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− | La [[Zerollo]] venne fondata nel [[1932]] da ''Dante Davide Zerollo''<ref>sembra comunque che questi fosse già attivo nel campi della meccanica applicata alla cancelleria, detenendo un brevetto ({{Cite patent|US|1790037}}) per la sigillazione automatica di lettere, assegnato negli USA nel 1931, ma richiesto fin dal gennaio 1929 in Germania.</ref> a Genova per la produzione di una delle stilografiche più originali siano mai state realizzate, dotata di un particolarissimo sistema telescopico che consentiva di usare alternativamente due penne diverse, contenute in un unico corpo, facendo uscire alternativamente ora l'una ora l'altra.<ref>l'idea di una penna doppia non è comunque così originale, ne compare una già in un brevetto ({{Cite patent|US|1020221}}) del 1912.</ref> La penna venne protetta, secondo il produttore, da brevetti ottenuti in tutto il mondo, ma di questi sono noti soltanto il brevetto USA {{Cite patent|US|1893130}} richiesto nel 1930 in Italia, nel [[1931]] negli USA e assegnato nel 1933, il British Patent {{Cite patent|GB|397736}}, riconosciuto il 31 agosto del 1933, ed il brevetto francese {{Cite patent|FR|728038}}.<ref>nei brevetti sono citati come inventori Mirko Chelazzi e Dino Frulli, presumibilmente impiegati di Zerollo.</ref> | + | La ''Zerollo'' venne fondata nel [[1932]] da ''Dante Davide Zerollo''<ref>sembra comunque che questi fosse già attivo nel campi della meccanica applicata alla cancelleria, detenendo un brevetto ({{Cite patent|US|1790037}}) per la sigillazione automatica di lettere, assegnato negli USA nel 1931, ma richiesto fin dal gennaio 1929 in Germania.</ref> a Genova per la produzione di una delle stilografiche più originali siano mai state realizzate, dotata di un particolarissimo sistema telescopico che consentiva di usare alternativamente due penne diverse, contenute in un unico corpo, facendo uscire alternativamente ora l'una ora l'altra.<ref>l'idea di una penna doppia non è comunque così originale, ne compare una già in un brevetto ({{Cite patent|US|1020221}}) del 1912.</ref> La penna venne protetta, secondo il produttore, da brevetti ottenuti in tutto il mondo, ma di questi sono noti soltanto il brevetto USA {{Cite patent|US|1893130}} richiesto nel 1930 in Italia, nel [[1931]] negli USA e assegnato nel 1933, il British Patent {{Cite patent|GB|397736}}, riconosciuto il 31 agosto del 1933, ed il brevetto francese {{Cite patent|FR|728038}}.<ref>nei brevetti sono citati come inventori Mirko Chelazzi e Dino Frulli, presumibilmente impiegati di Zerollo.</ref> |
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− | La [[Zerollo]] produsse sostanzialmente, sia pure in un numero notevole di varianti, un solo modello, denominato [[Zerollo|Duo Color]] appunto per la particolarità di consentire, avendo al suo interno due penne separate, di scrivere con due colori diversi. Il meccanismo, che riprende la tecnologia delle [[rientranti]] è estremamente sofisticato e sopporta tolleranze minime, cosa che rende la penna piuttosto debole sul piano della stabilità meccanica. Attraverso un ingegnoso sistema a vite senza fine le due penne, che sono separate da una lamina metallica agganciata al fondello che la mette in rotazione, vengono fatte scorrere tramite delle scanalature realizzate sul corpo della penna e portate alternativamente dentro e fuori il corpo a seconda della direzione in cui si ruota il fondello. | + | La [[Zerollo]] produsse sostanzialmente, sia pure in un numero notevole di varianti, un solo modello, denominato [[Duo Color]] appunto per la particolarità di consentire, avendo al suo interno due penne separate, di scrivere con due colori diversi. Il meccanismo, che riprende la tecnologia delle [[rientranti]] è estremamente sofisticato e sopporta tolleranze minime, cosa che rende la penna piuttosto debole sul piano della stabilità meccanica. Attraverso un ingegnoso sistema a vite senza fine le due penne, che sono separate da una lamina metallica agganciata al fondello che la mette in rotazione, vengono fatte scorrere tramite delle scanalature realizzate sul corpo della penna e portate alternativamente dentro e fuori il corpo a seconda della direzione in cui si ruota il fondello. |
