Dia

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Una Dia 802 del dopoguerra.

Storia

Una Dia 85

Il modello Dia venne introdotto sul mercato da Kaweco nel 1934, come linea di punta dell'azienda, con il passaggio al caricamento a stantuffo. Con l'introduzione della nuova linea di punta Elite nel 1937 la linea venne ristilizzata per diventare di fascia media. Rimase in produzione come linea di fascia bassa fino agli '50 con penne per il mercato studentesco. Si è assunta come data di dismissione del modello, ai soli fini della gestione cronologia, il 1955, la scelta è totalmente arbitraria e priva di qualunque riscontro.

Caratteristiche tecniche

La Dia è stato il primo modello con caricamento a stantuffo realizzato dalla Kaweco, ma non si contraddistingue per particolari innovazioni tecniche rispetto alla produzione tedesca del suo tempo. Il sughero è mantenuto sull'albero con un incastro a fungo bloccato con un ago in metallo. Una caratteristica comune ad alcune versioni è l'uso di un fondello rimuovibile per l'accesso al pomello che aziona il meccanismo di caricamento.

Materiali

Le versioni iniziali erano realizzate in celluloide, con la sezione finale del corpo trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro. Le finiture erano in metallo laminato oro, il pennino in oro a 14 carati. Nel dopoguerra i modelli vennero ristilizzati e realizzati in resina plastica.

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie sono tutte dotate di un ordinario (per la produzione tedesca dell'epoca) caricamento a stantuffo, realizzato in ebanite. Il sughero è montato, come nel resto della produzione Kaweco tramite un pomello a forma di fungo che si incastra nella parte terminale dell'albero, fissato da una sottile asticella metallica (da finire, mettere lo schema nella sezione riparazioni).

Versioni

Un catalogo del dopoguerra con i modelli Dia di quel periodo

Le versioni iniziali vennero prodotte in due misure, denominate 83 ed 85. A questa in seguito si affiancò la 125, prodotta come modello di lusso, di maggiori dimensioni e con fondello e testa del cappuccio in metallo dorato e cesellato. Un catalogo del 1939,[1] in cui la Elite compare come modello di lusso, riporta oltre alle 83 ed 85, tre ulteriori versioni di dimensioni maggiori via via crescenti, la 87, la 89 e la 90.

In seguito (dopo la guerra, datazione non nota) venne effettuata una ristilizzazione della linea in cui il fondello divenne più affusolato e solidale con il meccanismo, e si ebbe un progressivo passaggio dalla celluloide alla resina plastica, con penne di dimensione più ridotta marchiate con i numeri 802, 803 e 805 in dimensione crescente.

Colori

Le penne vennero prodotte prevalentemente in colore nero, anche se sono noti, almeno per la prima serie, versioni in colori marmorizzati. Il catalogo del 1939 mostra quattro varianti in grigio, rosso, verde e blu marmorizzato.

Codice Significato
EF extrafein (extrafine)
F fein (fine)
M mittel (medio)
B breit (largo)
BB extrabreit (extralargo)
09 extrafein scrägspitzen (OEF)
08 fein scrägspitzen (OF)
07 mittel scrägspitzen (OM)
06 breit scrägspitzen (OB)
05 extrabreit scrägspitzen (OBB)
FK fein kugelspitzen
MK mittel kugelspitzen
SF fein schulfeder
SM mittel schulfeder

Pennini

I pennini erano in oro a 14 carati, con inciso il nuovo logo Kaweco e la caratura. Per le gradazioni si può riferimento alla tabella a fianco, ricavata da un volantino che la riporta per le Sport, che spiega il significato dei codici numerici che si trovano su alcuni modelli.

Questa classificazione viene illustrata per il modello Sport, ma è stata rivenuta anche su alcuni esemplari di altri modelli (comprese appunto le Dia), sono comunque anche stati rinvenuti codici ulteriori, come OB, non indicati in tabella.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
83 11.1 cm Cappuccio 5.5 x 1.2 cm, Fusto 10.4 x 1.05 cm. Versione pre-guerra
85 12.5 cm Cappuccio 5.7 x 1.33 cm. Fusto 12.2 x 1.20 cm. Versione pre-guerra
87 ? Versione pre-guerra
89 ? Versione pre-guerra
90 13.0 cm Calzata: 15.5 cm, corpo 12.5 cm
125 12.6 cm Cappuccio 5.75 x 1.4 cm, Fusto 12.2 x 1.15 cm. Versione pre-guerra
802 ? Versione dopo-guerra
803 11.6 cm Cappuccio 5.8 x 1.3 cm, Fusto x 1.1 cm. Versione dopo-guerra
805 12.4 cm Cappuccio 6.1 x 1.3 cm, Fusto 11.5 x 1.1 cm. Versione dopo-guerra
807 ? Versione dopo-guerra

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1934 l'azienda introduce le Dia

Riferimenti esterni

  • [1] galleria di scansioni in cui compare anche il modello.

Note

  1. in questa pagina ora non più disponibile.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.