica (e relativa fragilità).