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| ==Storia== | | ==Storia== |
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− | Verso la fine degli anni Venti (indicativamente, ad uso della cronologia, assumeremo il [[Production started::1929]], ma la data esatta non è nota con precisione), venne introdotta la ''Serie S.'' del marchio [[Produced by::Summit]], che costituì senza dubbio la gamma di punta nella produzione, lunga quasi 60 anni, del gruppo [[Lang - Curzon - Summit]] di Liverpool, in Inghilterra. Parliamo degli anni d’oro del mercato britannico, quelli compresi fra le due guerre, quando imprese come [[Lang]], [[Curzon]], [[Mentmore]], [[Mabie Todd]], [[Wyvern]] ed [[Onoto]] offrivano prodotti di qualità tale da non temere neppure la concorrenza delle ''[[Big Four]]'' americane. | + | Verso la fine degli anni Venti (indicativamente, ad uso della cronologia, assumeremo il [[Production started::1929]], ma la data esatta non è nota con precisione), venne introdotta la ''Serie S.'' del marchio [[Produced by::Summit]], che costituì senza dubbio la gamma di punta nella produzione, lunga quasi 60 anni, del gruppo [[Lang - Curzon - Summit]] di Liverpool, in Inghilterra. Parliamo degli anni d'oro del mercato britannico, quelli compresi fra le due guerre, quando imprese come [[Lang]], [[Curzon]], [[Mentmore]], [[Mabie Todd]], [[Wyvern]] ed [[Onoto]] offrivano prodotti di qualità tale da non temere neppure la concorrenza delle ''[[Big Four]]'' americane. |
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| La ''Serie S.'' del marchio [[Summit]], il nome del quale verrà adottato nel 1945 da ''[[Curzon]] Ltd.'' per la sua nuova denominazione societaria, venne continuamente alimentata da modelli nuovi, fino agli anni Cinquanta, quando l'azienda chiuse i battenti, all'incirca nel [[Production ended::1955]]. | | La ''Serie S.'' del marchio [[Summit]], il nome del quale verrà adottato nel 1945 da ''[[Curzon]] Ltd.'' per la sua nuova denominazione societaria, venne continuamente alimentata da modelli nuovi, fino agli anni Cinquanta, quando l'azienda chiuse i battenti, all'incirca nel [[Production ended::1955]]. |
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| [[File:Summit-S175-mk1-NeraCesellata-Chiusa.jpg|thumb|Una [[Summit S.175]] ''mk1'']] | | [[File:Summit-S175-mk1-NeraCesellata-Chiusa.jpg|thumb|Una [[Summit S.175]] ''mk1'']] |
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− | Senza il minimo dubbio, [[Summit]] è la linea di stilografiche più famosa fra quelle prodotte dal gruppo nell’arco di quasi 60 anni d’attività. Inizialmente, questo marchio si identificò solo con il nome di un modello fra i vari commercializzati da [[Curzon]]. Ben presto, però, probabilmente grazie al successo commerciale, si passò ad un intero catalogo di penne con quel nome, nell’ambito del quale, anche grazie alla loro longevità, spiccano le stilografiche della ''Serie S.'' | + | Senza il minimo dubbio, [[Summit]] è la linea di stilografiche più famosa fra quelle prodotte dal gruppo nell'arco di quasi 60 anni d'attività. Inizialmente, questo marchio si identificò solo con il nome di un modello fra i vari commercializzati da [[Curzon]]. Ben presto, però, probabilmente grazie al successo commerciale, si passò ad un intero catalogo di penne con quel nome, nell’ambito del quale, anche grazie alla loro longevità, spiccano le stilografiche della ''Serie S.'' |
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| Di questa serie fanno parte molti modelli diversi, tutti individuati dalla lettera "S." e da un codice numerico a due o tre cifre. Ad oggi, sono stati individuati i seguenti: 65, 70, 75, 77, 80, 85, 90, 100, 110, 112, 115, 121, 125, 130, 150, 160, 170, 175, 180, 185 e 200. Va precisato che i codici non furono assegnati in sequenza, perciò non necessariamente un numero inferiore è relativo ad una stilografica prodotta prima. | | Di questa serie fanno parte molti modelli diversi, tutti individuati dalla lettera "S." e da un codice numerico a due o tre cifre. Ad oggi, sono stati individuati i seguenti: 65, 70, 75, 77, 80, 85, 90, 100, 110, 112, 115, 121, 125, 130, 150, 160, 170, 175, 180, 185 e 200. Va precisato che i codici non furono assegnati in sequenza, perciò non necessariamente un numero inferiore è relativo ad una stilografica prodotta prima. |
