Storia

 
Una Ibis

La IBIS venne introdotta dalla Pelikan sul mercato tedesco nel 1936[1] come sostituta della Rappen, anche se questa restò in produzione per vari anni al di fuori della Germania, venendo progressivamente sostituita. La penna era rivolta al mercato di fascia bassa, ma rispetto alla Rappen venne equipaggiata anch'essa con il caricamento a stantuffo.

La produzione venne interrotta nel 1942 per gli effetti della guerra e riprese solo nel 1949, come l'introduzione della nuova IBIS 130 (denominata talvolta anche semplicemente 130), realizzata in resina plastica con pennini in acciaio per il mercato interno e poi dotata di pennini in oro prima per l'esportazione e poi dal 1950 anche per il mercato interno. La produzione continuò fino al 1954[2] quando la linea venne dismessa in corrispondenza alla introduzione sul mercato della 140, ma esiste una versione speciale che compare su un catalogo del 1956.[3]

Caratteristiche tecniche

La penna, che sostituiva il modello Rappen, costituiva la linea economica della Pelikan ma il precedente caricamento a pompetta venne sostituito dal caricamento a stantuffo già usato in tutti gli altri modelli Pelikan. In questo caso non vennero adottate particolari innovazioni, e la penna è, dal punto di vista tecnico, piuttosto ordinaria. Il cappuccio resta con chiusura a vite e la clip con montaggio ad anello.

Materiali

Le versioni iniziali presentano alimentatore, meccanismo di caricamento e fondello in ebanite, con corpo in celluloide. Il cappuccio venne realizzato sia in ebanite che in celluloide, si ritiene che l'ebanite sia stata adottata inizialmente per un successivo passaggio alla celluloide. Le finiture e la clip erano in metallo dorato. I pennini erano in oro a 14 carati, sostituito a partire dal 1937 da pennini in palladio e dal 1939 in acciaio al cromo-nichel. Nel dopoguerra la celluloide venne abbandonata per la resina plastica e la penna venne prodotta inizialmente con pennini in acciaio per poi tornare all'oro.

Sistema di riempimento

A differenza della Rappen, la IBIS venne realizzata esclusivamente con il caricamento a stantuffo, a differenza della 100 non era presente la binde ed era direttamente il corpo a fare da serbatoio.

Versioni

 
Confronto fra due versioni iniziali

Come per la Rappen anche la IBIS venne prodotta in una sola dimensione. La prima versione della penna venne realizzata nelle stesse linee della Rappen, molto più affusolate rispetto alla 100 ed un singolo anellino sottile sul cappuccio. La penna recava la stampigliatura IBIS e GUNTHER WAGNER sulla testa del cappuccio, alternativamente si trovano versioni con la stampigliatura PATENT IBIS. Esistono due varianti di questa penna, una più antica, con l'alimentatore con una aletta centrale più corta e la zigrinatura sul fondello in cui il pennino in palladio veniva placcato in oro, ed una più recente in cui la zigrinatura non c'è e viene usato l'alimentatore a tre lamelle lunghe.

La versione del dopoguerra, denominata IBIS 130, venne prodotta in resina plastica, ed in dimensioni leggermente maggiori rispetto alla versione precedente, pur mantenendo la stessa linea e le stesse iscrizioni sulla testina del cappuccio. Vennero però dismesse le versioni colorate e la penna venne prodotta solo nel colore nero con finestrella trasparente.

Esiste infine una versione speciale della penna, denominata Elektrographik che venne creata per essere usata con inchiostro conduttivo per la scrittura su codici a barre e schede perforate. Questa versione più tarda (pare essere del 1956 quando la versione ordinaria era già fuori produzione) era dotata di un pennino in acciaio estremamente duro (identificato come "D"), e venne denominata IBIS 130 E. La penna è identica alle altre IBIS 130 ma si contraddistingue per la stampigliatura Elektrographik in rosso sul cappuccio.

Colori

L'unico colore di cui è nota una storia è il nero, presente dall'inizio della produzione fino alla dismissione del 1954. Altri colori, dei quali non sono note datazioni specifiche, sono il rosso marmorizzato, il verde marmorizzato il grigio marmorizzato ed infine il verde scuro, che però sembrano essere presenti solo per le versioni in celluloide prodotte prima della guerra.

Pennini

Le prime IBIS erano dotate di un pennino in oro a 14 carati con l'incisione "Ibis" e la caratura (con le due scritte "585" e "14Karat") disposte su tre linee. Nel febbraio 1937, in conseguenza delle limitazioni imposte all'uso dell'oro, vennero introdotti i primi pennini in palladio, marcati "Pd", quando a partire dal 1939 anche l'uso del palladio venne ristretto, vennero introdotti i pennini in acciaio al cromo-nichel, marchiati "CN".

Nel 1949 [4] la produzione riprese con modelli dotati di pennino in acciaio, il pennino in oro venne reintrodotto poco dopo[5] per i modelli da esportazione, e tornò sul mercato interno solo nel 1950.[6]

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
Ibis 114mm versione del 1936
IBIS 130 120mm versione del dopoguerra

Cronologia

Anno Avvenimento
1936 l'azienda introduce le Ibis
1936 l'azienda stampa la dimensione del pennino sul fondello dello stantuffo
1937 l'azienda modifica l'alimentatore passando dalla lamella centrale corta alle tre lamelle lunghe[7]
1937 l'azienda introduce il pennino in palladio "Pd" sulla Ibis
1938 l'azienda inizia l'uso generico dei pennini in palladio (marcati "Pd")
1938 l'azienda passa al logo con due pulcini (?)
1939 l'azienda introduce su tutti i modelli i pennini in cromo-nichel (marcati "CN") come sostituti di quelli in oro o palladio
1942 l'azienda ferma la produzione della Ibis
1942 l'azienda sostituisce il sughero dello stantuffo con materiale plastico nero (ottobre)
1943 l'azienda ferma totalmente la produzione per il mercato interno
1944 l'azienda ferma totalmente la produzione in Germania
1947 l'azienda riprende la produzione
1949 l'azienda riprende la produzione della Ibis come IBIS 130
1949 l'azienda riprende la produzione di pennini in oro
1950 l'azienda introduce i pennini in oro sulla Ibis anche per il mercato interno
1952 l'azienda dismette il pennino CN
1954 l'azienda dismette le IBIS 130
1956 la IBIS 130 E Elektrographik compare in un catalogo svizzero

Note

  1. il 15 ottobre, secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman.
  2. secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman la dismissione avvenne il 20 gennaio del 1954.
  3. sempre Dittmer e Lehman riportano la presenza di una IBIS 130 E a fianco di una 130 ordinaria in un catalogo svedese del 1956.
  4. il 20 giugno, secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman.
  5. il 25 luglio, sempre secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman.
  6. il 3 febbraio, sempre secondo quanto riportato da Dittmer e Lehman.
  7. secondo Martin Lehemann, vedi questa pagina.

Riferimenti esterni

  • [1] Pagina sul modello sul di Ruettinger
  • [2] Articolo di Martin Lehmann su una versione del modello

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.