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[[Image:Aurora-ARA-n4.jpg|thumb|Una [[A.R.A.]] n. 4]]
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[[Image:Aurora-ARA5-Mottled-Capped.jpg|thumb|Una [[A.R.A.]] 5]]
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==Storia==
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[[File:1923-05-Aurora-ARA.jpg|thumb|Pubblicità [[A.R.A.]] degli anni '20.]]
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[[Image:Aurora-ARA-1923.jpg|thumb|Pubblicità [[A.R.A.]] degli anni '20.]]
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La produzione iniziale dell'[[Produced by::Aurora]] dalla sua nascita nel [[1919]] è ben documentata dal primo catalogo,<ref>molti dei dati qui esposti fanno riferimento in prima battuta al libro ''La storia della Aurora dal [[Production started::1919]] ai giorni nostri'' di Luca de Ponti ed in seconda battuta al libro ''La storia della stilografica Italiana'' di Letizia Jacopini.</ref> pubblicato dall'azienda nel [[1922]], che vede la presenza di quattro diverse denominazioni per i diversi modelli, determinate dal sistema di caricamento adottato.
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La produzione iniziale dell'[[Aurora]] è ben documentata dal primo catalogo,<ref>molti dei dati qui esposti fanno riferimento al libro ''La storia della stilografica Italiana'', di Letizia Jacopini</ref> pubblicato dall'azienda nel 1922, che vede la presenza di quattro diverse denominazioni per i diversi modelli, determinate dal sistema di caricamento adottato.
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[[File:Aurora-RA2-Laminata-Fraschini-Capped.jpg|thumb|left|Una [[R.A.]] 2 per la ''"[https://it.wikipedia.org/wiki/Isotta_Fraschini Isotta Fraschini]"'']]
    
Certamente i modelli iniziali prodotti fin dalla nascita dell'azienda sono stati quelli con caricamento [[safety]], denominati [[R.A.]],<ref>le denominazioni sono appunto quelle utilizzate nel catalogo del 1922, presenti anche in molte pubblicità dello stesso periodo.</ref> sigla di ''Rientrante Aurora'', e con [[caricamento a contagocce]], denominate sia [[F.A.]], sigla di ''Fisso Aurora''.  Delle penne a [[caricamento a contagocce|contagocce]] venne poi realizzata una seconda versione di prezzo più basso, denominata [[F.A.S.]], sigla di ''Fisso Aurora Semplice'', dotata, al contrario della versione [[F.A.]] che aveva un attacco a vite, di un semplice cappuccio ad incastro.
 