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− | In linea generale, i modelli della ''Serie S.'' proponevano il sistema d’alimentazione a levetta (semplice e pratico anche in termini di manutenzione), dimensioni non eccessive (anche questo un elemento non secondario in termini di praticità) e pennini in oro a 14 carati. A quest’ultimo componente era normalmente affidato il compito di distinguere i vari modelli, che ovviamente si differenziavano anche nel prezzo: più piccolo nella [[Summit S.65|S.65]], il pennino cresceva di dimensioni nella [[Summit S.125|S.125]] e raggiungeva il massimo, nei limiti dimensionali della penna, nella [[Summit S.175|S.175]]. Le caratteristiche dei vari modelli sono le seguenti: | + | In linea generale, i modelli della ''Serie S.'' proponevano il sistema d'alimentazione a levetta (semplice e pratico anche in termini di manutenzione), dimensioni non eccessive (anche questo un elemento non secondario in termini di praticità) e pennini in oro a 14 carati. A quest'ultimo componente era normalmente affidato il compito di distinguere i vari modelli, che ovviamente si differenziavano anche nel prezzo: più piccolo nella [[Summit S.65|S.65]], il pennino cresceva di dimensioni nella [[Summit S.125|S.125]] e raggiungeva il massimo, nei limiti dimensionali della penna, nella [[Summit S.175|S.175]]. Le caratteristiche dei vari modelli sono le seguenti: |
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− | * [[Summit S.75|S.75]]: per le sue caratteristiche sembra un po’ “fuori dal coro”, o destinata ad un pubblico adulto meno ricercato; è più simile alla [[Summit S.125|S.125]] relativamente al pennino ma senza veretta sul cappuccio né clip dorata.
| + | * [[Summit S.175]]: questo modello fu introdotto nella prima metà degli anni Trenta come stilografica di punta del catalogo [[Summit]]. La prima versione viene normalmente identificata dai collezionisti con la sigla ''mk1'', perché negli anni successivi vennero offerte altre due varianti della [[Summit S.175|S.175]]: una con l'estremità del corpo impreziosita da una ghiera dorata (''mk2'') ed una (''mk3'') con la nuova clip, di forma più lineare rispetto a quella, tipicamente "art deco", della prima versione.<p>La [[Summit S.175|S.175]] degli anni Trenta era una stilografica di eccellente qualità, destinata ad un pubblico con buona disponibilità economica: direttori di banca, dirigenti d'azienda, funzionari pubblici ed imprenditori.<p>Dotata d'un pennino d'oro di dimensioni maggiori di quelli tipici delle altre stilografiche del marchio, la penna era prodotta in ''[[Eternite]]'', una variante particolarmente resistente della celluloide (anche definita "[[unbreakable]]"), con alimentatore, sezione, estremità del cappuccio e del corpo in ebanite, finiture dorate ed alimentazione a levetta laterale.</p><p>Godette di un buon successo ed i suoi componenti principali vennero utilizzati da [[Lang]] anche come base, con le variazioni necessarie, per la produzione conto terzi, ad esempio a favore di [[National Security]].</p><p>Data la diffusione che conobbe nonostante il prezzo certamente non economico, ancora oggi è possibile trovare un esemplare di [[Summit S.175|S.175]] in buone condizioni senza eccessive difficoltà. Viene considerata una delle più "iconiche" stilografiche inglesi del periodo fra le due guerre mondiali.</p> |
