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Si trattava di modelli di alta qualità, con pennino in oro bicolore e clip a freccia molto simile a quella della [[Parker]] (ma con la parte terminale piatta, come nel marchio citato), che ebbero un buon successo. I due modelli di fascia più alta, ''[[Saratoga Maxima|Maxima]]'' e ''[[Saratoga Medium|Medium]]'' sono sostanzialmente identici e differiscono solo per le dimensioni. Il modello ''[[Saratoga Standard|Standard]]'' è di fattura meno pregiata, e negli anni '40 venne anche commercializzato con il marchio ''[[Inco]]'' ({{Marchio|63398}}, registrato anche questo da Mengoni) usato anche per i calamai di inchiostro.
 
Si trattava di modelli di alta qualità, con pennino in oro bicolore e clip a freccia molto simile a quella della [[Parker]] (ma con la parte terminale piatta, come nel marchio citato), che ebbero un buon successo. I due modelli di fascia più alta, ''[[Saratoga Maxima|Maxima]]'' e ''[[Saratoga Medium|Medium]]'' sono sostanzialmente identici e differiscono solo per le dimensioni. Il modello ''[[Saratoga Standard|Standard]]'' è di fattura meno pregiata, e negli anni '40 venne anche commercializzato con il marchio ''[[Inco]]'' ({{Marchio|63398}}, registrato anche questo da Mengoni) usato anche per i calamai di inchiostro.
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Agli inizi degli anni '40 la società fra Webber e Mengoni si sciolse, presumibilmente alla fine del [[1941]], quando Webber registrò a suo nome il marchio ''Saratoga'' ({{Marchio|64297}}), in precedenza registrato insieme a Mengoni, ed ebbe anche termine la produzione delle penne da parte di [[Omas]]. Edoardo Russo Webber continuò a produrre stilografiche, affidandosi a produttori di minor pregio con un corrispondente calo di qualità delle penne. Nel dopoguerra produsse altre penne, marcate ''Saratoga-Webber'', con [[caricamento a stantuffo]]. La produzione andò avanti con modelli a [[pennino coperto]], chiara imitazione delle [[Parker 51]], molto simili agli analoghi prodotti della [[Radius]]. Esistono tracce dell'uso del marchio ''Saratoga'' almeno fino al 1973 nel rinnovo della registrazione dello stesso.
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Agli inizi degli anni '40 la società fra Webber e Mengoni si sciolse, presumibilmente alla fine del [[1941]], quando Webber registrò a suo nome il marchio ''Saratoga'' ({{Marchio|64297}}), in precedenza registrato insieme a Mengoni, ed ebbe anche termine la produzione delle penne da parte di [[Omas]]. Nel [[1942]] venne richiesto il marchio [[Aurital]] ({{Marchio|65269}}) usato come sostituto dell'oro per i pennini in lega "autarchica". Edoardo Russo Webber continuò a produrre stilografiche, affidandosi a produttori di minor pregio con un corrispondente calo di qualità delle penne. Nel dopoguerra produsse altre penne, marcate ''Saratoga-Webber'', con [[caricamento a stantuffo]]. La produzione andò avanti con modelli a [[pennino coperto]], chiara imitazione delle [[Parker 51]], molto simili agli analoghi prodotti della [[Radius]]. Esistono tracce dell'uso del marchio ''Saratoga'' almeno fino al 1973 nel rinnovo della registrazione dello stesso.
    
Anche [[Mengoni]] continuò una sua produzione di penne, marchiate in questo caso ''[[Saratoga's]]'', sempre di bassa qualità e rivolte al mercato economico, prodotte presumibilmente nel distretto di [[Settimo Torinese]], con stilofori e modelli con [[caricamento a stantuffo]]. L'attività proseguì fino al [[1957]], anno di chiusura delle attività della azienda di [[Mengoni]].  
 
Anche [[Mengoni]] continuò una sua produzione di penne, marchiate in questo caso ''[[Saratoga's]]'', sempre di bassa qualità e rivolte al mercato economico, prodotte presumibilmente nel distretto di [[Settimo Torinese]], con stilofori e modelli con [[caricamento a stantuffo]]. L'attività proseguì fino al [[1957]], anno di chiusura delle attività della azienda di [[Mengoni]].  
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