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Nella prima metà degli anni '20 venne introdotta la [[Columbus 670]] un nuovo modello di [[rientranti|rientrante]] molto simile alla [[Waterman 42]], prodotto in sole tre versioni, normale, sottile, e da signore. Queste vennero prodotte in ebanite nera, rossa o fiammata, e venne inoltre ampliata la gamma dei [[overlay|rivestimenti]] disponibili; alle semplici incisioni a macchina si aggiunsero decorazioni a bassorilievo o a galleria e questa lavorazione diventò uno dei punti di forza dell'azienda. E' degna di nota la produzione di questa penna con una incisione della stella di Davide sul corpo della penna (riportata anche sulle confezioni) come frutto di un accordo fra la [[Columbus]] ed il ghetto di Milano.  
 
Nella prima metà degli anni '20 venne introdotta la [[Columbus 670]] un nuovo modello di [[rientranti|rientrante]] molto simile alla [[Waterman 42]], prodotto in sole tre versioni, normale, sottile, e da signore. Queste vennero prodotte in ebanite nera, rossa o fiammata, e venne inoltre ampliata la gamma dei [[overlay|rivestimenti]] disponibili; alle semplici incisioni a macchina si aggiunsero decorazioni a bassorilievo o a galleria e questa lavorazione diventò uno dei punti di forza dell'azienda. E' degna di nota la produzione di questa penna con una incisione della stella di Davide sul corpo della penna (riportata anche sulle confezioni) come frutto di un accordo fra la [[Columbus]] ed il ghetto di Milano.  
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Nel 1927, la produzione di [[rientranti]] incominciò a subire gli effetti dell'evoluzione del mercato, orientato verso sistemi di caricamento più funzionali. Di fronte alle difficoltà l'azienda si sciolse e le attività dei due fratelli si separarono, Alfredo si mise in proprio dando vita alla ''Omega A.V.M.'' mentre Eugenio, restato titolare del marchio [[Columbus]], decise di proseguire le sue attività da solo, dando vita ad una ditta individuale con il suo nome.  
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Nel 1927, la produzione di [[rientranti]] incominciò a subire gli effetti dell'evoluzione del mercato, orientato verso sistemi di caricamento più funzionali. Di fronte alle difficoltà l'azienda si sciolse e le attività dei due fratelli si separarono, Alfredo si mise in proprio dando vita alla ''[[Omega A.V.M.]]'' mentre Eugenio, restato titolare del marchio [[Columbus]], decise di proseguire le sue attività da solo, dando vita ad una ditta individuale con il suo nome.  
    
Pur mantenendo la produzione dei precedenti modelli, la nuova [[Columbus]] iniziò da subito a porre l'attenzione non solo sulla produzione ma anche sull'evoluzione tecnica: venne realizzato un nuovo alimentatore a doppia scanalatura, utilizzato sui modelli di punta fino agli anni '40, ed iniziò la sperimentazione dell'uso della celluloide. Nel 1929 venne poi brevettato un nuovo sistema di caricamento, sostanzialmente una propria versione dello [[spoon filler]]. L'azienda poi cercò di posizionarsi sul mercato mirando alla produzione di penne che fossero di buona qualità generale ma vendute ai prezzi più bassi possibili.  
 
Pur mantenendo la produzione dei precedenti modelli, la nuova [[Columbus]] iniziò da subito a porre l'attenzione non solo sulla produzione ma anche sull'evoluzione tecnica: venne realizzato un nuovo alimentatore a doppia scanalatura, utilizzato sui modelli di punta fino agli anni '40, ed iniziò la sperimentazione dell'uso della celluloide. Nel 1929 venne poi brevettato un nuovo sistema di caricamento, sostanzialmente una propria versione dello [[spoon filler]]. L'azienda poi cercò di posizionarsi sul mercato mirando alla produzione di penne che fossero di buona qualità generale ma vendute ai prezzi più bassi possibili.