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− | Il caricamento avviene con lo stesso principio del [[Caricamento#match-stick filler|caricamento a fiammifero]] tramite due forellini presenti sul corpo che in posizione di riposo forniscono un accesso alle barre di pressione che consentono di strizzare i gommini posti su ciascuna delle due penne interne, che contengono l'inchiostro. In questo caso non è necessario avere un fiammifero, dato che la testina del cappuccio monta al suo interno un sottile pernietto di metallo adatto allo scopo; pertanto basta svitarla ed usarla come impugnatura per premere attraverso i forellini laterali. | + | Il caricamento avviene con lo stesso principio del [[Caricamento#match-stick filler|caricamento a fiammifero]] tramite due forellini presenti sul corpo che in posizione di riposo forniscono un accesso alle barre di pressione che consentono di strizzare i gommini posti su ciascuna delle due penne interne, che contengono l'inchiostro. In questo caso non è necessario avere un fiammifero, dato che la testina del cappuccio monta al suo interno un sottile pernietto di metallo adatto allo scopo; pertanto basta svitarla ed usarla come impugnatura per premere attraverso i forellini laterali. |
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− | Data la qualità e la raffinatezza delle lavorazioni, e la presenza di celluloidi simili, è stata avanzata l'ipotesi che la produzione di queste penne sia stata affidata alla [[Omas]], ma non esiste nessuna prova, riferimento o documento al riguardo che permetta di avvalorare questa ipotesi, e la somiglianza o la qualità delle lavorazioni non possono essere considerate un elemento conclusivo, al più si può ritenere che [[Zerollo]] si rifornisse dalla [[Omas]] per alcune parti.<ref>in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=4467&st=0&#entry116468 questo articolo] viene citata una ricerca di Luca De Ponti relativa a pennini e clip.</ref> | + | Data la qualità e la raffinatezza delle lavorazioni, e la presenza di celluloidi simili, è stata avanzata l'ipotesi che la produzione di queste penne sia stata affidata alla [[Omas]], ma non esiste nessuna prova, riferimento o documento al riguardo che permetta di avvalorare questa ipotesi, e la somiglianza o la qualità delle lavorazioni non possono essere considerate un elemento conclusivo, al più si può ritenere che ''Zerollo'' si rifornisse dalla [[Omas]] per alcune parti.<ref>in [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?showtopic=4467&st=0&#entry116468 questo articolo] viene citata una ricerca di Luca De Ponti relativa a pennini e clip.</ref> |
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− | L'azienda ebbe un certo successo, e riuscì a commercializzare i suoi prodotti anche all'estero appoggiandosi alla [http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dunhill Dunhill] per il mercato inglese ed alla [[Unic]] per quello francese, ma benché funzionale si trattava comunque di una penna dotata un sistema meccanico molto complesso e delicato, di difficile riparazione, che la rendeva fragile e tutto sommato non molto più comoda da usare rispetto alla semplice e lineare soluzione di portarsi dietro due penne separate. Mantenendo però la produzione basata solo su questo particolare modello, e non sapendo produrre ulteriore innovazione, con la caduta dell'interesse riscosso nel periodo iniziale, la [[Zerollo]] subì un progressivo declino restando sparendo dal mercato dopo la seconda guerra mondiale. | + | L'azienda ebbe un certo successo, e riuscì a commercializzare i suoi prodotti anche all'estero appoggiandosi alla [http://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dunhill Dunhill] per il mercato inglese ed alla [[Unic]] per quello francese, ma benché funzionale si trattava comunque di una penna dotata un sistema meccanico molto complesso e delicato, di difficile riparazione, che la rendeva fragile e tutto sommato non molto più comoda da usare rispetto alla semplice e lineare soluzione di portarsi dietro due penne separate. Mantenendo però la produzione basata solo su questo particolare modello, e non sapendo produrre ulteriore innovazione, con la caduta dell'interesse riscosso nel periodo iniziale, la ''Zerollo'' subì un progressivo declino restando sparendo dal mercato dopo la seconda guerra mondiale. |
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− | Per la particolarità delle sue penne, unita alla scarsa produzione ed alla ancora più scarsa disponibilità di esemplari funzionanti, le [[Zerollo]] restano fra i modelli di stilografiche più ricercati dai collezionisti, raggiungendo prezzi elevatissimi, anche se alla fine la rilevanza storica dell'azienda, specialmente in rapporto al panorama internazionale, resta tutto sommato relativamente marginale. | + | Per la particolarità delle sue penne, unita alla scarsa produzione ed alla ancora più scarsa disponibilità di esemplari funzionanti, le ''Zerollo'' restano fra i modelli di stilografiche più ricercati dai collezionisti, raggiungendo prezzi elevatissimi, anche se alla fine la rilevanza storica dell'azienda, specialmente in rapporto al panorama internazionale, resta tutto sommato relativamente marginale. |
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| ==Riferimenti esterni== <!--T:11--> | | ==Riferimenti esterni== <!--T:11--> |