Ancora Duplex
Storia
Questa linea di penne, da non confondersi con la precedente linea omonima dell'Aurora, venne introdotta dalla Ancora all'inizio degli anni '30[1] come serie di punta della produzione della casa; le Duplex erano penne molto raffinate che riprendono lo stile art decò in voga a quel periodo, ricordando per certi versi le forme della Equipoised della Eversharp.
Della serie Duplex sono note due varianti principali, distinte per il rispettivo sistema di caricamento: a levetta o a pulsante di fondo. Non è chiaro però se queste due varianti siano state prodotte o lanciate sul mercato contemporaneamente o in tempi diversi.
Non è nota una data di dismissione e si presume che la produzione sia proseguita fino agli anni '40.[2]
Caratteristiche tecniche
Le penne di questa serie erano caratterizzate da un eccellente qualità costruttiva, anche se non si contraddistinsero per nessuna innovazione tecnica particolare. Le clip erano montate ad incastro sul controcappuccio. Il cappuccio era con chiusura a vite.
Materiali
Le penne di questa serie erano realizzate in celluloide, con finiture e fermaglio in metallo laminato oro; il pennino era in oro a 14 carati.
Sistema di riempimento
Le penne di questa serie vennero realizzate in due versioni diverse: una di queste era equipaggiata con il caricamento a levetta, l'altra con il caricamento a pulsante di fondo.
Versioni
Le penne di questa serie vedevano la presenza di due diverse versioni; la prima, con caricamento a levetta venne prodotta in quattro diverse dimensioni: da signora, media, grande e oversize. Il fermaglio era a rotellina, simile a quello usata nei primi modelli delle Doric, ma ancor di più, se non sostanzialmente identico, a quello che si ritrova sui contemporanei modelli di Omas e Columbus.
Le decorazioni di questa prima versione erano molto raffinate, tutte le finiture erano in metallo laminato in oro, il cappuccio presentava tre sottili anellini dorati sul fondo, a questi si aggiungevano altri tre anelli decorativi, il primo posto in testa al cappuccio, e gli altri due sul corpo, una davanti, in corrispondenza del cappuccio ed uno in prossimità del fondo. Infine sul corpo era marchiata la dicitura Ancora Duplex insieme al logo dell'ancora.
La seconda versione, caratterizzata dal caricamento a pulsante di fondo, era invece prodotta solo in tre misure. Il fermaglio era con terminazione a pallina, ed il cappuccio aveva una sola veretta sul fondo, anche le penne di questa erano marchiate, allo stesso modo delle precedenti, con il logo dell'ancora e la dicitura Ancora Duplex sul corpo.
Colori
Le penne di questa serie vennero realizzate in una grande varietà di celluloidi diverse, con colorazioni variegate o striate. Non è noto un preciso elenco di colori.
Pennini
Le penne di questa serie montavano un pennino marcato Ancora in oro a 14 carati.
Misure
Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.
Versione | Lunghezza | Altre misure: lunghezze, diametri, pesi |
---|---|---|
? | 1x.x cm | 1x mm il cappuccio, 11mm il corpo |
Cronologia
Anno | Avvenimento |
---|---|
1933 | l'azienda introduce le Ancora Duplex [3] |
1938 | l'azienda porta la produzione a Arona[4] |
Materiale disponibile
Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.
Riferimenti esterni
- nessuno per ora
Note
- ↑ si assume come data indicativa il 1932, come riferimento alla prima metà degli anni '30.
- ↑ si assume, ad uso della generazione della cronologia, una data di fine produzione nel 1945, che è totalmente arbitraria e senza alcun riscontro fattuale.
- ↑ dalla registrazione del marchio.
- ↑ la data è desunta da un articolo pubblicato sull'Illustrazione Italiana, in un inserto dedicato alle produzioni autarchiche, pubblicato sul supplemento al N. 17 del 1938, in cui si riporta la notizia che la produzione nel nuovo stabilimento di Arona sarebbe partita a giorni.