Guilloché
Si chiama con questo nome la tecnica di cesellatura meccanica, nota nel mondo anglosassone anche come engine turning, con cui si effettuano scopo decorativo incisioni geometriche regolari su un oggetto usualmente in metallo (ma nel caso di penne la tecnica è stata impiegata anche sulla celluloide e sull'ebanite). La tecnica prevede l'uso di una apposita apparecchiatura meccanica, di diversa modalità costruttiva, composta in genere da un banco per tenere l'oggetto da decorare e da un blocco che porta l'utensile di incisione. La macchina consente di spostare l'oggetto da decorare che può essere fatto scorrere su opportune guide, incidendolo con l'apposito utensile.
Le macchine per il guilloché sono sempre adoperate manualmente ed è la perizia dell'esecutore a garantire l'uniformità delle incisioni. Esistono versioni dotate di camme (dette "patrone") che permettono di eseguire incisioni ondulate. Con la ripetizione dei movimenti dell'oggetto, usando la variazione degli angoli e degli spostamenti verticali ed orizzontali, possono essere tracciate numerose incisioni ottenendo diversi motivi decorativi geometrici, anche estremamente complessi.
Questa tecnica veniva usata correntemente per le decorazioni delle penne rivestite in metallo, ed un esempio classico della sua applicazione le Wahl Engine Turned, la cui caratteristica distintiva è quella di essere state realizzate appunto in metallo lavorato in questo modo. Ma la tecnica si trova applicata anche in modelli più recenti in celluloide, ed in particolare si trova come motivo decorativo alcuni modelli in celluloide nera della Kaweco e della Osmia, ed in seguito alle parti metalliche (come i cappucci) delle penne in materiale termoplastico.