Certamente i modelli iniziali prodotti fin dalla nascita dell'azienda sono stati quelli con caricamento [[safety]], denominati [[R.A.]],<ref>le denominazioni sono appunto quelle utilizzate nel catalogo del 1922, presenti anche in molte pubblicità dello stesso periodo.</ref> sigla di ''Rientrante Aurora'', e con [[caricamento a contagocce]], denominate sia [[F.A.]], sigla di ''Fisso Aurora''.  Delle penne a [[caricamento a contagocce|contagocce]] venne poi realizzata una seconda versione di prezzo più basso, denominata [[F.A.S.]], sigla di ''Fisso Aurora Semplice'', dotata, al contrario della versione [[F.A.]] che aveva un attacco a vite, di un semplice cappuccio ad incastro.
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A questi modelli si aggiunse, all'inizio degli anni '20 (ma non è nota una data precisa), la [[A.R.A]], sigla che sta per ''Aurora a Riempimento Automatico'', dotata invece del classico [[caricamento a levetta]] e per questo pubblicizzata come ''"la penna che non imbratta le mani"''.  
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A questi modelli si aggiunge, (non è chiaro se da subito o in seguito all'inizio degli anni '20 ma compare nel catalogo del 1922 stesso), la [[A.R.A]], sigla che sta per ''Aurora a Riempimento Automatico'', dotata invece del classico [[caricamento a levetta]] e per questo pubblicizzata come ''"la penna che non imbratta le mani"''.  
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Inizialmente tutti i modelli erano accomunati dall'assenza di fermaglio. Poi esattamente come per i contemporanei modelli della [[Montblanc]], questo fu reso disponibile in forma di clip montata su una fascetta da infilare e stringere sul cappuccio; questa prima versione presenta l'incisione frontale ''Aurora Torino'' nel logo ovoidale dell'azienda. Fanno seguito a queste gli eleganti fermagli su anello di fissaggio montati sulla testa del cappuccio, in lui l'anello era decorato a foglie di alloro o con motivi traforati, che sono databili intorno alla metà degli anni '20. Seguono le clip rivettate ed i fermagli [[washer clip|montati ad anello]] che poi verranno usati anche per il successivo modello [[Aurora Duplex|Duplex]].
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[[File:Aurora-ARA4-BCHR-NoClip-Capped.jpg|thumb|left|Una [[A.R.A.]] 4]]
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Benché dal 1927 questi modelli vengano progressivamente sostituiti dalla nuova [[Aurora Duplex|Duplex]], la loro produzione prosegue almeno fino agli anni '30 (sono presenti in cataloghi insieme alle [[Aurora Duplex|Duplex]] in celluloide), ma non ne sono note date di dismissione precise.  
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Inizialmente tutti i modelli erano accomunati dall'assenza di fermaglio esattamente come per i modelli della [[Montblanc]] dello stesso periodo. Poi questo fu reso disponibile in forma di clip montata su una fascetta da infilare e stringere sul cappuccio in un secondo tempo (Luca de Ponti riporta la data del [[1925]]).  Questa prima versione presenta l'incisione frontale ''Aurora Torino'' nel logo ovoidale dell'azienda. Fanno seguito a queste gli eleganti fermagli su anello di fissaggio montati sulla testa del cappuccio, in cui l'anello era decorato a foglie di alloro o con motivi traforati, che sono databili intorno alla metà degli anni '20. Seguono le clip rivettate ed i fermagli incastrati sul cappuccio che poi verranno usati anche per il successivo modello [[Aurora Duplex|Duplex]].
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==Caratteristiche tecniche==
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[[File:Aurora-ARA5-Duplex-Open.jpg|thumb|Una [[A.R.A.]] 5 "transazionale ?"]]
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I modelli iniziali della [[Aurora]] non si distinguono per particolari caratteristiche od innovazioni tecniche, erano semplicemente penne ben costruite e robuste, di ottima qualità, che non avevano niente da invidiare ai più famosi modelli dei concorrenti americani e tedeschi. Anche i sistemi di caricamento adottati erano quelli più comuni all'epoca, così come i materiali. Il cappuccio era con chiusura a vite.
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Nel [[1926]] venne prodotta una particolare versione della [[R.A.]] 2 per la campagna Vitalizi del ''Touring Club Italiano'', in due versioni, una marcata T.C.I. sul fermaglio, l'altra marcata T.C.I. sul serbatoio, e recante l'acromimo F.E.R.T. (''Fortitudo Eius Rhodum Tenuit'', motto della Accademia della S.S. Annunziata) inciso sulla manopola del fondello.
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===Materiali===
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Benché a partire dal [[1927]] i modelli con [[caricamento a levetta]] vennero progressivamente sostituiti dalla nuova [[Aurora Duplex|Duplex]], la loro produzione pare essere proseguita almeno fino agli anni '30 (sono presenti in cataloghi insieme alle [[Aurora Duplex|Duplex]] in celluloide). I modelli con [[caricamento a caduta]] vennero probabilmente dismessi prima, mentre per i modelli [[R.A.]] la commercializzazione è durata senz'altro più a lungo, sicuramente fino al novembre 1937 (essendo citati in [[:Category:Catalogo-Calderoni-1937-11|questo catalogo]] di quell'anno), e probabilmente fino all'inizio della guerra se non oltre.
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I modelli iniziali dell'[[Aurora]] erano tutti realizzati in [[ebanite]]. Benché la produzione iniziale abbia presumibilmente utilizzato soltanto ebanite nera, ben presto la gamma venne ampliata con modelli in ebanite [[mottled|fiammata]] rossa e nera ed anche [[RHR|ebanite rosso-corallo]].  
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{{TerminazioneIgnota|1938|data indicante la fine degli anni '30}}
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=Caratteristiche tecniche=
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I modelli iniziali della [[Aurora]] non si distinguono per particolari caratteristiche od innovazioni tecniche, erano semplicemente penne ben costruite e robuste, di ottima qualità, che non avevano niente da invidiare ai più famosi modelli dei concorrenti americani e tedeschi. Anche i sistemi di caricamento adottati erano quelli più comuni all'epoca, così come i materiali. Il cappuccio era con chiusura a vite a parte il modello [[F.A.S.]] equipaggiato per economizzare con cappuccio ad incastro.
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==Materiali==
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I modelli iniziali dell'[[Aurora]] erano tutti realizzati in [[ebanite]]. Benché la produzione iniziale abbia presumibilmente utilizzato soltanto ebanite nera, ben presto (Luca de Ponti riporta la data del 1924) la gamma venne ampliata con modelli in ebanite [[mottled|fiammata]] rossa e nera ed anche [[RHR|ebanite rosso-corallo]], che però risultano piuttosto rari.
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[[File:Aurora-ARA5-Mottled-Body.jpg|thumb|Una [[A.R.A.]] 5 in [[ebanite fiammata]] ]]
    
