Stalwart

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Storia

Il modello Stalwart, numerato anche come 352, venne introdotto sul mercato dalla Waterman almeno dal 1942,[1] compare sulla rivista Life Magazine’s di quell'anno. Il modello si posizionava nella fascia economica della produzione Waterman con un costo di 3.50$, appena sopra la analoga Dauntless.

L'identificazione del modello e la sua distinzione rispetto alla Dauntless è comunque abbastanza incerta, in un catalogo inglese del 1947 la penna viene identificata dalla presenza di due verette sul cappuccio contro la veretta singola della Dauntless, ma nella produzione americana era qualificata come Stalwart anche la versione con veretta singola, e la differenza con la Dauntless era determinata dalle finiture dorate (Stalwart) o meno (Dauntless).[2]

Non è nota con certezza la data in cui la produzione del modello venne terminata, ma si assume (in maniera abbastanza arbitraria, e senza conferme documentali) il 1953.

Caratteristiche tecniche

Le Stalwart mantegnono le stesse soluzioni tecniche delle altre penne prodotte dalla Waterman nello stesso periodo, a partire dal caricamento a levetta, ed in generale non presentano nessuna innovazione o caratteristica tecnica peculiare, continuando ad utilizzare soluzioni solide ma ormai piuttosto arretrate. La clip è fissata sul cappuccio da un rivetto metallico (non a vite come sui modelli di maggior pregio) sulla testa del cappuccio. Il cappuccio è con chiusura a vite.

Materiali

Il corpo ed il cappuccio di questo modello erano realizzati in celluloide. Le due verette (o la singola nella versione americana), il fermaglio, il suo rivetto di fissaggio e la levetta sono in metallo dorato. Il pennino è in oro a 14 carati.

Sistema di riempimento

Le Stalwart erano dotate del tradizionale caricamento a levetta, realizzato nella particolare versione della Waterman che prevede che tutto il meccanismo della levetta sia mantenuto all'interno di una gabbietta metallica che viene bloccata sulla fessura laterale tramite delle linguette (brevetto nº US-1180946). Si tratta della variante più moderna del sistema, con un ulteriore perfezionamento in cui la levetta è dotata di due forellini che corrispondono ad una piccola protuberanza dell'interno della gabbia, che consentono un blocco ad incastro quando la levetta è in posizione di riposo e con la terminazione della levetta a forma di paletta approssimativamente rettangolare.

Versioni

Il modello è dotato di un cappuccio affusolato con chiusura a vite con due verette sottili e di forme analoghe a quella della produzione dello stesso periodo (le linee riprendono quelle adottate dalle penne della famiglia Taperite), ed è dotato della con la stessa clip in uso in altri modelli che reca incisa la scritta "Waterman" in verticale sulla parte superiore.

La clip è realizzata con un'asta diritta, con delle ali laterali sulla parte superiore all'altezza della scritta (più corta) che va ad inserirsi in una scanalatura laterale della testa del cappuccio. Trattandosi di un modello economico il fissaggio della clip sulla testa del cappuccio è fatto con un rivetto metallico, che fa anche da testina, questo rende una riparazione molto più complessa dovendo ricostruire la sede.

Il fusto ha una forma leggermente affusolata con una terminazione tronco conica, ed una sezione svasata, sostanzialmente identico a quello della Dauntless che dovrebbe essere il modello di fascia immediatamente inferiore. Il fusto riporta una stampigliatura su due righe con la scritta "Waterman's" in corsivo più grande sulla prima riga, e la scritta "Made in ..." (che a seconda della località di produzione è Canada, England, ecc.) in stampatello sulla seconda riga.

Colori

La penna venne prodotta in celluloide, in un catalogo del 1947 vengono citati i colori: Grey Pearl, Brown Pearl e Blue Pearl.

Pennini

Da fare

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
Stalwart 12.8 cm Lunghezze: 11.4 cm fusto e 15.5 cm calzata.

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1942 l'azienda introduce le Stalwart

Riferimenti esterni

  • [1] Pagina sul modello dal sito di Dirk de Lint
  • [2] Catalogo del 1947 dall'archivio della PCA
  • [3] Discussione su FPN

Note

  1. le informazioni riguardo questo modello provengono prevalentemente da questo articolo sul sito Dirk de Lint, dove viene mostrata la pubblicità citata.
  2. ci si rifà al criterio di identificazione stabilito da Dirk de Lint in questo articolo dedicato al modello.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.