Summit Autovac

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Storia

Una data esatta per l'introduzione sul mercato di questo modello da parte della Summit non è nota, ma assumeremo il 1933, data della richiesta del brevetto del sistema di caricamento (nº GB-414929) che la contraddistingue. Non è nota la cessazione della produzione, che assumeremo arbitrariamente, senza nessun riscontro al riguardo, ed al solo scopo di gestione della cronologia essere coincidente con l'inizio della seconda guerra mondiale nel 1939.

Caratteristiche tecniche

Le penne di questa serie, si contaddistinguono principalmente per il sistema di caricamento. Corpo e cappuccio inoltre presentano decorazioni con incisioni a guilloché o più precisamente, secondo la definizione inglese, barleycorn, cioè a chicco d'orzo, un tipo di decoro rimasto in voga fino ai giorni nostri e molto apprezzato nel Regno Unito per tutti gli anni Trenta e Quaranta. Il fermaglio di queste stilografiche è normalmente dorato o cromato, con montaggio ad anello soprattutto negli anni Trenta, ed il cappuccio è usualmente con chiusura a vite.

Materiali

Le penne di questa serie erano realizzate in celluloide per la gran parte in colore nero. Le finiture ed il fermaglio erano in metallo cromato o laminato in oro. I pennini erano in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Le Autovac sono caratterizzate dal loro particolare sistema di caricamento, una variante di caricamento a pompetta, cui si accede svitando il fondello, coperto da uno specifico brevetto (nº GB-414929) di Eric Ernest Samuel Wade, figlio di Ernest M. Wade, uno degli 8 fondatori della Lang Co Ltd.

Versioni

La Autovac venne prodotta in due versioni: la V76 e la V106, il cui numero corrisponde al prezzo, che era rispettivamente di 7 scellini e 6 pence e di 10 scellini e 6 pence. La versione più costosa era rifinita con particolari dorati. Per la carica della penna era consigliato di comprimere per cinque volte la parte posteriore del sacchetto. Entrambi i modelli erano garantiti per un quarto di secolo. Curiosamente, al contrario di quanto normalmente accadde per i prodotti Summit, la sigla del modello non è riportata sulla penna.

Colori

La penna era prodotta in celluloide nera cesellata.

Pennini

I pennini erano d'oro, prodotti direttamente da Lang partendo dalla materia prima, per questo modello, almeno nella sua versione più costosa, venne usato di un pennino personalizzato, che riportava la scritta, su tre livelli, "Summit", "14ct" (inserito in una losanga orizzontale), "Autovac".

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
V76 126 mm chiusa Diametri: corpo 12.2 mm; cappuccio 13.5 mm; sezione 8.5 mm

Cronologia

Anno Avvenimento
1935 la Summit introduce pennini di dimensioni maggiori, destinati alle stilografiche di punta

Riferimenti esterni

Note


Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.