Insieme alle penne ordinarie in ebanite, era presente la disponibilità di una ampia gamma di [[overlay|rivestimenti]] in metallo, prezioso e non, con le più varie decorazioni, dalla semplice laminatura ad incisioni a cesello di grandissima eleganza e complessità, in genere reperibili solo sui modelli più prestigiosi, realizzati in argento massiccio o oro massiccio a 14k.  
 
Insieme alle penne ordinarie in ebanite, era presente la disponibilità di una ampia gamma di [[overlay|rivestimenti]] in metallo, prezioso e non, con le più varie decorazioni, dalla semplice laminatura ad incisioni a cesello di grandissima eleganza e complessità, in genere reperibili solo sui modelli più prestigiosi, realizzati in argento massiccio o oro massiccio a 14k.  
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===Sistema di riempimento===
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==Sistema di riempimento==
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Come già detto i modelli iniziali dalla [[Aurora]] prevedevano tre diversi sistemi di riempimento, che davano anche il nome alle penne stesse. Detti sistemi erano il [[safety]] per il modello [[R.A.]], il [[caricamento a contagocce]] per i modelli [[F.A.]] e [[F.A.S.]], ed il [[caricamento a levetta]] per il modello [[A.R.A.]]
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=Versioni=
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Come già detto i modelli iniziali dalla [[Aurora]] prevedevano tre diversi sistemi di riempimento, che davano anche il nome alle penne stesse. Detti sistemi erano il [[safety]] per il modello [[R.A.]], il [[caricamento a contagocce]] per i modelli [[F.A.]] e [[F.A.S.]], ed il [[caricamento a levetta]] per il modello [[A.R.A.]].
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I modelli iniziali [[Aurora]] venivano prodotti in diverse misure, il cui numero, unito al nome del modello,  viene a costituire la denominazione completa della singola penna. Il modello [[F.A.]] prevedeva invece cinque misure (nn. 0, 1, 2, 3, 4), dalla versione da signora (la F.A. 0) al corso di 26 lire, alla versione più grande
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(la F.A. 4) al costo di 40 lire. La [[F.A.S.]] era disponibile solo in misura 4, al prezzo inferiore di 30 lire. Del modello [[F.A. 0]] è stata inoltre ritrovata una particolare versione rivestita dotata di serbatoio telescopico.
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==Versioni==
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[[Image:Aurora-ARA3-Mottled-Posted.jpg|left|thumb|Una [[A.R.A.]] 3]]
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I modelli iniziali [[Aurora]] venivano prodotti in diverse misure, il cui numero, unito al nome del modello,  viene a costituire la denominazione completa della singola penna. Il modello [[R.A.]] prevedeva sei diverse misure (nn. 00, 0, 1, 2, 3, 4). Il modello [[F.A.]] prevedeva invece cinque misure (nn. 0, 1, 2, 3, 4). Infine i due modelli [[F.A.S.]] e [[A.R.A.]] erano invece prodotti in misura unica (n. 4). In seguito la [[A.R.A.]] venne prodotta anche in altre misure (nn. 3, 35, 4 e 5).  
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Il modello [[R.A.]] prevedeva sette diverse misure (nn. 00, 0, 1, 2, 3, 4, 5) con prezzi che andavano a partire dalle 40 lire del più piccolo fino alle 48 del modello R.A. 4 con incrementi di due lire a salire nella dimensione. Il modello di grandi dimensioni (maggiori di 14 cm) [[R.A. 5]] aveva invece un costo di 70 lire. Si vocifera anche di una R.A. 6 mai commercializzata. Le versioni francesi erano numerate diversamente, 12 equivalente alla [[R.A. 2]], 22 equivalente alla [[R.A. 3]] e 32 equivalente alla R.A. 4.
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[[Image:Aurora-ARA-RA-192x.jpg|thumb|left|Pubblicità [[Aurora]] anni '20.]]
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Infine il modello [[A.R.A.]] venne invece prodotto inizialmente in misura unica (la A.R.A. 4) al prezzo di 48 lire. In seguito (Luca de Ponti riporta la data del [[1923]]) la [[A.R.A.]] venne prodotta anche in altre tre misure: nn. 3, 35 (intermedia fra 3 e 4), e 5.
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Ulteriori variazioni, per quanto riguarda i modelli base in [[ebanite]], erano dovuti sia al colore (nero, fiammato, corallo) della stessa, che relative decorazioni eseguite su di essa: sono note [[BCHR|cesellature]] a motivo ondulato o a righe diritte.  
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[[Image:1923-03-Aurora-ARA-RA.jpg|thumb|Pubblicità [[Aurora]] anni '20.]]
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Ulteriori variazioni, per quanto riguarda i modelli base in [[ebanite]], erano dovuti sia al colore (nero, fiammato, rosso corallo) della stessa, che relative decorazioni eseguite su di essa: sono note [[BCHR|cesellature]] a motivo ondulato o a righe diritte.  
    
