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Sulla produzione di questa azienda si hanno poche informazioni, essa è riconducibile alle attività di ''Gustavo Maier'' che registrò il marchio ({{Marchio|40266}}) nel [[1929]].<ref>Letizia Jacopini nel suo libro indica l'inizio dell'attività nella prima metà degli anni '30, ma la richiesta del marchio a nome della ''"Ditta Gustavo Maier"'' consente di anticipare con certezza la data almeno al [[1929]].</ref> In [[:File:1933-AnnuarioIndustriale-ProvMI-p799.jpg|una pagina]] sull'Annuario industriale della provincia di Milano viene riportato il [[1926]] come anno di fondazione, ma queste indicazioni si sono dimostrate sovente inattendbili, in ogni caso, in mancanza di indicazioni migliori assumeremo quest'anno come quello di nascita dell'azienda.  
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Sulla produzione di questa azienda si hanno poche informazioni, ma è ormai stabilito che sia riconducibile alle attività di ''Gustavo Maier'' che registrò quest marchio ({{Marchio|40266}}) nel [[1929]].<ref>Letizia Jacopini nel suo libro indica l'inizio dell'attività nella prima metà degli anni '30, ma la richiesta del marchio a nome della ''"Ditta Gustavo Maier"'' consente di anticipare con certezza la data almeno al [[1929]].</ref> In [[:File:1933-AnnuarioIndustriale-ProvMI-p799.jpg|una pagina]] sull'Annuario industriale della provincia di Milano viene riportato il [[1926]] come anno di fondazione, ma queste indicazioni si sono dimostrate sovente inattendibili. In ogni caso, in mancanza di indicazioni migliori, assumeremo quest'anno come quello di nascita dell'azienda.  
    
L'azienda operava (almeno da quanto risulta su [[:File:1939-AnnuarioIndustriale-ProvMI-p907.jpg|una pagina]] dell'''Annuario Industriale della Provincia di Milano'' del [[1939]]) come produttore, oltre che di penne e matite rivestite in oro, anche di portasigarette, portacipria, ecc. ed aveva sede in via Donizzetti 41 a Milano.
 
L'azienda operava (almeno da quanto risulta su [[:File:1939-AnnuarioIndustriale-ProvMI-p907.jpg|una pagina]] dell'''Annuario Industriale della Provincia di Milano'' del [[1939]]) come produttore, oltre che di penne e matite rivestite in oro, anche di portasigarette, portacipria, ecc. ed aveva sede in via Donizzetti 41 a Milano.
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Le penne della ''Ma-Gus'' sono prevalentemente [[rientranti]] laminate, in genere accompagnate da matite meccaniche anch'esse laminate. Letizia Jacopini riporta una produzione in tre misure diverse, ed in versioni sia tonde che sfaccettate e che nella produzione più tarda (fine anni '30) sulle penne sono stati rivenuti i punzoni della [[Montegrappa]]. {{TerminazioneIgnota|1945}}
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Le penne della ''Ma-Gus'' sono prevalentemente [[rientranti]] laminate, in genere accompagnate da matite meccaniche anch'esse laminate. Letizia Jacopini riporta una produzione in tre misure diverse, ed in versioni sia tonde che sfaccettate. Nella produzione più tarda (fine anni '30) sulle penne sono stati rivenuti i punzoni della [[Montegrappa]]. {{TerminazioneIgnota|1945}}
    
Materiale disponibile: {{GenerateSmallBrandGallery|Ma-Gus}}
 
Materiale disponibile: {{GenerateSmallBrandGallery|Ma-Gus}}