Modifiche

Aggiornamento come da nuova versione della pagina di origine
Riga 8: Riga 8:  
A partire dal [[1913]] si dotò di un proprio laminatoio e divenne il primo produttore tedesco di pennini in acciaio.  
 
A partire dal [[1913]] si dotò di un proprio laminatoio e divenne il primo produttore tedesco di pennini in acciaio.  
   −
Nel [[1935]] fu trasformata in industria bellica. Verso la fine della seconda guerra mondiale fu distrutta dai bombardamenti, e i resti furono poi smantellati dall'Armata Rossa.
+
Nel [[1935]] fu trasformata in industria bellica. Nel [[1945]] gli impianti di produzione di Oranienburg furono distrutti, i resti smantellati dall'Armata Rossa e lo stabilimento fu nazionalizzato. Nel sito fu fondata la VEB Kaltwalzwerk Oranienburg, che fu ammodernata più volte e produceva nastri laminati a freddo. La fabbrica di Georgenkirchstraße, che ora apparteneva a Berlino Est, fu confiscata e divenne proprietà del popolo (VEB) nel 1949.  
L'azienda fu rifondata con sede a Berlino e Francoforte, ma successivamente la sede di Berlino fu confiscata dalle autorità del settore sovietico della città.
     −
La sede di Francoforte rimase di proprietà della famiglia Blanckertz, continuando a produrre strumenti per la  scrittura e le belle arti. La sede di Berlino, invece, divenne nel [[1949]] la [[VEB Berliner Schreibfeder]] ("VEB" indica le imprese statali).
+
L'azienda fu ristabilita a Berlino Ovest, ma successivamente si trasferì a Francoforte e poi a Wehrheim. Con l'avvento della penna a sfera, il mercato dei pennini si ridusse al disegno artistico e alla calligrafia; oggi l'azienda è ancora attiva, operando soprattutto nel campo dell'artigianato artistico e del disegno.
 
<noinclude>
 
<noinclude>
 
Riferimenti: [https://de.wikipedia.org/wiki/Heintze_%26_Blanckertz], [https://en.wikipedia.org/wiki/Heintze_%26_Blanckertz], [https://brandenburg.museum-digital.de/object/3601?navlang=de]
 
Riferimenti: [https://de.wikipedia.org/wiki/Heintze_%26_Blanckertz], [https://en.wikipedia.org/wiki/Heintze_%26_Blanckertz], [https://brandenburg.museum-digital.de/object/3601?navlang=de]
7 191

contributi