Infine si aveva una ampia varietà nelle rifiniture disponibili. In particolare sui modelli di dimensioni inferiori, fino alla misura n. 2, era possibile avere un anellino sulla cima del cappuccio. A questo si affiancava la disponibilità diverse tipologie di fermagli, in modo da consentire una lunga serie di variazioni che permettevano di ottenere, da un numero tutto sommato abbastanza limitato di modelli base, una gamma dotata di diverse e numerose versioni.  
 
Infine si aveva una ampia varietà nelle rifiniture disponibili. In particolare sui modelli di dimensioni inferiori, fino alla misura n. 2, era possibile avere un anellino sulla cima del cappuccio. A questo si affiancava la disponibilità diverse tipologie di fermagli, in modo da consentire una lunga serie di variazioni che permettevano di ottenere, da un numero tutto sommato abbastanza limitato di modelli base, una gamma dotata di diverse e numerose versioni.  
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Le principali versioni di clip disponibili erano: fermaglio rivettato, fermaglio con aggancio al cappuccio a cerchietto metallico in differenti versioni e decorazioni, fermaglio laminato oro con decorazioni a forma di foglie d'alloro, [[washer clip|fermaglio ad anello]], disponibile con diverse decorazioni. Era inoltre possibile, come ulteriore decorazione, aggiungere una veretta dorata al bordo del cappuccio.  
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Le principali versioni di clip disponibili erano: fermaglio rivettato, fermaglio con aggancio al cappuccio a cerchietto metallico in differenti versioni e decorazioni, fermaglio laminato oro con decorazioni a forma di foglie d'alloro, fermaglio con incastro su una scanalatura sul cappuccio, disponibile con diverse decorazioni.<ref>non è chiaro se sia stato usato anche il [[montaggio ad anello]], che compare in una delle penne classificate come [[A.R.A]] nel libro di De Ponti.</ref> Era inoltre possibile, come ulteriore decorazione, aggiungere una veretta dorata al bordo del cappuccio.  
    
Ancora più varie le versioni [[overlay|rivestite]], realizzate sia in metallo laminato 18k, che in oro o argento massiccio. Oltre alle decorazioni con motivi geometrici ([[guilloché]] o grana di riso) sono presenti modelli con fascette decorate (in genere con motivi floreali) sul corpo e sul cappuccio, modelli con elaborate incisioni a sbalzo, versioni smaltate o decorate al bulino.  
 
Ancora più varie le versioni [[overlay|rivestite]], realizzate sia in metallo laminato 18k, che in oro o argento massiccio. Oltre alle decorazioni con motivi geometrici ([[guilloché]] o grana di riso) sono presenti modelli con fascette decorate (in genere con motivi floreali) sul corpo e sul cappuccio, modelli con elaborate incisioni a sbalzo, versioni smaltate o decorate al bulino.  
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[[Image:Aurora-ARA4-Laminata-Marks.jpg|thumb|left|Punzoni su una [[A.R.A. 4]] ]]
    
I rivestimenti in metallo laminato riportano inoltre un punzone rettangolare con la sigle ''18 KR'', a cui si affianca un altro punzone con la scritta ''Aurora'' in rilievo in un riquadro rettangolare; quest'ultimo però non è presente nei modelli dei primi anni '20, in cui è talvolta sostituito da un punzone più piccolo, sempre di foggia rettangolare, recante una cifra o una lettera. In genere le punzonatore sono presenti o sul bordo inferiore del cappuccio o su quello superiore del corpo, anche se si trovano modelli con un solo punzone o col punzone spuntato sulla parte inferiore del corpo.
 
