Omas 361

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Storia

Nel 1948 la Omas, per rispondere al successo della Parker 51 ed alla nuova tendenza stilistica dei pennini coperti introdusse sul mercato la 361, una penna dotata di un rivoluzionario e funzionale sistema di doppia scrittura (rigido e flessibile), che la rende, anche sul piano tecnico, una delle penne più interessanti che siano state realizzate in Italia. L'introduzione della nuova penne avvenne insieme ad una ristilizzazione completa di tutte le altre serie (con la sola eccezione della Extra Lucens).

La penna ebbe un grande successo, e per le sue caratteristiche tecniche (costruzione in celluloide, caricamento a stantuffo, pennino a doppia scrittura, è superiore ad una Parker 51 da qualunque punto di vista, tanto che si vocifera che la stessa Parker abbia cercato a lungo di comprare il brevetto che la Omas deteneva su di essa. La penna rimase in produzione fino alla metà degli anni 60 ed a partire dal 1954 venne realizzata anche in resina plastica.

Caratteristiche tecniche

La 361 presentava un rivoluzionario sistema di doppia scrittura, realizzato grazie ad un ingegnosissimo gruppo pennino montato centralmente sul corpo della penna, protetto da una carenatura rotabile aperta sul pennino con un taglio obliquo. Detta carenatura consentiva o di coprire completamente la parte superiore del pennino, lasciandone fuori solo la punta, così da poter premere senza flessione ed ottenere una scrittura completamente rigida, o, con una rotazione di 180°, di scoprire la parte superiore del pennino lasciando lo spazio per la sua flessione, ottenendo così una scrittura flessibile.

Materiali

La produzione delle penne di questa serie era realizzata in celluloide tornita dal pieno. A partire dal 1954 vennero utilizzate anche resine plastiche. Le finiture e la clip erano in metallo laminato oro, il pennino in oro 14 carati.

Sistema di riempimento

Le penne di questa serie erano dotate di un sistema di caricamento a stantuffo.

Versioni

Le penne di questa serie vennero prodotte in tre misure, grande, media e piccola, ed in due versioni, tonda e sfaccettata. Le versioni tonde, denominate 361/T vennero realizzate usando la nuova forma affusolata a forma di sigaro denominata Ogiva, ed erano dotate di una clip rettangolare liscia e di una singola veretta sul cappuccio. Sul corpo era riportata l'incisione in stampatello della dicitura Omas 361 seguita dal riferimento al brevetto (brevetto 440022) disposto su due righe. Di questa versione vennero pure prodotti modelli con il cappuccio in metallo laminato oro, denominati 361/C, o completamente in metallo, denominati 361/R.

Le versione faccettata, denominata 361/F




a caratteri corsivi, eventualmente posta (sul modello di dimensioni maggiori) sopra ad una riga con la citazione del brevetto (brev. 445846-464162). Venne ristilizzata anche la versione faccettata, con una nuova clip sfaccettata ed una unica veretta liscia sul fondo del cappuccio.

Le nuove penne vennero prodotte sempre nelle tre dimensioni grande, media e piccola, identificate rispettivamente, per la versione tonda, dai numeri 557/S, 556/S e 555/S e per la versione faccettata dai numeri 557/F, 556/F e 555/F. In seguito la iscrizione corsiva venne sostituita da una dicitura in stampatello, con lo stesso stile della Omas Lucens, con la scritta Omas seguita dal numero del modello (uno dei precedenti) e dal riferimento al brevetto (brevetto 445846).

Vennero anche realizzate, seguendo la tendenza stilistica della Crest della Sheaffer, versioni con cappuccio in metallo laminato (distinte per la sigla /C) ed interamente in metallo laminato (distinte per la sigla /R).

Colori

Le penne di questa serie vennero realizzate esclusivamente sia in celluloide nera a tinta unita che in celluloide marmorizzata o nella peculiare lavorazione arco (a venatura di legno). A parte la tinta unita della versione nera sono presenti diversi colori, fra cui il grigio e il marrone ed il rosso.

Dimensioni

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
557 XX" ? XX il corpo, XX il cappuccio
556 XX" ? XX il corpo, XX il cappuccio
555 XX" ? XX il corpo, XX il cappuccio

Pennini

I pennini erano in oro a 14 carati, decorati con la incisione a forma di freccia già utilizzata per la Extra Lucens; sotto la freccia sono poi riportate le diciture OMAS e Extra poste sopra e sotto la caratura riportata in un rombo orizzontale.

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Materiale disponibile

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Note


Riferimenti esterni

  • nessuno per ora