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− | * [[Summit S.175]]: questo modello fu introdotto nella prima metà degli anni Trenta come stilografica di punta del catalogo [[Summit]]. La prima versione viene normalmente identificata dai collezionisti con la sigla ''mk1'', perché negli anni successivi vennero offerte altre due varianti della [[Summit S.175|S.175]]: una con l'estremità del corpo impreziosita da una ghiera dorata (''mk 2'') ed una (''mk 3'') con la nuova clip, di forma più lineare rispetto a quella, tipicamente "art deco", della prima versione.<p>La [[Summit S.175|S.175]] degli anni Trenta era una stilografica di eccellente qualità, destinata ad un pubblico con buona disponibilità economica: direttori di banca, dirigenti d'azienda, funzionari pubblici ed imprenditori.<p>Dotata d'un pennino d'oro di dimensioni maggiori di quelli tipici delle altre stilografiche del marchio, la penna era prodotta in ''[[Eternite]]'', una variante particolarmente resistente della celluloide (anche definita "[[unbreakable]]"), con alimentatore, sezione, estremità del cappuccio e del corpo in ebanite, finiture dorate ed alimentazione a levetta laterale.</p><p>Godette di un buon successo ed i suoi componenti principali vennero utilizzati da [[Lang]] anche come base, con le variazioni necessarie, per la produzione conto terzi, ad esempio a favore di [[National Security]].</p><p>Data la diffusione che conobbe nonostante il prezzo certamente non economico, ancora oggi è possibile trovare un esemplare di [[Summit S.175|S.175]] in buone condizioni senza eccessive difficoltà. Viene considerata una delle più "iconiche" stilografiche inglesi del periodo fra le due guerre mondiali.</p> | |
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| * [[Summit S.125]]: questo modello era, negli anni Trenta e Quaranta, quello mediano della serie "S." Nonostante il prezzo, destinato alla fascia media di mercato, la qualità della penna poteva tranquillamente rivaleggiare con stilografiche di maggior lignaggio. Caratterizzata da tutti gli elementi costruttivi ed estetici tipici di questa serie, dall'alimentazione a levetta alle finiture dorate, dal pennino d'oro a 14 carati al cappuccio a vite, era una penna affidabile e robusta, in grado di dare molte soddisfazioni per lunghi anni. | | * [[Summit S.125]]: questo modello era, negli anni Trenta e Quaranta, quello mediano della serie "S." Nonostante il prezzo, destinato alla fascia media di mercato, la qualità della penna poteva tranquillamente rivaleggiare con stilografiche di maggior lignaggio. Caratterizzata da tutti gli elementi costruttivi ed estetici tipici di questa serie, dall'alimentazione a levetta alle finiture dorate, dal pennino d'oro a 14 carati al cappuccio a vite, era una penna affidabile e robusta, in grado di dare molte soddisfazioni per lunghi anni. |
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| * [[Summit S.160]]: questo modello venne annunciato nel [[1948]], e nel [[1951]] vi venne abbinata anche una penna a sfera, numerata come [[Summit Z.160]]. A questo modello era associata anche una matita meccanica che invece era numerata [[Summit P.160]]. | | * [[Summit S.160]]: questo modello venne annunciato nel [[1948]], e nel [[1951]] vi venne abbinata anche una penna a sfera, numerata come [[Summit Z.160]]. A questo modello era associata anche una matita meccanica che invece era numerata [[Summit P.160]]. |
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| + | * [[Summit S.75|S.75]]: per le sue caratteristiche sembra un po' “fuori dal coro”, o destinata ad un pubblico adulto meno ricercato; è più simile alla [[Summit S.125|S.125]] relativamente al pennino ma senza veretta sul cappuccio né clip dorata. |
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| Esistono poi alcuni modelli, presumibilmente transazionali, che pur non essendo marcati come serie S, hanno corpo e cappuccio sostanzialmente identici ad alcune penne di questa serie, in particolare la [[Summit Sentinel]], che riprende la [[Summit S.175|S.175]] e la [[Summit Robot]] che riprende la [[Summit S.125|S.125]]. | | Esistono poi alcuni modelli, presumibilmente transazionali, che pur non essendo marcati come serie S, hanno corpo e cappuccio sostanzialmente identici ad alcune penne di questa serie, in particolare la [[Summit Sentinel]], che riprende la [[Summit S.175|S.175]] e la [[Summit Robot]] che riprende la [[Summit S.125|S.125]]. |