I rivestimenti in metallo laminato riportano inoltre un punzone rettangolare con la sigle ''18 KR'', a cui si affianca un altro punzone con la scritta ''Aurora'' in rilievo in un riquadro rettangolare; quest'ultimo però non è presente nei modelli dei primi anni '20, in cui è talvolta sostituito da un punzone più piccolo, sempre di foggia rettangolare, recante una cifra o una lettera. In genere le punzonatore sono presenti o sul bordo inferiore del cappuccio o su quello superiore del corpo, anche se si trovano modelli con un solo punzone o col punzone spuntato sulla parte inferiore del corpo.
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[[Immagine:Logo-Aurora.svg|right|60px|thumb|Logo [[Aurora]] ]]
 
[[Immagine:Logo-Aurora.svg|right|60px|thumb|Logo [[Aurora]] ]]
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Tutti i modelli in ebanite presentano sul corpo una incisione recante la scritta ''Fabbrica Italiana di Penne a Serbatoio'' disposta su due linee spezzate al centro dal logo dell'azienda (l'ovoide recante la scritta ''Aurora Torino'').  A questa si aggiunge, in genere riportata sotto il fondello, la sigla indicante il nome del modello completo di misura (ad esempio ''A.R.A. 4''). Per le versioni [[overlay]] l'incisione riporta solo il logo ovoidale, questo è posto, per le [[rientranti]], o sul fondello girevole o sulla sezione, mentre per gli altri modelli viene posto sulla sezione.  
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Tutti i modelli in ebanite presentano sul corpo una incisione recante la scritta ''Fabbrica Italiana di Penne a Serbatoio'' disposta su due linee spezzate al centro dal logo dell'azienda (l'ovoide recante la scritta ''Aurora Torino'').  A questa si aggiunge, in genere riportata sotto il fondello, la sigla indicante il nome del modello completo di misura (ad esempio ''[[A.R.A. 4]]''). Per le versioni [[overlay]] l'incisione riporta solo il logo ovoidale, questo è posto, per le [[rientranti]], o sul fondello girevole o sulla sezione, mentre per gli altri modelli viene posto sulla sezione.  
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===Colori===
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==Colori==
    
Le penne erano realizzate prevalentemente in ebanite nera decorata con [[BCHR|cesellature]] di motivi ad onde o a righe, per i modelli di base. Venivano poi offerte come opzioni penne in [[RHR|ebanite rosso-corallo]] o in ebanite [[mottled|rosso/nera]], molto più rari. Sono invece molto varie le decorazioni dei modelli [[overlay|rivestimenti]], anche se i più comuni sono in metallo laminato in oro.  
 
Le penne erano realizzate prevalentemente in ebanite nera decorata con [[BCHR|cesellature]] di motivi ad onde o a righe, per i modelli di base. Venivano poi offerte come opzioni penne in [[RHR|ebanite rosso-corallo]] o in ebanite [[mottled|rosso/nera]], molto più rari. Sono invece molto varie le decorazioni dei modelli [[overlay|rivestimenti]], anche se i più comuni sono in metallo laminato in oro.  
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===Pennini===
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==Pennini==
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[[File:Aurora-RA4-Laminata-Checker-Nib.jpg|thumb|upright|100px|Pennino #3 con foro a goccia]]
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I pennini di questi modelli sono in oro 14k, dotati di foro di areazione a forma di cuore o di goccia, che nella seconda metà degli anni '20 (all'incirca dal [[1925]]) diventa circolare. Sono noti pennini senza foro di areazione, utilizzati però prevalentemente nei prodotti delle sottomarche ''Olo'' ed ''Asco''. Tutti i pennini sono marchiati con il logo ovoidale dell'azienda recante la dicitura ''Aurora Torino'', al centro del quale veniva riportato anche il numero della misura dello stesso.
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I pennini di questi modelli sono in oro 14k, dotati di foro di areazione a forma di cuore o di goccia, che nella seconda metà degli anni '20 diventa circolare. Sono noti pennini senza foro di areazione, utilizzati però prevalentemente nei prodotti delle sottomarche ''Olo'' ed ''Asco''. Tutti i pennini sono marchiati con il logo ovoidale dell'azienda recante la la dicitura ''Aurora Torino'', al centro del quale veniva riportato anche il numero della misura dello stesso.
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Le misure dei pennini erano: la numero 00 e la numero0, montate rispettivamente sulle penne di dimensioni più piccole ([[R.A. 00]], [[R.A. 0]], [[F.A. 0]]); la numero 1 montata sulle penne di dimensioni piccole ([[R.A. 1]], [[F.A. 1]]);  la numero 2 montata sulle penne di dimensioni medie ([[R.A. 2]], [[F.A. 2]]); la numero 2½ montata sulle penne di dimensioni medio/grandi ([[R.A. 3]], [[F.A. 3]]); la numero 3 montata sulle penne di dimensioni grandi ([[R.A. 4]], [[F.A. 4]]).
    
{{DimModelli}}
 
{{DimModelli}}
|-
+
{{RigaDimModelli
| [[A.R.A.]] 
+
|Versione = RA 00 Laminata
| 5" ?
+
|Lunghezza = 7.5
| come è fatta
+
|body =
|-
+
|cap =
|}
+
|posted =
 +
|d_section =
 +
|d_cap =
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 +
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 +
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 +
|w_cap =
 +
}}
 +
{{RigaDimModelli
 +
|Versione = RA 2 Laminata
 +
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 +
{{RigaDimModelli
 +
|Versione = RA 2 BCHR
 +
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 +
{{RigaDimModelli
 +
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|cap = 3.6
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}}
 +
{{TabEnd}}
   −
{{CronoModelli}}
+
{{RiepilogoModello}}
|-
+
{{CronoModello|R.A.{{!}}{{!}}A.R.A.{{!}}{{!}}F.A.{{!}}{{!}}F.A.S.}}
| 1920?
+
== Riferimenti esterni ==
| Introdotto il modello [[A.R.A.]]
+
* [http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/gallery/dettaglio-oggetto-digitale?titolo_origine=Galleria%20Multimediale&css_tit=gallery-result-tit&pid=san.dl.SAN:TXT-00003269] Catalogo del 1927
|-
+
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=12031] Presentazione sul forum di una [[R.A. 2]] laminata versione N.16512 D8
| 1922
+
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=11053] Presentazione sul forum di una [[R.A. 2]] laminata pubblicitaria ''Isotta Fraschini''
| Pubblicato il primo catalogo, illustrante i modelli [[A.R.A.]], [[R.A.]], [[F.A.]] e [[F.A.S.]] 
+
* [https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=27703] Presentazione sul forum di una [[R.A. 4]] laminata
|-
  −
| 192x
  −
| Introdotte le misure (nn. 3, 35, 4 e 5) per la [[A.R.A.]]
  −
|-
  −
|}
  −
 
  −
== Materiale disponibile ==
  −
<gallery>
  −
Image:Aurora-ARA-1919.jpg|Pubblicità della [[A.R.A.]] del 1919.
  −
Image:Aurora-ARA-1923.jpg|Pubblicità della [[A.R.A.]] del 1923.
  −
Image:Aurora-ARA-1924.jpg|Pubblicità della [[A.R.A.]] del 1924.
  −
Image:Aurora-ARA-RA-1927.jpg|Pubblicità della [[Aurora]] 1927.
  −
Image:Aurora-ARA-192x.jpg|Pubblicità della [[A.R.A.]] degli anni '20.
  −
Image:Aurora-ARA-192x-2.jpg|Pubblicità della [[A.R.A.]] degli anni '20.
  −
Image:Aurora-ARA-RA-192x.jpg|Pubblicità della [[Aurora]] degli anni '20.
  −
</gallery>
  −
<gallery>
  −
Image:Ara4.jpg|Una [[A.R.A.]] n.4
  −
</gallery>
   
== Note ==
 
== Note ==
 
<references/>
 
<references/>
 +
== Materiale disponibile ==
 +
{{GenerateMaterialGallery|Aurora|R.A.{{!}}{{!}}A.R.A.}}
   −
== Riferimenti esterni ==
+
[[Category:Aurora]]
 
  −
* Nessuno per ora